Lendinara, volontarie salvano un gatto, aveva una corda legata all’addome
Trovato in condizioni critiche, il micio sta cercando di riprendersi il più velocemente possibile
Non sono poche le volte in cui vorremmo si trattasse di uno scherzo, uno di quelli di cattivo gusto. Invece sbattiamo contro un muro di mattoni chiamato “realtà” e il dolore è immenso. Una paragone azzeccato a nostro modo di vederla e che spiega a pieno ciò che hanno provato della volontarie di Lendinara a seguito di un salvataggio complicato.
Vittima della crudeltà umana un gatto di 2 anni, trovato in fin di vita da alcune volontarie della Lega Nazionale per la difesa degli animali. Il piccoletto si è dimostrato collaborativo fin dai primi istanti, d’altronde non avrebbe potuto manifestare un atteggiamento differente visto le gravi condizioni nelle quali si trovava.
I sospetti non sono chiarissimi, le ipotesi possono essere moltissime e quel poco che si può sapere non basta per formulare un’accusa. Detto ciò, rimane il gesto, di una cattiveria unica, anche se alla fine tutti siamo a conoscenza delle mille ingiustizie che vivono sulla propria pelle i nostri amici a 4 zampe. Il caso di Lendinara non è il primo e non sarà neanche l’ultimo, purtroppo.
C’è speranza, speranza per una pronta guarigione. Il gatto sta cercando in ogni modo di riprendersi, non è facile e non lo sarà nel futuro prossimo. Le ferite sono risultate essere gravi, non propriamente superficiali, ecco; tuttavia non possiamo fare altro che confidare nell’esperienza delle volontarie e di chi si sta prendendo cura del felino. La corda intorno all’addome ha causato un generale restringimento della porzione di corpo.
Di conseguenza, come possiamo tristemente immaginare, lacerazioni varie hanno fatto passare le pene dell’inferno ad una creatura che non merita tutto ciò, come nessun altra a questo mondo. Eppure sono parole al vento, perché la violenza è insita all’uomo, ma come abbiamo detto prima, c’è ottimismo.
Il bene esiste, l’animo buono delle persone è sempre capace di contrastare il peggio che altri esseri umani sanno dimostrare. Auguriamo una pronta guarigione al micio di Lendinara, consapevoli del fatto che il traguardo non è poi così irraggiungibile, un traguardo chiamato “adozione“.
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