Lo dice la scienza: il tuo gatto sa sempre dove sei, anche se non ti sta guardando
L’esperimento condotto da Focus mette luce su un aspetto davvero particolare della vita con i nostri gatti
I gatti sono, senza dubbio, animali sorprendenti. Qualche proprietario attribuisce loro poteri speciali perchè magari, giocando a nascondino e riducendo al minimo il rumore degli spostamenti, il gatto finisce comunque per trovarci. Inoltre, questo lo fa senza cercare altrove ma arrivando direttamente al nostro nascondiglio.
La rivista Focus ci mette al corrente di una ultima ricerca effettuata dall’Università di Kyoto, dal Prof. Saho Takagi. Partiamo dalla premessa che “Sono trent’anni che sappiamo che i gatti hanno una capacità cognitiva chiamata “permanenza degli oggetti” . Cioè, spiega Focus: “Sono in grado di tenere a mente l’esistenza di un oggetto anche se non lo vedono”. Se ad esempio inseguendo un topo questo scompare dietro un muro, i gatti sanno che è lì, e, se non esce, sanno dove andarlo a cercare.
Fino ad ora, però, ciò che era stato indagato era basato sulla vista del gatto. Ora, invece Il Prof. Takagi ed i suoi colleghi hanno fatto esperimenti sull’udito. L’esperimento consisteva in questo: i gatti sono stati messi in una stanza che aveva due porte ed una finestra, con dietro una serie di altoparlanti.
I ricercatori hanno iniziato a trasmettere una serie di suoni relativi alla vita dal gatto, la voce del suo padrone,la voce di uno sconosciuto, il richiamo di un altro gatto e una serie di rumori senza significato. Questi suoni venivano singolarmente trasmessi piu volte di fila in un altoparlante e poi passati ad un altro. I gatti si sono mostrati confusi e preoccupati da questi passaggi. Quando era la voce del padrone sembravano molto più confusi rispetto alle altre voci generiche o sconosciute.
Scrive Focus che questa confusione è dovuta al fatto che i gatti hanno una cognizione socio-spaziale. Essi tracciano una mappa mentale del loro territorio, appartamento, o stanza come in questo esperimento, e usano l’udito per tener traccia degli umani o delle altre creature che ne condividono lo spazio.
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