La piccola gattina randagia e solitaria si aggrappa al suo nuovo fratello e si rifiuta di tornare fuori
Una gattina spaventata non vuole assolutamente tornare a condurre la vita da randagia
Julie è una minuscola gattina che subito dopo la sua nascita ha avuto la sfortuna di sperimentare la vita da randagia. La piccola però non ha dovuto vivere a lungo in queste condizioni perché alcuni volontari l’hanno portata alla Animal Welfare League di Arlington, un centro che si occupa di dare supporto a tutti i trovatelli.
La donna che l’ha tolta dalla strada e che l’ha portata al centro si chiama Lauren Strikula ed è una grande amante degli animali. La donna in particolare ha una predilezione verso i gatti e in un’intervista ha dichiarato: “I gattini sono animali unici e hanno sempre bisogno della compagnia dei loro simili.” Era chiaro che la piccola Julie avesse bisogno di altri micini con cui giocare e a cui dare affetto. Prima però che la meravigliosa gatta dagli occhi azzurri potesse incontrarsi con i suoi simili era necessario curarla.
Grazie alle adeguate cure e ad una dieta fatta ad hoc la gattina si è subito rifocillata. Quando è arrivata al centro era infatti gravemente sottopeso e aveva contratto più di qualche infezione. Quando Lauren ha ritenuto che fosse pronta l’ha portata in una stanza in cui c’erano due gattini gemelli. Anche loro avevano dei trascorsi molto duri ma non per questo si sono mostrati poco socievoli. In particolare uno dei due sembrava particolarmente interessato a conoscere Julie, infatti si è subito fatto avanti per presentarsi.
La pelosetta dal canto suo non vedeva l’ora di farsi nuovi amici, così ha iniziato a leccare animatamente il muso del gattino. Ben presto tra i due si è instaurata una profonda amicizia. L’incontro con il gattino ha aiutato Julie a mostrarsi molto più socievole ma ha fatto comprendere anche ai volontari del centro quanto avesse sofferto. La piccola infatti per paura di tornare alla sua vecchia vita ha sempre reagito male se separata dal suo amico. Questo ci fa comprendere quanto i gatti siano animali emotivi e niente affatto “freddi” come spesso si pensa.