Mamma gatta era traumatizzata dalla perdita dei suoi gattini: non aveva più nessuna fiducia – VIDEO
La drammatica perdita dei cuccioli aveva fatto perdere ogni speranza alla mamma gatta
Il mondo le aveva riservato delle cattive sorprese. Dopo aver perso due cuccioli in modalità tragiche, la mamma gatta, traumatizzata, aveva deciso di chiudersi in sé stessa. Diffidava di tutto e tutti, persino dei volontari che cercavano di avvicinarsi con compassione. Il suo istinto materno, accentuato dalla perdita, la spingeva a proteggere con ferocia i piccoli rimasti, rendendo difficile per chiunque aiutarla.
Nel timore di dire addio ad altri piccoli, la mamma gatta traumatizzata respingeva ogni avance. Aveva il morale a terra e la situazione si faceva sempre più complicata. Senza lasciarsi dissuadere dall’apparente aggressività, i buoni samaritani hanno insistito. Una volta riuniti i micetti dispersi e portati alla capofamiglia, la situazione ha cominciato a indirizzarsi sui giusti binari. Gradualmente, la gatta ha capito che gli sconosciuti non volevano portarglieli via.
Rimaneva cauta, certo, tuttavia mostrava una minore ostilità, abbastanza per alimentare le speranze di un domani migliore. Ad un certo punto, ha persino accettato della gelatina, offerta su una grande foglia. I soccorritori hanno così tirato un sospiro di sollievo, ignari delle terribili difficoltà affrontate dalla trovatella.
La storia della gatta aveva radici profonde. Mentre cercava di mettere in salvo i suoi cuccioli, un cane aveva attaccato, portandosi via due di loro. Nonostante i suoi sforzi disperati, la felina non era riuscita a proteggerli.
Con amore, i dolci aiutanti hanno caricato la famigliola su un trasportino, affidandola alle cure di un veterinario. Grazie al cielo, il medico ha escluso seri problemi di salute. Nella nuova struttura, la capofamiglia si rifiuta di occuparsi dei piccoli: sarà una fase passeggera? Probabile.
Intanto, i “batuffolini di pelo” fanno amicizia con gli inquilini del rifugio. Qualcuno è più scontroso, forse perché li considera ancora una minaccia, qualcun altro, invece, è subito accogliente. Il tempo permetterà il completo adattamento, sotto lo sguardo vigile degli operatori. Che mai hanno gettato la spugna con i randagi, tolti da un contesto drammatico. Man mano ricuciranno le ferite e avranno un nuovo scopo nella vita.