Odore dei gatti: da che cosa proviene?
I nostri amici a quattro zampe hanno emanano un profumo ben preciso, ma da cosa dipende l'odore dei gatti e cosa può farlo mutare? Ecco tutti i dettagli
L’odore dei gatti ha una funzione ben precisa, attraverso l’olfatto infatti i felini reperiscono informazioni importanti sull’ambiente che li circonda e i soggetti che lo abitano. Quindi, il profumo di Miao dice qualcosa ai suoi simili.
A giocare un ruolo determinante in tal senso sono le ghiandole perianali che secernono delle sostanze ben precise. Dobbiamo pensare a delle banche dati a cui si ha accesso con il ‘semplice’ utilizzo del naso: stato d’animo, età, intenzioni, stato di salute. Insomma non si tratta di un argomento di poco conto, anzi si sta parlando di un dettaglio importantissimo della vita dei nostri amici a quattro zampe, soprattutto se sono soggetti ai pericoli della strada.
I gatti puzzano in casa
L’odore dei gatti difficilmente è cattivo, perché in genere sono animali estremamente puliti, che pensano alla propria igiene autonomamente. Ecco allora che se iniziamo ad accorgerci che emanano cattivo odore dobbiamo chiamare il nostro veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, per comprendere cosa c’è che non va.
Il primo passo, anche per dare una anamnesi il più possibile dettagliata allo specialista, è concentrarsi sull’origine dell’olezzo. Cioè, da dove proviene il cattivo odore di Miao, qual è la parte del corpo direttamente interessata? Questa è un’informazione importantissima per capire l’origine del problema e arrivare alla diagnosi corretta.
Al gatto puzza l’alito
Il gatto con l’alito cattivo potrebbe avere qualche problema di salute. Se la bocca è sana, infatti, generalmente non fa cattivo odore. Le malattie che colpiscono i denti sono la causa principale, placca e tartaro possono rappresentare dei veri e propri nemici. Una infiammazione delle gengive, una caduta imminente dei denti sono tutte cause dell’alitosi del gatto.
Infatti succede che il cibo ingerito dal nostro amico a quattro zampe non finisce tutto nel tratto digerente, ma si deposita in delle tasche gengivali che non dovrebbero essere presenti in condizioni di normalità. Anche eventuali traumi dei tessuti o alcune forme di tumore possono essere la motivazione della manifestazione di determinati sintomi.
Capita anche che a provocare il cattivo odore siano delle malattie sistemiche. Il gatto che ha l’insufficienza renale può presentare un olezzo che ricorda quello delle urine. Il diabete può produrre un odore dolciastro e fruttato e, se la situazione peggiora, ricorderà quello dello smalto delle unghie. L’insufficienza epatica o un blocco intestinale, invece, fanno puzzare l’alito di cacca.
Il gatto puzza di marcio e proviene dalla cute
L’odore dei gatti, in condizioni normali, non dovrebbe infastidirci o ricordarci altri olezzi. Se questo avviene, qualcosa non sta andando per il verso giusto. Le infezioni cutanee spesso sono il risultato di altri problemi di salute primari. A causarle possono essere le ferite, eventuali allergie, la presenza di parassiti, il cancro, alcuni disturbi che interessano il sistema immunitario: tutto quello che va a disturbare i normale meccanismo protettivo.
Le infezioni batteriche in genere provocano un odore putrido, ma in base all’organismo coinvolto potremmo sentire persino sentire un odore dolce, come già accennato. Le infezioni da lieviti ricordano la puzza della muffa. L’ascesso nel gatto, a volte conseguenza di un morso ricevuto e che si è infettato, può rompersi e produrre pus in fase di drenaggio.
La poca flessibilità causata dall’artrite nel gatto, l’obesità possono incidere sulle capacità che ha il nostro amico a quattro zampe di pulirsi. Anche queste sono motivazioni che possono farci notare un odore poco gradevole provenire dal nostro amico a quattro zampe.
Il gatto puzza di cacca, infezioni all’orecchio
Anche se le infezioni colpiscono le orecchie tra i sintomi c’è il cattivo odore. Un’altra condizione che altera il normale profumo che emana la nostra piccola palla di pelo sono le allergie o le infezioni da lievito. Quelle di natura batterica possono presentare una ragione non subito evidente ed essere correlata non soltanto alle allergie,ma anche ai polipi, ai ad alcune forme di tumore, all’eventuale presenza di corpi estranei e a tanto altro. L’odore è fetido e può cambiare a seconda dei batteri coinvolti.
Se il gatto ha gli acari nell’orecchio, viene prodotto un materiale scuro che ricorda un po’ quello che rimane in fondo alla tazza del caffè. In questo caso il cattivo odore dipende da questo e lo specialista di fiducia, una volta individuata la causa del problema provvederà alla prescrizione della terapia più adeguata.
Il gatto puzza dall’ano
L’odore dei gatti sani è piacevole, perché pensano da sé alla loro toelettatura. Non è una cosa normale se sentiamo odore di urina o di cacca provenire da loro. Non ci si deve preoccupare solo nel caso in cui fossero appena usciti dalla lettiera: devono ancora provvedere al bidet.
Il problema sorge quando le normali funzioni da contorsionista del nostro amico a quattro zampe vengono disturbate da malattie come il sovrappeso – che porta con sé altre patologie correlate anche di una certa entità – l’artrite o altre che colpiscono il sistema immunitario. Perché si capisca cosa non vada bisogna andare quanto prima a visita dal veterinario.
I felini che soffrono di episodi di diarrea (soprattutto con il pelo lungo) possono accumulare residui di feci che non vengono rimosse tempestivamente. Attenzione, perché i batteri possono intaccare il tratto urinario e creare delle infezioni.
I gatti hanno due ghiandole anali, una su entrambi i lati dell’ano, la secrezione che secernono ricorda l’odore di muschio o di pesce. In condizione di benessere, noi bipedi nemmeno ce ne accorgiamo, ma se il nostro adorato Miao si spaventa o si eccita potrebbe non essere poi così discreto. La puzza può essere particolarmente fastidiosa, ma se non accade troppo spesso la situazione è gestibile. Attenzione, però, se a incidere sul corretto funzionamento delle ghiandole sono infezioni o tumori che provocano un cattivo odore costante.
Ghiandole perianali, il gatto puzza: come intervenire
Non è solo l’ano che può mutare i normali odori del gatto. Cerchiamo, prima di allarmarci, di contestualizzare l’olezzo: se Miao ha appena fatto la pipì, o mangiato una scatoletta di cibo umido a base di pesce non possiamo aspettarci che non ci siano conseguenze momentanee.
Se invece ci sono problemi persistenti e indipendenti da contingenze specifiche e innocue, dovrà intervenire il veterinario di fiducia. Valuterà la storia clinica del felino, lo sottoporrà ad esami specifici e, se lo riterrà opportuno, procederà con controlli più mirati e approfonditi. Una volta individuata la causa, la terapia più indicata aiuterà ad arrivare alla risoluzione del problema, sperando che non si tratti di nulla di grave.