Kinkalow, pelo: come curarlo al meglio e toelettarlo
Il pelo del Kinkalow può variare di lunghezza da corto a semilungo ma, di base, possiamo prendercene cura al meglio in poche e semplici mosse
Il Kinkalow è un affascinante gatto nato dall’incrocio tra American Curl e Munchkin con un pelo che può variare a seconda dell’esemplare. Possiamo trovarlo praticamente in tutti i colori e anche la lunghezza non è mai la stessa.
Prendersi cura di un gatto vuol dire anche rispettarne le caratteristiche fisiche e, in base a queste, agire di conseguenza. La toelettatura non include soltanto spazzolature e bagnetti, ma tutto ciò che concerne l’igiene e il mantenimento del Micio.
Scopriamo di più sul pelo del Kinkalow, come prendercene cura al meglio e quali sono i passaggi essenziali per una buona toelettatura. Tutto per il bene e la salute del nostro adorato quattro zampe!
Indice
- Pelo del Kinkalow, caratteristiche e tipi
- Come spazzolare un Kinkalow
- Quanti bagni deve fare un Kinkalow
- Consigli per la toelettatura di un Kinkalow
- Prendersi cura di un Kinkalow
Pelo del Kinkalow, caratteristiche e tipi
Quando parliamo di toelettatura, la prima cosa che ci viene in mente è la cura del bel mantello di Micio che, come ben sappiamo, varia in base alla razza felina in sé e all’esemplare specifico. In questo caso parliamo di un Micio la cui razza è accettata come “sperimentale” e non ha uno standard ben preciso. Significa che, in base all’incrocio, possono nascere esemplari con caratteristiche leggermente diverse almeno per quanto riguarda l’aspetto e le caratteristiche del pelo.
Il Kinkalow può essere sia a pelo corto che a pelo semilungo. Nel primo caso il mantello è liscio e soffice al tatto, dalla consistenza leggera, mentre nel secondo caso il mantello ha una consistenza più folta e presenta un leggero sottopelo, oltre che ovviamente una lunghezza maggiore. A prescindere dal tipo di pelo, sono entrambi mantelli facili da gestire anche per un umano alle prime armi.
Come spazzolare un Kinkalow
Di base il tipo di pelo ci suggerisce quante volte si deve spazzolare il gatto. Nel caso del Kinkalow entrambe le tipologie di mantello non richiedono spazzolature quotidiane come nel caso di molti gatti a pelo lungo o che possiedono un folto sottopelo. La frequenza aumenta nei periodi di muta ma di base possiamo spazzolare il Kinkalow anche una volta alla settimana. L’importante è essere costanti!
Non occorrono strumenti particolari, ma basta una spazzola a setole morbide che ben si adatta a questi tipi di pelo, consentendo di rimuovere efficacemente tutto il pelo morto prevenendo la formazione di nodi o grovigli. Rispetto ai gatti a pelo lungo sono più rari, ma se il mantello non viene curato regolarmente è possibile che si formino! Spazzoliamo sempre seguendo la direzione di crescita del pelo, procedendo dalla testa e dal collo fino alla schiena, alle zampe e alla coda.
Spazzolare il gatto, a prescindere dalla razza felina, è importante non solo da un punto di vista estetico ma anche di salute. È una piacevole coccola che consente al Micio di mantenere il mantello sempre pulito e in salute e a noi umani di monitorare la situazione, verificando che pelle e pelo siano integri e che non vi siano piccoli “ospiti” indesiderati. La spazzolatura, inoltre, aiuta a regolare la temperatura corporea del gatto e favorisce la distribuzione degli oli naturali che sono prodotti dalla sua pelle.
Quanti bagni deve fare un Kinkalow
Spesso si dice che i gatti non abbiano bisogno di fare il bagno, ma siamo sicuri che sia proprio così? Da una parte potremmo dire che è vero, considerando che – ad esempio rispetto ai cani – questi animali curano moltissimo la propria igiene, “spazzolando” e pulendo il proprio mantello con le lunghe sessioni di leccamento a cui ci abituano da quando sono cuccioli. D’altra parte, però, c’è sempre da considerare ogni possibile fattore esterno: in casa e specialmente se il gatto esce fuori in giardino o in strada, inevitabilmente può entrare a contatto con polvere, detriti e sporcizie di vario genere e a quel punto è necessario un intervento.
In generale il Kinkalow, come tutti i gatti, è una creatura super pulita ma si consiglia di fargli un bagnetto almeno un paio di volte all’anno se vive esclusivamente in casa. Va da sé che il bagno richiede l’utilizzo di prodotti specifici, quindi di shampoo e lozioni che sono pensate esclusivamente per i gatti (mai usare i prodotti per uso umano o per altri animali!). Altra cosa importante è sciacquare sempre con cura ogni residuo di prodotto e asciugare per bene tutto il mantello.
Consigli per la toelettatura di un Kinkalow
Questi sono i passaggi essenziali per una buona toelettatura di base, ma ricordiamo altri punti da tenere in considerazione. Innanzitutto cerchiamo di abituare il gatto a queste operazioni – soprattutto la spazzolatura – sin da quando è piccino, così da rendere il tutto piacevole e per evitare che non si lasci toccare o avvicinare una volta adulto.
Rendere l’esperienza piacevole è possibile in modo molto semplice. Cerchiamo sempre di creare un’atmosfera rilassante, senza strattonare o “costringere” il gatto a lasciarsi toccare, offrendogli contestualmente coccole e premietti. In sostanza dovremmo far sì che la spazzolatura non sia una tortura, ma un dolce momento di giochi e coccole tra gatto e umano. A tal proposito è bene ricordare che la tranquillità del gatto dipende anche dal nostro atteggiamento e dal modo in cui lo maneggiamo. Cerchiamo di essere sempre molto delicati.
Prendersi cura di un Kinkalow
I passaggi di base per la cura del pelo di un Kinkalow non sono complessi, come abbiamo visto. Tuttavia se non vi sentite sicuri e a vostro agio, rischiando di mandarlo in ansia, affidatevi alle mani di un bravo toelettatore professionista. Ricordiamo che la toelettatura non riguarda soltanto spazzolature e bagnetti, ma include anche l’igiene generale del piccolo felino.
Nel caso del Kinkalow, ad esempio, è molto importante controllare le orecchie e tenerle pulite per via della forma arricciata tipica dell’American Curl. Questo tipo di orecchie tendono ad accumulare maggiore sporcizia e polvere ed è opportuno monitorarne la situazione onde evitare l’insorgere di infezioni o altri problemi. Diamo sempre uno sguardo agli occhi e, non meno importante, curiamo per bene l’alimentazione del nostro dolce Micio. Nel caso del Kinkalow, non parliamo di un gatto con particolari esigenze alimentari: gli basta assumere pasti bilanciati e giusti per dimensioni, età, eventuali problemi di salute con cibi che siano di alta qualità.