Padova: gattini lanciati dal fosso in un sacchetto di nylon, 17enne denunciato
Il terribile gesto compiuto da un 17enne; chiude cinque gattini in sacchi di nylon e li lancia in un fosso;
Una storia sconvolgente, ma che per fortuna ha un lieto fine. Ci troviamo a Tribano (Padova) dove un ragazzo di 17 anni, residente a Pozzonovo, è stato denunciato dai Carabinieri per maltrattamento di animali e oltraggio a pubblico ufficiale. Il motivo? ora ve ne parliamo! Durante un giro di pattuglia sulla strada provinciale 45, i Carabinieri di Padova hanno visto il ragazzo in questione con un sacchetto di nylon in mano, vicino ad un fossato. Aveva lanciato gattini dal fosso!
I militari, insospettiti dal suo comportamento, lo seguirono e il ragazzo, accortosi della loro presenza, si scagliò contro con violenza. Un comportamento alquanto ignobile, ma ancora più ignobile è il motivo.
Aveva gettato nel fosso un sacchetto di nylon con dentro un cucciolo di gatto di pochi giorni e si accingeva a buttarne un altro dove all’interno c’erano altri quattro gattini appena nati. Una scena davvero terribile e pietosa. Per fortuna i gattini sono tutti salvi.
La mamma gatto è stata recuperata poi in casa del ragazzo, autore del terribile gesto.
Una volta riuniti, la mamma gatto ha potuto coccolare i suoi piccoli gattini. Per il momento sono alle cure dei volontari di un rifugio locale.
Speriamo che possa avvenire il più presto una adozione che dia a mamma gatto e ai suoi cinque cuccioli una famiglia che li tratti con amore e rispetto. un ringraziamento particolare va anche ai Carabinieri di Padova, che grazie alla loro prontezza, hanno salvato la vita a questi meravigliosi cuccioli.
Inoltre, volevamo mettere in evidenza, il problema della violenza sugli animali che è sempre più presente. Se da un lato ci sono persone che amano gli animali, che li rispettano, che li trattano come membri della famiglia e farebbero di tutto per garantire il loro benessere, dall’altra parte, ci sono persone senza scrupoli che li considerano come spazzatura, non tenendo conto che hanno sia un cuore che un’anima.
La fragilità degli animali dovrebbe essere paragonata a quella di un bambino. Quindi dovrebbero avere la stessa cura e la stessa attenzione che richiede un bambino.
Per questo motivo e grazie alla lotta incessante degli animalisti, finalmente anche il maltrattamento degli animali è considerato un reato vero e proprio e quindi perseguibile. La norma contenuta nel codice penale che disciplina il reato di maltrattamento di animali recita: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro».
Questa legge è stata inoltre possibile anche grazie al riconoscimento dell’animale di provare dolore. Quindi tutte quelle situazioni che procurano dolore all’animale sono perseguibili. Speriamo che questi leggi possano essere sempre più efficaci per evitare maltrattamenti, sevizie e morte agli animali, non solo gatti e gattini ma proprio tutti.