Kohona, toelettatura: tutti i trucchi per riuscire a farla alla perfezione
Cosa si deve sapere riguardo la toelettatura del Kohona? Ci sono dei trucchi da poter seguire? Ecco qualche info su di lui.
Kohona e toelettatura sono due termini che possono andare a braccetto? Ebbene, ecco la risposta: sì, ma anche no! Cosa significa? C’è una caratteristica importantissima e imprescindibile che non può essere sottovalutata quando si parla di questa razza e del suo “pelo”. Scopriamone di più.
Kohona: pelo e peculiarità
Per capire quali sono i segreti o i trucchi migliori per gestire al meglio la toelettatura di un Kohona, è bene, prima di tutto, capire a fondo che tipo di esemplare abbiamo davanti. Andiamo allora a vedere una breve descrizione del Kohona, al fine di conoscerlo meglio, per poi scoprire come ci si prende cura di lui.
Prima domanda a cui rispondere: chi è il Kohona e qual è la particolarità più specifica che identifica questa razza? La prima caratteristica essenziale è la seguente: il Kohona è un gatto dalla pelle completamente nuda, ovvero non ha minimamente un accenno di pelo.
Ma andiamo per gradi. Chi è, da dove viene e come mai non ha il pelo? Come funziona la toelettatura (intesa come cura generale del corpo di un animale domestico) di un gatto senza manto?
Il Kohona è un gatto originario delle isole Hawaii, infatti è meglio conosciuto anche con il nome di “gatto nudo delle Hawaii“. Riguardo le sue origini ci sono varie teorie: gli appassionati, tutt’oggi, non sono ancora arrivati ad una conclusione univoca. Soprattutto, il punto su cui ancora ci sono delle controversie riguarda i genitori del Kohona.
Questo non si può, ovviamente, stabilire con assoluta certezza, però è possibile basarsi su elementi alquanto evidenti, sui quali è impossibile non concordare.
Infatti, tutti gli studiosi sono d’accordo su alcune questioni. Sicuramente il Kohona, nel corso della sua storia, evoluzione e formazione ha subito una mutazione genetica simile o uguale (è questo il punto difficile da determinare!) a quella dello Sphynx.
La questione dubbia è questa: i geni che sono stati modificati nei due esemplari erano gli stessi oppure no? Questo dettaglio si rende determinante quando si vuole per forza rispondere alla domanda “chi sono i genitori del Kohona?”. Altrimenti, quello che rimane importante da sapere a prescindere da tutto, è che tale mutazione abbia causato l’assenza di pelo.
Molti appassionati spingono sulla diversità di tali geni, purché minima, poiché lo Sphynx, a differenza del Kohona, ha una leggera peluria che ricopre la sua pelle nuda. In ogni caso, la peculiarità più specifica del Kohona è proprio questa: il pelo non c’è, dunque la sua pelle è soggetto molto facilmente a problemi, fastidi, infezioni etc.
Cosa dobbiamo sapere, allora, riguardo la toelettatura del Kohona? Prima di tutto, bisogna capire cosa si intenda per toelettatura. Il termine, nello specifico, va a indicare quel comportamento assunto da molti animali che consiste in un’auto-pulizia del corpo.
Per estensione, specialmente riguardo gli animali domestici, la toelettatura è diventata in generale la cura non soltanto che l’animale fa per sé stesso, ma comprende anche l’aiuto che noi padroncini possiamo dare in questo ambito.
Toelettatura: cura della pelle nuda
Cosa dobbiamo tenere presente, allora, quando parliamo di Kohona e toelettatura? Quali sono le principali informazioni da appuntarsi di fronte all’esigenza di provvedere alla pulizia e alla salute psico-fisica del nostro esemplare?
Il Kohona, come è già stato abbondantemente sottolineato, è un felino che appartiene alla categoria dei gatti senza pelo. Eleganza, raffinatezza, fierezza e grazia sono degli aggettivi che possono descrivere al meglio questi esemplari.
Come si gestisce il corpo delicatissimo e molto sensibile di tali animali? Qual è il segreto per tenere sempre igienizzata, pulita, profumata e “sicura” la pelle del nostro Kohona? Come si può gestire un gatto del genere, al fine di evitare che corpi estranei possano rovinare il suo equilibrio e infastidire le sue giornate?
Prendersi cura di un esemplare di Kohona non è una cosa assolutamente facile. La mancanza di pelo, infatti, come dicevamo, può causare delle conseguenze abbastanza spiacevoli.
Prima di tutto, dovremmo considerare l’idea di tagliarli le unghie (o fargliele tagliare!) molto spesso. Questa piccola accortezza, che a noi non costa nulla, può salvaguardare la stessa pelle nuda dell’animale: qualora tirasse fuori gli artigli per qualunque motivo, potrebbe ferirsi involontariamente. Avere, invece, le unghie sempre ben curate e affilate al punto giusto, sarebbe sicuramente d’aiuto.
Inoltre, è fondamentale provvedere anche al bagno frequente. La pelle, nuda e esposta a ogni rischio esterno, può risentire della mancanza di protezione del pelo: tenerla sempre pulita, igienizzata, profumata è ciò che più che serve.
Un gatto senza pelo, infatti, tende anche a sudare molto più di un gatto col manto folto e fitto: dunque, la sua pelle accumula anche molto più grasso o sporcizia, tutti elementi che si possono annidare nella cute e creare problemi.
Inoltre, la pelle nuda tende a essere, normalmente, piena di rughe. Questo fa sì, di nuovo, che lo sporco o qualunque corpo estraneo possa nascondersi fra una piega e l’altra ancora più facilmente. Un controllo costante può permetterci di monitorare la situazione al meglio.
Quello che conta di più è abituare il gatto, fin da piccolissimo, sia alla pratica del taglio delle unghie, sia a quella del bagno. I felini, solitamente, non sono molto propensi e disponibili di fronte a queste cose. Ecco perché, allora, si rende necessaria una minima educazione che permetta loro di capire che non c’è alcun motivo di avere paura.
Potremmo provvedere a fare un bel bagno rigenerante al nostro Kohona almeno ogni 20 giorni circa. Ovviamente, sentire il veterinario e farsi consigliare da lui è il primo passo per stare sicuri di non sbagliare!
Occhi e orecchie: pulizia giornaliera
Altri due elementi importantissimi di cui ci si deve prendere cura sono gli occhi e le orecchie del Kohona. In base alle sue caratteristiche fisiche, sappiamo che questa razza presenta gli occhi molto grandi, ben spalancati e sempre vispi. Lo sguardo vigile e l’espressione apparentemente arrabbiata danno un aspetto spesso duro e snob al nostro Kohona.
Anche in questo caso, l’assenza di pelo si fa sentire abbastanza: comporta, di conseguenza, anche l’assenza di sopracciglia. Questo causa una lacrimazione abbondante, eccessiva rispetto al solito, che determina molto spesso la congiuntivite: si rende, allora, necessario pulire gli occhi del Kohona costantemente.
Altro punto importante sono le orecchie: esse, abbastanza grandi, tenute sempre ben dritte, sono soggette ad accumulare sporcizia. Anche per questo aspetto, potrebbe tornare utile dare una controllata ogni giorno e sentire il veterinario per eventuali consigli sulla loro cura.