Mamma gatta non riusciva neanche più ad allattare il suo gattino: avevano enorme bisogno di aiuto – Video
La mamma era talmente provata dalla vita di stenti e sofferenza da non riuscire nemmeno più ad assolvere ai propri doveri verso il piccolo
Talmente era provata la mamma gatta da non riuscire nemmeno più ad allattare il suo gattino. Aveva toccato il fondo e solo in caso di aiuto si sarebbe potuta risollevare. Le circostanze negative in cui era finita le impedivano di recuperare in autonomia. Purtroppo, la strada è un posto denso di pericoli, che tanti randagi devono affrontare ogni giorno. Gli operatori di Hope For Paws ci permettono di conoscere la storia, grazie al filmato pubblicato su YouTube (condiviso verso la fine dell’articolo).
Messi al corrente dalle vicende da una donna di nome Suzie, gli operatori hanno raggiunto il luogo indicato per assistere la povera quadrupede. Installata una trappola, la mamma gatta che non riusciva più ad allattare il proprio gattino, è cascata nel tranello spinta dalla fame, , insieme a un cucciolino, che la accompagnava a ogni passo. Con l’aiuto di Suzie e della figlia, Katie è stata in grado di richiuderli in un trasportino. Il secondo cucciolo aveva entrambi gli occhi chiusi, a causa di una seria infezione: anche lui è stato caricato a bordo, trasferito in rifugio.
Qui i membri della struttura avrebbero avuto occasione di prendersi cura dell’intera famiglia. Sottoposti a un bel bagnetto e alle cure mediche, i piccoli, chiamati Hank e Stephanie, si sono riuniti alla loro mamma, Alexis. Accolti da Kitty Bungalow, avranno l’opportunità di riscattarsi dalle amarezza della vita. Finora hanno conosciuto giusto la parte crudele della società, ma presto scopriranno il lato fin qui tenuto a loro nascosto.
Sotto la vigile sorveglianza dei buoni samaritani potranno lasciarsi il peggio alle spalle, recuperare le energie e guardare al domani ottimisti. Ancora provati dalle numerose battaglie sostenute, avranno un luogo sicuro e un pasto caldo garantito, per tutto il tempo che ne avranno bisogno. Le avversità hanno messo a dura prova la resistenza, e occorrerà pazientare prima di assistere alla completa ripresa. Ciononostante, filtra ottimismo tra i volontari. Superata la delicata fase iniziale, cominceranno a mostrare segni di miglioramento, sia sotto il profilo fisico sia sotto quello emotivo.