Mamma gatta, vecchia e stanca, piangeva perché era ormai sicura che qualcuno le avesse rubato il gattino – Video
Lo aveva appena dato alla luce e già la mamma gatta temeva che le portassero via il suo micino
Stanca e provata dalla vita di strada, mai l’ideale per crescere, la mamma gatta sembrava aver esaurito le energie. Rimaneva immobile, anche quando i dolci aiutanti tentavano di interagire a lei. Niente la smuoveva, al che i soccorritori provavano una naturale preoccupazione. Di questo passo, la felina avrebbe, infatti, avuto poche chance di sopravvivere. Il peso dell’età cominciava a farsi sentire e le privazioni complicavano il quadro clinico carente. Qualora la situazione fosse rimasta invariata, una fine triste e prematura andava messa in conto.
A onor del vero, gli autori del filmato conoscevano già la quadrupede. Tuttavia, nelle ultime due settimane avevano smesso di avere sue notizie. Si chiedevano dove fosse finita, allarmati che qualcosa di serio le fosse accaduto. Vederla li aveva rincuorati fino a un certo punto. La mancanza di reazioni invitava a stare poco sereni e chissà quanto sarebbe riuscita a resistere. Terminati malamente i primi tentativi di approccio, hanno continuato con fiducia.
Nessuno scenario andava escluso sul nascere, perciò il timore era di una brutta malattia. Ma in verità la ragione era differente: la mamma gatta aveva paura che le portassero via il cucciolo appena dato alla luce. Lo nascondeva allo stesso modo in cui si protegge un tesoro sacro. E per lei lo era, in effetti. Mai lo avrebbe esposto alla crudeltà degli esseri umani, e gli episodi negativi del passato la inducevano a essere diffidente pure nei confronti di chi le aveva dato prova di tenerci.
Nel momento in cui hanno portato via il piccolo, che aveva ancora il cordone ombelicale, la mamma gatta ha iniziato a miagolare in maniera veemente. Pensava glielo portassero via per sempre. Fortunatamente, non è stato così e, infatti, una volta radunato il “clan” di teneri baffuti, li hanno trasferiti in una clinica veterinaria. Tutti versavano in buona salute e, ottenuto l’ok dal medico, gli operatori li hanno accolti presso il loro rifugio, una tappa di passaggio in vista che delle brave famiglie presentino domanda di adozione.