Morso del gatto: cosa fare per disinfettarlo e farlo guarire senza problemi
Il morso del gatto può essere molto pericoloso e avere conseguenze molto gravi sulla nostra salute: ecco cosa dobbiamo fare per evitare danni
In genere il morso del gatto è superficiale e a parte farci un graffietto non accade nulla di troppo grave, ma attenzione perché potrebbero esserci conseguenze molto più gravi.
Chiunque accudisca un micio in casa sa perfettamente che morsi e graffi sono all’ordine del giorno. Quasi non ci si fa neanche più caso!
Ma sottovalutare il morso del gatto è sbagliato perché anche quando non ci fa male o non sanguina potrebbe avere conseguenze sulla nostra salute.
La ferita andrebbe subito disinfettata perché rischiamo pericolose infezioni che, se non curate nel modo giusto, possono portare anche all’invalidità permanente.
Specialmente quando il morso del gatto colpisce la mano il rischio è grande perché le articolazioni e i tendini sono vicini alla superficie e i batteri possono diffondersi molto più rapidamente nell’organismo rispetto ad altre zone del corpo.
Perché il morso del gatto è così pericoloso
Quando pensiamo al morso di un animale immaginiamo immediatamente alle fauci di un cane che provocano di certo ferite molto grandi e aperte.
Ciò però non significa affatto che il morso del gatto sia meno grave anche se spesso non causa delle lacerazioni molto evidenti.
I gatti hanno denti piccoli e aguzzi che non riescono ad aprire grosse ferite ma che, tuttavia, riescono a penetrare molto più in profondità.
E questo fa sì che i germi e i batteri presenti nella loto bocca riescano a infiltrarsi attraverso la pelle fino a muscoli, tendini, nervi e articolazioni con molta facilità.
Inoltre trattandosi di ferite più lievi che si rimarginano in fretta questi microrganismi pericolosi per la nostra salute restano intrappolati nel nostro corpo e perciò provocano infezioni di lieve ma anche grave entità.
Insomma, il morso del gatto va curato e disinfettato nel modo giusto anche se si tratta di una ferita poco grave che non ci fa male o non provoca sanguinamento.
Quali sono i rischi per la nostra salute
Il morso del gatto, seppur lieve e poco profondo, può provocare delle infezioni molto gravi e trasmettere malattie.
La stessa cosa vale anche quando un gatto viene morso da un altro gatto o da un animale di un’altra specie.
La bocca è un ricettacolo di germi naturali, che si trovano comunemente nell’ambiente, e dei denti tanto affilati riescono a introdurli nell’organismo con facilità.
Una delle malattie più gravi che può trasmettere il morso del gatto è la pasteurellosi, una zoonosi quindi trasmissibile da gatto a uomo.
A provocarla è la Pasteurella multocida, un agente patogeno altamente infettivo che causa setticemia con formazione di ascessi in varie parti del corpo.
La setticemia, chiamata anche sepsi, è una condizione molto grave e spesso silenziosa che se non curata in tempo può portare anche alla morte.
Significa che l’organismo dell’uomo non riesce a rispondere come dovrebbe a un’infezione e perciò questa si diffonde fino a provocare shock e danni agli organi interni.
È facile capire se la ferita da morso del gatto è infetta perché si infiamma e diventa arrossata, gonfia e soprattutto molto dolorosa.
In presenza di setticemia o cellulite, inoltre, questi sintomi iniziano a diffondersi anche nell’area circostante alla lesione.
Questo è il momento in cui dobbiamo rivolgerci immediatamente al medico per seguire il trattamento più adatto.
Quando l’infezione diventa molto grave appaiono anche sintomi come febbre, ipotermia, difficoltà respiratorie e perfino problemi di circolazione, pressione e coagulazione del sangue.
Ferite da morso del gatto: cosa fare
Anche quando la ferita da morso del gatto è di lieve entità e superficiale la prima cosa da fare è pulirla per bene prima che si rimargini.
Basta lavarla con acqua e sapone risciacquandola sotto l’acqua corrente per qualche minuto affinché si eliminino germi, batteri e sporcizia.
Durante questo procedimento è opportuno schiacciare la ferita in modo da far uscire il sangue potenzialmente infetto ed evitare che entri in circolo.
Dopo aver pulito tutto per bene dobbiamo disinfettare la lesione perché è terreno fertile per la proliferazione dei batteri e dobbiamo impedire che accada a tutti i costi.
Possiamo utilizzare un normale disinfettante – come l’acqua ossigenata o l’alcol denaturato – strofinandolo sulla ferita con un batuffolo di cotone sterile.
È normale sentire un lieve bruciore ma state tranquilli che durerà soltanto qualche secondo, giusto il tempo di ripulire la ferita.
Per evitare che prolifichi l’infezione possiamo applicare anche una pomata antibiotica che naturalmente deve essere prescritta dal nostro medico curante.
Questi farmaci si trovano in tutte le farmacie e svolgono un’azione ad ampio spettro, perciò sono veloci e molto efficaci.
Alla fine di tutto questo naturalmente dobbiamo proteggere la ferita applicando un cerotto, in modo che non si sporchi e si rimargini senza infettarsi.
Quando le ferite sono più gravi e profonde
Finché parliamo di lievi ferite su una mano il morso di gatto può tranquillamente essere trattato con disinfettante e pomata antibiotica.
Ma in altri casi la situazione può diventare più grave e pericolosa e occorre rivolgersi immediatamente al pronto soccorso per correre ai ripari.
Le ferite più gravi sono quelle che si trovano sul viso, o che sono particolarmente profonde e sanguinolente o, peggio, quelle che hanno danneggiato tendini, muscoli e perfino articolazioni.
In questi casi il medico deve fare dei controlli più approfonditi per capire l’entità del danno e di conseguenza prescrivere il trattamento più adeguato.
Con ferite da morso del gatto molto profonde dovrà ricorrere ai punti di sutura per bloccare l’emorragia, asportando il tessuto lesionato per evitare lo sviluppo di infezioni.
In più può prescrivere radiografie per verificare la presenza di eventuali danni o lesioni alle articolazioni e alle ossa e raccomandare perfino l’intervento chirurgico di ricostruzione quando la ferita sia deturpante.
Naturalmente ogni trattamento prevede la somministrazione di farmaci antibiotici che servono a impedire la diffusione dell’infezione.
Farmaci come la Cefalexina, la Doxiciclina, l’Amoxicillina-acido clavulanico, la Ciprofloxacina o il Metronidazolo sono importanti soprattutto nei soggetti immunodepressi che non hanno le difese immunitarie necessarie per fronteggiare qualsiasi infezione.
Malattie trasmissibili dal morso del gatto
Nei soggetti immunodepressi il semplice morso del gatto può trasmettere malattie come l’osteomielite, l’endocardite e la meningite, per fortuna rare.
L’osteomielite è un’infezione dell’osso causata da batteri, micobatteri o funghi che si diffondono, appunto, attraverso una ferita aperta contaminata o il torrente ematico.
L’endocardite è un’infiammazione del tessuto che riveste internamente il cuore, chiamato appunto endocardio, che si sviluppa quando i batteri entrano nel torrente ematico e attaccano le valvole cardiache.
La meningite, infine, è un’altra gravissima malattia infettiva che colpisce però il sistema nervoso centrale. Le meningi, ovvero le membrane protettive che ricoprono l’encefalo e il midollo spinale, si infiammano a causa di batteri, virus, funghi o parassiti.
Per proteggerci dalle conseguenze del morso del gatto, inoltre, sarebbe opportuno fare le vaccinazioni contro il tetano e la rabbia, anche se in Italia sono ormai piuttosto rare.
Il problema sorge quando veniamo feriti da un gatto importato illegalmente dall’estero o da un randagio di cui non conosciamo la storia clinica, che a sua volta potrebbe essere stato morso e infettato da un altro animale.