La dolce storia di una mamma gatta, salvata dopo aver adottato due gattini appena nati
La dolcezza della mamma gatta l'ha spinta ad accogliere in famiglia due cuccioli non suoi
Provare empatia e tenerezza nei confronti di questa mamma gatta è la cosa più naturale che ci possa essere. Grazie al suo buon cuore, si è saputa, infatti, prendere cura di micini non suoi. Perché ha saputo guardare oltre, dimostrando un forte spirito di compassione verso i piccolini. Invece di mettere un muro tra i propri e quelli estranei, li tratta nella stessa maniera. Invece di fare delle differenze, è generosa con tutti loro.
Ne erano certi i soccorritori, i quali, dopo averla salvata, hanno scorto nella mamma gatta un enorme istinto materno. Dai piccoli gesti avevano capito di avere davanti un’anima gentile, dotata di ogni qualità per prendersi cura di due piccini appena nati. Purtroppo, nonostante fossero appena dati alla luce, erano rimasti già senza la figura più importante della loro vita, ovvero chi li aveva messi al mondo. In circostanze del genere è davvero facile lasciarsi prendere dallo sconforto. Ma con un po’ di amore, puro e incondizionato, qualsiasi cosa si sistema.
Il comportamento esemplare tenuto dalla mamma gatta nei confronti dei propri cuccioli aveva indotto gli operatori a sperare che ci fosse posto in famiglia. E così è in effetti stato, come constaterete coi vostri stessi occhi, facendo partire il filmato pubblicato su YouTube dal profilo Feeding Street Cats, con il titolo di “The story of Mama Cat, who was rescued and adopted 2 newborn kittens”.
Puntuale e calorosa la reazione di diversi utenti, nella sezione dedicata ai commenti. Un internauta ringrazia i buoni samaritani del splendido gesto compiuto. Così come le persone aiutano i gatti, le mamme gatte – si legge – aiutano altri cicli, per un circolo virtuoso di gentilezza e amore. Un secondo “amico di tastiera” si dice felice di apprendere il lieto fine. Li guarda e sorride. Poi c’è chi sottolinea la velocità con cui si sono ambientati nella nuova struttura. E si solleva un coro all’unisono, un augurio: che ciascuno dei quadrupedi trovi una famiglia, disposta ad accudirli facendoli sentire speciali.