Lui è Stitch, il gattino guerriero che insegna a tutti come si fa a non mollare

Questo gattino non aveva alcuna intenzione di gettare la spugna nonostante la sua vita, già dai primi giorni, sembrava dettata dalle difficoltà. Infatti, il piccolo Stitch, il gattino guerriero protagonista di questa breve storia è un maestro in superare ogni sofferenza, grazie alla sua resilienza. Sappiamo bene come ogni giorno, migliaia di pelosetti come lui soffrono perché randagi e vessati da moltissime insidie. Lui, in particolare venne attaccato da un animale quando era ancora molto piccolo e, in quel frangete era rimasto con ferite aperte e sanguinanti su tutto il corpo. Quando i volontari lo videro per la prima volta era in condizioni gravissime, quasi nessuno pensava che avrebbe superato la notte, una volta arrivato in clinica. Ma i medici si accorsero subito di che pasta fosse fatto.

Iniziarono a medicare le ferite una dopo l’altra e gli diedero subito i medicinali di cui necessitava. Amici miei, così piccolo era pieno di antidolorifici e antibiotici. Avrebbero fatto di tutto per aiutarlo a sopravvivere. Così, giorno dopo giorno sembrava che la salute si Stitch stesse migliorando.

Il problema fu che la sua mamma gatta non lo voleva più. Sicuramente, essendo così ferito aveva smesso di dargli il latte e così, fu proprio una volontaria di nome Julie a dargli il biberon ogni due ore. Lo faceva mangiare con pazienza nella speranza che presto avrebbe potuto farlo da solo, con le sue stesse forze.

Piano piano Stritch riprendeva vigore e la situazione andava migliorando. Anche i medici veterinari si sentivano fiduciosi di quello che stavano vedendo. Pian piano la sua mamma gatta cominciò a riprendere i contatti con lui, prima annusandolo poi giocandoci in un crescendo di amore e affetto.

Quando arrivarono al rifugio entrambi furono davvero felici; il pericolo era finalmente scampato. E noi siamo felicissimi del fatto che ora possnao trovare una famiglia per sempre che li ami e li accetti per quello che sono.