Mamma gatta è aggressiva con i cuccioli: come mai?

Quando mamma gatta è aggressiva con i cuccioli, ci sembra crudele, ma ogni comportamento ha le sue ragioni. Vediamo insieme quali sono e cosa fare

Una nuova nascita è sempre fonte di gioia, anche fra gli animali. Per le neomamme inizia un periodo del tutto nuovo e non sempre il nostro micio si comporta come ci aspetteremmo. Può capitare infatti di notare che mamma gatta è aggressiva con i cuccioli. Li allontana e alcune volte addirittura li mangia.

Questi comportamenti ci sembrano disumani e infatti lo sono. I gatti però non sono uomini, quindi dobbiamo contestualizzare i loro gesti, anche se ci sembrano del tutto crudeli. Ogni azione compiuta ha una motivazione, scopriamo insieme perché mamma gatta è aggressiva con i cuccioli e cosa possiamo fare.

L’interazione tra mamma gatta e i suoi piccoli

mamma gatta lecca il musino del suo piccolo

I gattini appena nati sono ciechi e quasi del tutto sordi. È compito della madre prendersi cura di loro finché siano in grado di cavarsela da soli.

L’interazione tra mamma gatta ed i suoi cuccioli è molto importante. Osservare la mamma infatti permette ai piccoli di imparare più velocemente. È proprio mamma gatta che insegna ai gattini come lavarsi, come coprire i bisogni, a cacciare e a diventare un gatto adulto equilibrato.

Ci sono però dei fattori che possono interferire con questo rapporto. Pensate, per esempio, che verso la terza settimana di età i gattini cominciano a mettere i denti da latte. A quel punto la poppata diventa sempre più dolorosa per la mamma. Tenete presente che il dolore va moltiplicato per ognuno dei piccoli e in caso di una cucciolata numerosa può diventare davvero insopportabile. Ecco perché a volte vediamo mamma gatta allontanare i suoi cuccioli.

Intorno ai quaranta giorni dalla nascita invece inizia lo svezzamento e i piccoli si preparano alla caccia. Per i gatti domestici lo svezzamento dei cuccioli consisterà nel mangiare pian piano un cibo sempre più consistente e mirato per i cuccioli, la caccia potrà essere sostituita dal gioco e le prede dai giocattoli.

In questa fase può capitare che il gattino cerchi ancora di attaccarsi alla mammella della mamma, che invece lo allontanerà. Il piccolo avvertirà quella che può essere chiamata “frustrazione da svezzamento”, ma è un passaggio fondamentale per il suo equilibrio psicologico.

Istinto materno: mamma gatta difende i suoi cuccioli

gatto minaccioso tra i rami

Ogni madre tende a difendere i propri figli da potenziali pericoli esterni. Ecco perché spesso una gatta che ha appena partorito ci sembra aggressiva.

Se l’aggressione materna non è rivolta ai gattini appena nati ma a persone o altri animali, mamma gatta sta solamente esercitando il suo istinto materno. Chiunque cerchi di avvicinarsi ai suoi piccoli viene percepito come una minaccia, pertanto va allontanato in tutti i modi.

Mamma gatta può essere molto aggressiva quando difende i suoi piccoli, soprattutto nei primi giorni dopo la nascita. Per questo motivo è una buona idea evitare di toccare i gattini appena nati.

Può anche capitare invece che mamma gatta non abbia il consueto istinto materno e non si prende quindi cura dei suoi piccoli. Questa situazione si verifica più facilmente in caso di un parto cesareo, perché il nostro micio non sviluppa quegli ormoni legati alla maternità che invece entrano in circolo nel corpo della gatta quando partorisce in maniera naturale. Se non riconosce i suoi figli può addirittura considerarli come prede. Per questo motivo è preferibile non toccare i gattini appena nati a meno che non sia assolutamente necessario, perché si rischia di contaminarli con l’odore umano che annulla quello di mamma gatta.

Se invece una mamma gatta è minacciata da altri gatti, persone, rumori eccessivi o altre situazioni stressanti, può abbandonare i suoi cuccioli o sviluppare tendenze aggressive nei loro confronti.

Mamma gatta aggredisce i suoi piccoli per educarli

gatta chiara con un suo gattino

Il compito di un genitore è quello di avviare i figli alla vita e questo avviene anche tra gli animali. A partire dalla quarta/quinta settimana di vita dei suoi cuccioli, mamma gatta inizia ad adottare dei metodi per educarli. Se la osserviamo, notiamo che i suoi comportamenti sono aggressivi nei confronti dei piccoli, ma le ragioni possono essere molteplici. Vediamole insieme.

Come abbiamo visto prima, si può trattate di un’aggressione da svezzamento. La madre, in questo caso, cerca di scoraggiare la poppata e lo fa o adottando posizioni che rendono difficile l’attaccamento alla mammella o allontanandosi dai piccoli. A volte può anche arrivare a dare loro delle zampate sul naso.

Un po’ come succede a noi umani quando rimproveriamo un bimbo che non si è comportato bene, anche mamma gatta può imporsi per far rigare dritto i suoi piccoli. Se i gattini sono troppo irruenti o fastidiosi, quella di mamma gatta può essere un’aggressione disciplinare. Cerca infatti di calmarli o fermarli con piccole zampate, morsi o ringhiando.

Quando invece mamma gatta gira il cucciolo sulla schiena e lo graffia sul pancino, la sua è un’aggressione educativa.

Anche se a noi sembrano gesti violenti nei confronti dei piccoli, l’intento di mamma gatta non è quello di aggredire ma di educare. Questi suoi comportamenti infatti sono spesso seguiti da altri che ne denotano il vero significato di cura e interesse, come leccate e sfregamenti.

Perché mamma gatta mangia i suoi cuccioli

primo piano di un gatto con espressione inquietante

Se fin qui le aggressioni descritte vi sono sembrate particolarmente violente, sappiate che mamma gatta può arrivare a mangiare i suoi cuccioli. Se nel primo caso lo scopo è puramente educativo, nel secondo si tratta di altruismo.

Suona strano alle orecchie umane, ma come abbiamo già accennato, per i gatti non valgono le nostre stesse regole. Non sono rari, infatti, casi di cannibalismo in natura.

Mamma gatta può mangiare i suoi cuccioli per diverse ragioni. Il suo istinto materno è talmente forte da arrivare a percepire solo con l’olfatto malattie e malformazioni dei suoi piccoli, che noi non riusciamo a vedere. Se la madre si accorge che uno dei suoi figli è malato cerca di ucciderlo per evitare che contagi gli altri.

Inoltre, le cucciolate di gattini sono spesso numerose. È inevitabile quindi che alcuni piccoli siano più forti, grossi e robusti di altri. Mamma gatta sa che non riuscirà a prendersi cura di tutti, quindi, come una selezione naturale, ucciderà i più deboli. Poi potrà dedicarsi come deve agli altri.

Come abbiamo detto prima, con un parto cesareo può capitare che la madre non riconosca i suoi piccoli. A quel punto, avvertendoli come prede, tende a mangiarli.

Infine se mamma gatta è malata, debole, inesperta perché alla prima cucciolata o troppo anziana può uccidere i suoi piccoli per il loro bene. In questo caso infatti sa che è lei a non essere in grado di prendersi cura dei cuccioli, che senza il suo aiuto non potrebbero sopravvivere.

Cosa fare se mamma gatto aggredisce i suoi cuccioli

gattino dorme sulla mamma

Non preoccupatevi se mamma gatto aggredisce i suoi piccoli. Finché sono gesti innocui come allontanarli, dare piccole zampate sul naso o ringhiare sta solamente esercitando il suo ruolo di genitore-educatore.

Caso più grave invece è quando la madre mangia i suoi gattini. Se non arrivate in tempo e il vostro gatto ha già mangiato tutti i piccoli, non potete fare più niente. In questo caso però è consigliabile far sterilizzare la gatta in modo che non rimanga nuovamente incinta e non dobbiate assistere a queste scene sgradevoli.

Se riuscite a salvare qualche gattino, allora allontanatelo dalla madre e portatelo al sicuro. A quel punto toccherà a voi prendervene cura. Consultare un veterinario è decisamente utile per fare la cosa giusta.

 

 

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