Introdotto il coprifuoco per i gatti, salate sanzioni per chi non rispetta la normativa
Il provvedimento, che ha causato più di qualche protesta, riguarda una cittadina australiana nella punta meridionale del paese
Il provvedimento che sta facendo discutere in queste ultime ore è entrato in vigore per la cittadina di Knox, in Australia. Mettiamo da parte l’ovvio allarmismo e cerchiamo di concentrarci sulla questione in maniera oggettiva, per capire le ragioni, le motivazioni ma soprattutto i fattori centrali che hanno portato al coprifuoco per gatti.
Prima però una singola nozione geografica: ci troviamo in Australia, per la precisione nello stato di Victoria; come ben sappiamo l’Australia è un paradiso per la fauna e la flora che la abitano. Noi esseri umani ce la stiamo mettendo tutta per distruggere queste meraviglie naturali e in un certo senso non siamo i soli.
Si, perché i gatti in tal senso ci fanno compagnia (non agli stessi livelli, non fraintendete). Da quando la popolazione felina ha messo “zampa” sul suolo australiano più di 20 specie di mammiferi autoctoni hanno conosciuto l’estinzione a causa dei nostri amici a 4 zampe. Si stima che ad oggi le specie a rischio per gli stessi motivi siano all’incirca 120.
Queste sono le principali motivazioni che hanno spinto l’amministrazione cittadina di Knox, che conta quasi 150 mila abitanti, a sancire l’entrata in vigore di un coprifuoco 24 ore su 24 per i gatti. La decisione, nelle idee di chi l’ha attuata, dovrebbe salvaguardare quelle specie a rischio dal pericolo felino.
Due sono le osservazioni che ci preme fare: in primis, non si tratta di un provvedimento innovativo, perché già l’anno scorso si era vista una cosa del genere sempre nella città di Knox, anche se con scarsi risultati. La seconda questione riguarda le proteste, che non sono mancate, ma soprattutto le sanzioni previste per chi viola la legge.
Il gatto, così come dice la normativa, deve rimanere all’interno delle mura casalinghe (incluso un eventuale giardino, sia chiaro). Se ciò non accadesse, pesanti sanzioni potrebbero divenire realtà. Insomma, ci troviamo in un periodo storico nel quale la parola “coprifuoco” assume un significato particolare tanto per noi quanto per i gatti.
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