Lanciano una scatola all’interno di un giardino: dentro c’erano dei gatti che avevano solo bisogno d’amore
Il destino di Juniper e Theodore sembrava segnato, eppure i due sono riusciti a tenersi aggrappati alla vita
Abbandonare un gatto è un gesto riprovevole, c’è anche chi tuttavia non si limita semplicemente a questo. Purtroppo chi prova piacere nell’infliggere sofferenza nel prossimo e abbandona gli animali in modi impensabili, per esempio rinchiudendoli nei cassonetti o all’interno di scatole. Alcuni micini purtroppo vanno incontro ad un destino crudele e perdono la vita, altri invece hanno la possibilità di ricominciarne una partendo da zero.
Juniper e Theodore probabilmente non erano delle “presenze gradite” per i loro ex proprietari. Proprio per questo motivo i due micini si sono ritrovati da un momento all’altro senza una casa in cui poter vivere. Chi all’inizio li aveva adottati aveva deciso di non voler avere più niente a che fare con loro, così li aveva abbandonati senza troppe esitazioni. Approfittando della loro fiducia li avevano fatti entrare in una scatola di cartone e li avevano rinchiusi. Proprio come se il contenuto fosse spazzatura avevano scagliato la scatola in un giardino e se ne erano andati senza provare un briciolo di rimorso.
Nonostante il destino di Theodore e Juniper all’inizio sembrasse definitivamente segnato i due sono riusciti comunque a salvarsi. Il giardino in cui i loro padroni li avevano abbandonati infatti apparteneva ad una famiglia di buon cuore. Quando hanno avvistato la scatola nel cortile sono corsi immediatamente ad aprirla per capire quale fosse il suo contenuto. Nessuno avrebbe mai pensato che al suo interno potessero celarsi due gattini terrorizzati. Fortunatamente le forze non li avevano abbandonati e avevano consentito loro di mantenersi vigili durante quell’estenuante attesa.
Abbandonare un gatto in una scatola non è solo un gesto di pura indifferenza. Infatti se l’animale sopravvive è probabile che venga portato in un rifugio per animali. Si stima che ogni anno 920.000 esseri indifesi vengono sottoposti ad eutanasia. Fortunatamente però i rifugi cercano di ridurre al minimo i tassi di morte promuovendo campagne di adozione e programmi di sterilizzazione.