La gattina randagia sporca e stanca si è avvicinata a una bambina, miagolando con la voce ormai rauca – Video
Dal buio di un angolo all'abbraccio di una famiglia: la rinascita di Fufu inizia con un semplice atto di compassione
Era solo una macchia scura, raggomitolata in un angolo. Il pelo era appiccicato da una colla per topi. Ogni volta che qualcuno passava, miagolava disperata, anche se la voce era ormai spezzata, ridotta a un suono rauco e debole. La gattina randagia sporca e stanca era allo stremo, senza contare l’effetto delle spiacevoli esperienze sulla propria autostima. Guardarla era un pugno in pieno stomaco, forte e ben assestato.

Una bambina l’ha notata e si è fermata. Le ha offerto un po’ di cibo, ma la gatta non ha nemmeno provato ad annusarlo. Forse era troppo a disagio per mangiare, forse l’unica cosa che voleva davvero era liberarsi. Eppure, non sembrava un randagio diffidente. Non scappava, non si nascondeva. Al contrario, quando la piccola ha allungato la mano, lei ha iniziato a strofinarsi contro le sue gambe, come se chiedesse aiuto.

La madre della bimba l’ha chiamata piano. Il piccolo animale ha sollevato lo sguardo e, senza esitare, le è andata incontro. Era chiaro. Non potevano lasciarla lì. L’hanno portata in un negozio di animali nella speranza di trovare aiuto, ma il proprietario ha scosso la testa. “Troppo complicato da rimuovere”, ha detto. Così, senza altre opzioni, l’hanno portata a casa.
Ci è voluta pazienza. Olio di arachidi per ammorbidire la colla, tre lavaggi con uno shampoo delicato. La gatta non ha mai cercato di scappare, si è lasciata fare, come se sapesse che stavano cercando di aiutarla. Alla fine, il pelo era ancora un po’ arruffato, ma almeno non c’era più traccia della colla.
Solo dopo il bagno ha mangiato. Con voracità, come se temesse che il cibo potesse sparire da un momento all’altro. Poi l’ex gattina randagia sporca e stanca si è acciambellata vicino alla bambina, gli occhi socchiusi, un sospiro profondo. L’hanno chiamata Fufu. E giorno dopo giorno ha iniziato a fidarsi. Ora dorme tranquilla, cerca carezze e fa le fusa forte, come se volesse ringraziare. Non è più sola. Finalmente ha trovato casa.