Medicina comportamentale del gatto, come aiutare Micio
La medicina comportamentale del gatto è importante per salvaguardare la salute del nostro peloso. Il benessere di Miao, infatti, è a 360 gradi
La salute psicofisica del nostro felino deve essere una priorità. In tal senso, la medicina comportamentale del gatto può essere un valido supporto, che è sempre più in espansione.
Negli ultimi anni, infatti, in concomitanza con un legame sempre più simbiotico tra bipede e quadrupede, l’attenzione verso colui che è considerato sempre più spesso un membro della famiglia a tutti gli effetti è maggiore.
Ad oggi abbiamo la possibilità, quindi, di affrontare con una consapevolezza scientifica e più puntuale disturbi che riguardano la convivenza tra l’uomo e il suo amico a quattro zampe.
Rieducazione comportamentale del gatto
La medicina comportamentale del gatto è diventata una vera e propria branca della veterinaria. Il fine principale, infatti, è quello di capire e gestire al meglio gli atteggiamenti della nostra piccola palla di pelo per favorire una convivenza pacifica. Il gatto è in grado di provare emozioni, di avere cognizione delle situazioni e di interagire con il mondo che lo circonda con la massima consapevolezza. In questa ottica, sapere come parlare con il gatto e comprendere il linguaggio dei gatti è fondamentale.
Si tratta di un bisogno che è nato da quando la convivenza tra animali ed esseri umani è diventata sempre più importante e non sempre lineare e senza alcuna incomprensione. Per permettere di vivere serenamente a tutti gli attori in gioco, quindi, entra in azione quello che può essere definito un vero e proprio psicologo.
Noi bipedi, infatti, tendiamo a fare prevalere uno stile di vita che non sempre tiene conto delle attitudini del nostro amico a quattro zampe. Spesso, quindi, sono loro a doversi adattare ai ritmi dell’uomo e non sempre questo avviene senza che si vengano a creare dei malesseri psicofisici. Ecco allora che corre in aiuto l’etologo esperto in comportamenti felini.
Terapia comportamentale del gatto
Le palle di pelo, indipendentemente dal loro grado di addomesticamento, vivono diverse fasi della vita. Da cuccioli prevalgono determinati bisogni che cambiano man mano che crescono. Saper interpretare correttamente i segnali che ci mandano è importante per correre in loro aiuto quando è necessario.
Inoltre, l’obiettivo è anche quello di prevenire eventuali disagi che riguardano la sfera psicologica. Infatti, non è raro che determinati malesseri siano frutto di nostri errori nella gestione, di poca conoscenza del comportamento di Miao e di quello che serve per farlo vivere nel migliore dei modi possibile.
Dobbiamo sempre ricordare che i problemi comportamentali spesso hanno effetti negativi sui legami che si instaurano tra bipedi e quadrupedi. Fattori che, purtroppo, incidono sulla decisione di cedere i felini. Questo dipende dal fatto che, troppo spesso, l’adozione viene fatta sull’onda dell’entusiasmo e senza una consapevolezza piena di quello che significa doversi prendere cura di un altro essere vivente “finché morte non ci separi”. È bene informarsi sulle ricadute emotive ed economiche di una scelta di questo tipo, solo dopo si può procedere con la compilazione di tutti i moduli previsti.
Disturbi comportamentali del gatto
La medicina comportamentale del gatto ha riscontrato disturbi specifici, o quantomeno più frequenti, nel nostro amico a quattro zampe. Tra questi ci sono problemi che riguardano l’aggressività possessiva del gatto, e disagi a essa connessi. Importante, per esempio, può essere imparare a curare l’ansia nel gatto, uno stato per nulla raro nelle nostre piccole palle di pelo.
Tutto, o quasi, dipende dal fatto che – per quanto avventuroso – Miao è un animale estremamente abitudinario. Se determinati schemi vengono cambiati in maniera repentina, infatti, può succedere che si sviluppino dei comportamenti di natura compulsiva. Tra questi, il rincorrersi la coda, il dare la caccia ai riflessi di luce, il fissare le ombre, il leccarsi insistentemente alcune parti del corpo. Anche le fobie possono essere frequenti ed essere correlate all’età del nostro peloso.
Nel gatto possono svilupparsi pure disturbi che riguardano l’attività notturna tipica dei felini, spesso e volentieri poco compatibili con il riposo di noi bipedi. In questi casi, può succedere che il gatto faccia la pipì fuori dalla lettiera. Se notiamo atteggiamenti sospetti e atipici, rivolgiamoci al veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza.
Fondamentale è una anamnesi il più possibile dettagliata da parte nostra, così che lo specialista possa mettere insieme tutti i pezzi del puzzle e arrivare a una diagnosi completa e tempestiva. Come sempre, è bene specificare che non è saggio affidarsi al fai da te o al sentito dire di amici e parenti, sedicenti esperti.
Sapere qual è il quadro clinico del felino è importate per escludere eventuali problemi organici che potrebbero avere dei segnali che incidono sugli atteggiamenti. Basti pensare a malattie di natura articolare, patologie che colpiscono le vie urinarie, dermatiti oppure otiti, ma anche problemi legati a squilibri ormonali o di tipo neurologico.
Terapia comportamentale del gatto
La medicina comportamentale del gatto prevede delle terapie che modificano le dinamiche tra essere umano e animale. Servono a migliorare la gestione dell’ambiente e possono includere anche l’utilizzo di farmaci che modificano l’apprendimento e l’adattamento.
Cambiano i processi mentali e sono diverse dalle tecniche di addestramento che in genere si basano sul condizionamento operante. Una precisazione è d’obbligo, però: niente fai da te, ogni eventuale prescrizione deve pervenire dal veterinario e sarà per un periodo limitato.
Fondamentale è la conoscenza delle caratteristiche del rapporto tra bipede e quadrupede, che dovrebbe basarsi sulla fiducia reciproca e della comunicazione verbale e non verbale. A tal proposito, è utile comprendere il linguaggio dei gatti.
Analizzare l’habitat in cui vive il nostro amico a quattro zampe è importante per garantire ogni caratteristica etologica. Non solo cucce, ciotole e lettiere, ma anche dove. A tal proposito può tornare utile sapere come abituare il gatto al trasportino. In quest’ottica, fondamentale è che Miao incanali correttamente le proprie energie e riceva il giusto stimolo mentale giornaliero.
I soli farmaci è difficile che siano risolutivi, è bene quindi agire alla fonte del problema e modificare ciò che di sbagliato c’è nel legame tra essere umano e felino e nell’ambiente in cui si ritrova a vivere. Tuttavia può rivelarsi importante l’uso di feromoni per gatti che servono come calmanti naturali. In definitiva, comunque, è indispensabile migliorare lo stato salute psicofisico di colui che fa parte della famiglia a tutti gli effetti. Il nostro amore, certamente, è l’ingrediente principale per il successo.