Oteomatoma nel gatto, cos’è e come si cura
La salute è prioritaria, per salvaguardarla è importante saper riconoscere quando qualcosa non va. Tu sai cos’è l’Oteomatoma nel gatto?
Correre a destra e a sinistra, saltare in lungo e in largo sono le attività preferite di Miao. Ma attenzione ai traumi e all’oteomatoma nel gatto. Si tratta infatti di un accumulo di sangue che si forma in corrispondenza della pinna dell’orecchio, e sono proprio eventuali cadute o colpi ricevuti a provocarla.
Con questo non vogliamo certo dire che Miao debba passare la sua vita sotto una campana di vetro. La sua indole è selvaggia, per quanto addomesticato è un predatore che ha bisogno di incanalare correttamente le proprie energie. Quindi, assecondiamo la sua natura, ma monitoriamo il suo stato di salute.
Al primo segnale anomalo, se notiamo che ha dei sintomi mai visti prima, contattiamo il veterinario di fiducia. Attraverso una anamnesi il più possibile dettagliata, sarà lui a dirci se è il caso di portarlo a visita o meno per eventuali accertamenti.
Indice
Oteomatoma nel gatto, i sintomi
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Cos’è l’oteomatoma nel gatto
L’oteomatoma nel gatto è la conseguenza di un trauma ed è molto doloroso. Non è per nulla scontato che passi da solo, anzi: il più delle volte lo specialista consiglierà di intervenire chirurgicamente.
L’orecchio esterno del nostro amico a quattro zampe, infatti, è formato dal padiglione e dalla pinna auricolari. Quest’ultima, al suo interno, ha una patina di cartilagine sottile, ricoperta di cute e molto vascolarizzata. La sua struttura la rende flessibile ma poco elastica, ecco perché è facile che si lesioni se sollecitata in maniera violenta o inadeguata.
Senza che si rompa la cute, i vasi possono lesionarsi e riversare del liquido. Ecco allora che si crea una sorta di sacca, scollando la pelle dalla cartilagine e creando una vera e propria tumefazione.
Le cause di questa lesione
Come già detto, la motivazione principale è da ricercare in un eventuale trauma. I felini randagi o quelli che vivono in semilibertà sono quindi più soggetti a questo tipo di problema. Attenzione se assistiamo a:
- Scuotamenti del capo violenti (che provocano un urto);
- Prurito e autolesioni con le zampe;
- Morsi da altri animali;
- Schiacciamenti.
Oltre alle cause esterne, potrebbe essere motivo di trauma anche una fragilità capillare che fa parte del Dna del felino in questione. La fuoriuscita di sangue si ferma non appena raggiunge una determinata pressione, ma il sollevamento della cute potrebbe far sì che riprenda.
Oteomatoma nel gatto, i sintomi
Per poterlo curare come si deve è importante saperne riconoscere i sintomi e contattare il veterinario al primo dubbio. Meglio una telefonata o una visita ‘a vuoto’ che sottovalutare il problema e non intervenire tempestivamente. Se notiamo uno o più di questi sintomi, non temporeggiamo:
- Orecchio gonfio e caldo al tatto;
- Orecchio accorciato e non più liscio.
Questo ultimo sintomo è tipico di una lesione che c’è già da diverso tempo, di un oteomatoma nel gatto non curato. Succede perché il sangue coagula, si aggrega e crea la forma tipica che ricorda quella di un cavolfiore.
Oteomatoma nel gatto, cura
Fondamentale è intervenire prima possibile, per evitare che la situazione peggiori e che eventuali terapie siano più difficili e invasive. Di norma, lo specialista consiglia l’operazione chirurgica. In genere si incide la parte interessata e si drena il liquido. Fondamentale è la fase di sutura: deve essere fatta in maniera tale che la cute rimanga aderente alla cartilagine sottostante.
Il post-operatorio deve essere seguito con attenzione, le recidive infatti sono frequenti. I soli antibiotici e gli antidolorifici non possono essere risolutivi. È importante associare all’intervento dei bendaggi e tamponare con del ghiaccio, così da facilitare la riduzione dell’edema. Nei casi più gravi, lo specialista potrebbe consigliare un drenaggio fino a completo riassorbimento.
Cosa accade se non si cura
Se il sangue non viene fermato, il nostro amico a quattro zampe potrebbe essere vittima di un’infezione e provocare danni importanti all’orecchio. Nei casi meno gravi, invece, possono esserci solo conseguenze dal punto di vista estetico. L’importante è accertarsi che Miao non soffra e non abbia dei dolori cronici. A tal proposito, ecco 7 modi per capire se il tuo gatto sta provando dolore.
Molte persone ci hanno chiesto anche
Per curare l’oteomatoma nel gatto si può ricorrere ad altri rimedi meno invasivi e che non prevedono l’anestesia, troppo dura da sopportare per esemplari già provati da altre malattie. Sulla cura di questa patologia particolare queste sono le domande più frequenti.
Quali sono i rimedi alternativi per curare l’oteomatoma?
Per far stare meglio la nostra piccola palla di pelo si può ricorrere anche al PRP, acronimo di Plasma Ricco di Piastrine. Conosciuto anche come concentrato piastrinico, si ottiene centrifugando il sangue ed è caratterizzato da un’alta concentrazione di fattori di crescita GF. Questi servono a:
- Liberarsi delle sostanze che regolano l’infiammazione;
- Favorire la riparazione dei tessuti e la rigenerazione di nuovi vasi;
- Stimolare la cicatrizzazione.
Di norma si procede con un’iniezione direttamente nella picca auricolare. La frequenza della somministrazione dipende dal caso e deve essere lo specialista a stabilirla. Si tratta di una terapia efficace negli esemplari che non possono essere sottoposti a un intervento a causa dell’età o di pregresse condizioni di salute critiche.
Quando si ricorre al laser a diodi?
L’uso del laser chirurgico, cosiddetto “senza sangue”, permette di incidere e di cauterizzare con un bisturi specifico. È una pratica diffusa anche nella cura delle prime vie respiratorie, spesso a rischio nelle razze di gatti brachicefali. A tal proposito, sai perché il gatto ansima?
Subito dopo, il veterinario procederà con un bendaggio post-operatorio per limitare al minimo il pericolo che si formi nuovamente un edema e si ripresenti il problema. Questo tipo di intervento è efficace sia dal punto di vista medico che estetico.
In definitiva è importante rendersi conto del problema per tempo e lasciare che sia il veterinario di fiducia, dopo un’attenta visita, a dire quale sia il modo migliore per curare Miao. Non solo si deve eliminare l’oteomatoma nel gatto, ma si deve fare in modo che la chirurgia non metta ulteriormente a rischio la sua salute.
Ecco quindi che, in questo caso più che in altri, è fondamentale non ricorrere al fai da te o al sentito dire. Solo il veterinario è in grado di valutare le condizioni generali di Miao e di valutare eventuali pregressi clinici o caratteristiche di razza che possono incidere negativamente.