Korat, salute e benessere: indicazioni utili per curarlo al meglio
Qual è lo stato di salute di un gatto di razza Korat? Come ci si prende cura al meglio del suo benessere? Scopriamolo insieme.
Cosa sappiamo riguardo lo stato di salute del Korat? Quali sono i dettagli principali che dobbiamo conoscere al fine di rendere la sua vita il più tranquilla e serena possibile? Vediamo qualche consiglio su come prenderci cura al meglio di lui e rendere serena la sua quotidianità.
Korat: salute e benessere
Qual è lo stato di salute generale di un gatto di razza Korat? Cosa sappiamo del suo benessere? E soprattutto: come possiamo provvedere noi, da buoni e perfetti padroncini, a sostenere la sua vita e migliorarla il più possibile?
Intanto cerchiamo di capire qualche breve informazione che ci descrive il Korat, al fine di conoscere un po’ meglio questa razza e provvedere al suo mantenimento nel migliore dei modi.
Il Korat è un felino che rientra nella categoria dei “gatti orientali“, poiché le sue origini possono essere collocate circa nel territorio della Thailandia.
Varie associazioni internazionali hanno riconosciuto ufficialmente la razza soltanto dopo molti anni dalla sua prima comparsa. Fu nel 1959 che raggiunse gli Stati Uniti, i quali si preoccuparono per primi di creare degli allevamenti che portassero avanti la razza e la diffondessero.
Poi, solo nel 1972, grazie ad alcuni appassionati inglesi, la Gran Bretagna propose un primo vero e proprio standard che venne non solo approvato, ma anche accettato e riconosciuto a livello internazionale.
Sulla base delle varie leggende legate alle origini del Korat, si racconta che lui sia stato da sempre un gatto porta-fortuna. Soprattutto, era un auspicio assai migliore qualora fosse regalato in dono per occasioni particolari.
Dunque, al giorno d’oggi, non soltanto esistono al mondo pochissimi esemplari di questa razza, ma c’è anche una piccolissima quantità di strutture che si occupano di allevarla.
È difficile, allora, cercare di avere quante più informazioni possibili riguardo questo felino, data la sua rarità e preziosità. Comunque, per fortuna, anni e anni di studi hanno portato a scoprire qualche dettaglio.
Arriviamo al punto di cui vogliamo occuparci oggi. Qual è lo stato di salute del Korat? Quali sono le possibili malattie, se ci sono, che colpiscono in modo particolare questo esemplare e mettono a repentaglio la sua vita? Ecco quello che bisogna sapere sul suo conto.
Malattie tipiche: informazioni utili
Il Korat è un gatto che tendenzialmente sembra essere considerato abbastanza longevo, con un’aspettativa di vita che si aggira intorno ai 15 o addirittura 20 anni di vita.
Una patologia, anche abbastanza grave, che purtroppo colpisce molto più spesso di quanto possiamo immaginare il Korat è una malattia dalla pronuncia difficile: la gangliosidosi.
In cosa consiste questa particolare problematica, in realtà molto rara, che però, purtroppo, sembra agire in modo particolare proprio sull’organismo del Korat?
Essa è una patologia che rientra nella categoria di quelle che vengono definite malattie da accumulo lisosomiale. Queste dipendono da limiti o difetti genetici che vanno a provocare un’alterazione di quelle che dovrebbero essere le normali funzioni svolte dai lisosomi.
La gangliosidosi che si sviluppa nel Korat e colpisce il suo stato di salute, dunque, consiste nell’accumulo eccessivo di lipidi. Essi, restando nel corpo del nostro piccolo amico, possono compromettere il suo intero organismo.
I danni provocati si notano a livello di sistema nervoso sia centrale che periferico: ciò che viene alterato è anche il normale funzionamento cellulare.
Esistono due tipi di gangliosidosi, chiamati GM1 e GM2. Da cosa è causato tutto ciò? Il motivo che spinge questa malattia a infettare il corpo di un gatto deve essere, purtroppo, ricercato in cause genetiche. Ecco perché la maggior parte delle volte si può fare ben poco per salvare la vita a Micio.
Tale “mancanza“ genetica di cui si parla è quella di un particolare enzima, la cui attività sarebbe dovuta essere quella di provvedere al metabolismo dei lipidi.
La malattia, di conseguenza, comporta un mal funzionamento del metabolismo, il quale, dopo essere compromesso, non riesce più a garantire uno stato di benessere all’organismo.
L’accumulo di questi lipidi, che col tempo diventano sempre di più delle sostanze assai nocive, arriva a danneggiare gravemente – spesso in modo mortale – la salute del nostro Korat.
Tipi di gangliosidosi, sintomi e soluzioni
Esistono due tipi di gangliosidosi: GM1 e GM2. Vediamo da cosa dipendono:
- GM1: è provocata dalla mancanza dell’enzima che in genetica viene definito beta-galattosidosi (colpisce Korat e Siamene)
- GM2: è provocata dalla mancanza dell’enzima che in genetica viene definito beta-esosaminidasi (colpisce Korat e Sacro di Birmania).
Tutto questo comporta una digestione sbagliata che, ovviamente, va a compromettere in modo negativo l’intera vita del felino. Lo stato di salute del Korat, dunque, è intaccato in modo davvero molto pesante.
Quali possono essere i possibili sintomi per riconoscere tale malattia? Cerchiamo di darne un elenco, andando a sottolineare gli indizi che si verificano più comunemente:
- nistagmo
- atassia
- mancanza di appetito
- annebbiamento della cornea
- tremore generale, specialmente dei muscoli
- coordinazione motoria completamente compromessa (spesso, infatti, la gangliosidosi provoca anche dei problemi a livello neurologico, che influiscono su tutto l’intero organismo)
- espressioni del muso non riconoscibili
- ingrossamento del fegato
Qualora notassimo la presenza di uno (o più) di questi sintomi, è importantissimo andare subito a contattare il veterinario per far presente la situazione. È importante farlo in modo assai tempestivo! Dobbiamo evitare di temporeggiare, altrimenti i danni, già molto gravi di per sé, potrebbero comportare conseguenze immediate.
Sarà il veterinario a visitare il nostro piccolo Korat, procedendo per esclusione. Dopo aver preso in considerazione tutte le ipotesi, ci darà la sua versione finale. Le condizioni generali del nostro micio saranno analizzate da cima a fondo. Prima di essere certi di poter diagnosticare la presenza della gangliosidosi, è bene escludere qualunque altra possibilità.
Quali possono essere delle possibili soluzioni che aiuterebbero il nostro Korat a migliorare il suo stato di salute? Purtroppo, ci duole dover affermare che la presenza della malattia chiamata gangliosidosi è un punto di non ritorno.
La patologia, la maggior parte delle volte, si sviluppa nei primi mesi di vita. In linea di massima, ci sono solamente due cose che si possono fare. Queste possono aiutarci a migliorare la salute del Korat, ma di certo non possono evitare, sfortunatamente, la morte.
Ciò che si consiglia comunemente è una buona dieta che possa concedere la giusta dose di sostanze nutritive, atte a evitare eventuali cali di zuccheri. Inoltre, quello che forse conta più di ogni altra cosa è il nostro personale contributo.
Noi, da buoni padroncini quali dovremmo essere dal primo all’ultimo giorno, potremmo provvedere a non stressare il nostro amico. Anzi, ciò che di fondamentale c’è in questo è proprio far sentire tutto l’affetto, il calore e l’amore possibili al nostro Korat. Soltanto così, per lui sarà più facile affrontare una sofferenza che non si può evitare in alcun modo.