Killer dei gatti in provincia di Bari: 20 mici hanno perso la vita
In provincia di Bari la popolazione è allarmata per un killer dei gatti che, con esche avvelenate e varichina, ha già ucciso 20 esemplari
La paura è tanta a Paolo del Colle. C’è un killer dei gatti in provincia di Bari, che li avvelena con esche e varichina. Anche una mamma e i suoi cuccioli hanno perso la vita. L’associazione Ada ha già preso accordi per un incontro con il sindaco, mentre sui social le segnalazioni continuano ad allarmare tutti quanti. Chi è questa persona che commette atti così terribili ai danni dei poveri animaletti?
A Palo del Colle la paura è davvero tanta per i proprietari di gatti e non solo. Perché quelle esche avvelenate lasciate in giro per la cittadina pugliese potrebbero essere ingeriti anche da altri animali, anche domestici, come i cani. O inavvertitamente essere prese in mano dai bambini. Per i residenti si tratta di una strage di gatti randagi. Solo negli ultimi giorni sono stati trovati almeno 20 corpi di felini senza vita. Tutti sarebbero stati avvelenati e dietro questi avvelenamenti ci sarebbe sempre la stessa mano. Alcune persone hanno segnalato il presunto killer di gatti della provincia di Bari anche sui social network.
Le autorità stanno indagando e la collaborazione di tutti è assolutamente necessaria per poter individuare questo avvelenatore seriale che sta facendo strage di poveri gatti randagi. La maggior parte delle vittime vive nelle colonie che l’amministrazione comunale ha sistemato in una delle zone della cittadina. Gruppi di mici volontari e volontarie accudivano senza parole: proprio loro oggi sono senza parole di fronte a quello che sta accadendo. Il modus operandi è sempre lo stesso: bocconi di cibo avvelenato o potenti pesticidi vengono sparsi sui marciapiedi dove questi animali senza una casa e una famiglia vivono.
Uno degli ultimi gatti a perdere la vita così è stato Medaglino. In città tutti lo conoscevano, perché amava andarsene a passeggio nel centro, sostando fuori da alcuni negozi. I residenti lo conoscevano bene e lo amavano, tanto da avergli anche dato un nome.