Insegnare al gatto a non graffiare la porta: tutti i modi in cui si può fare
Per insegnare al gatto a non graffiare la porta esistono alcuni metodi semplici ma efficaci. Quel che ci serve è una buona dose di pazienza!
Quelle unghiette si insinuano ovunque distruggendo tutto ciò che gli capiti a tiro. Come possiamo insegnare al gatto a non graffiare la porta e dare di matto ogni volta che la chiudiamo?
Innanzi tutto state tranquilli, non siete soli. Se credete che soltanto il vostro micio abbia dei comportamenti del genere lasciatevi consolare dal fatto che non è così, lo fanno tutti!
Certo è pur vero che non si tratta di qualcosa di piacevole anzi di un atteggiamento che dal nostro punto di vista umano è puramente distruttivo e anche senza senso.
Ma come ben sappiamo i gatti hanno un linguaggio completamente diverso dal nostro e anche graffiare una porta assume un senso ben preciso. Tutto sta nel saperlo decifrare.
In generale quando il micio graffia porte, mobili, pareti, tappeti e chi più ne ha più ne metta sta facendo qualcosa di assolutamente naturale e istintivo.
Da una parte affila le unghie, cosa che in natura farebbe sui tronchi degli alberi, dall’altra invece segna il territorio rilasciando un marchio non solo olfattivo ma anche visivo.
Come se non bastasse, poi, il micio graffiando e grattando i mobili fa una sorta di “stretching” che gli consente di distendere muscoli e ossa di spalle e zampe.
Anche se è un gesto naturale e sembrerebbe impossibile impedirgli di farlo, possiamo insegnare al gatto a non graffiare la porta con i metodi giusti e un pizzico di pazienza.
Perché il gatto graffia i mobili
Come anticipato, quando il micio graffia porte, pareti e mobilio vario in casa sta facendo qualcosa di assolutamente naturale per ogni felino.
È un modo per marcare il territorio rilasciando una traccia olfattiva e al contempo visiva, serve a stiracchiare e mantenere in forma muscoli e ossa e, ultimo ma non per importanza, con questo gesto il gatto affila gli artigli e li mantiene sani.
Le porte sono i luoghi di accesso di qualsiasi stanza all’interno della casa, oltre a quella principale che rappresenta il varco tra l’ambiente domestico e quello esterno.
Per forza di cose sono dei passaggi che attraversiamo continuamente e in cui rilasciamo il nostro odore molto più di qualsiasi altro oggetto presente in casa.
Basti pensare a quante volte durante una sola giornata ci capita di toccare la maniglia e spingere o tirare per chiudere o aprire una porta.
In linea generale i gatti sono attirati dai mobili e dagli oggetti con cui in casa interagiamo maggiormente, quelli che hanno addosso il nostro odore e stimolano il loro olfatto.
Ma oltre a essere una pura questione di “odore”, il micio tende a graffiare una porta perché vuole imprimervi la propria traccia olfattiva. In poche parole sta ribadendo il fatto che non tanto la porta quanto noi padroncini siamo di sua proprietà!
È lo stesso motivo per cui ci si struscia addosso sia quando siamo in piedi che quando riposiamo sul letto o sul divano. Tutta una questione di odori e possesso!
Perché il gatto graffia le porte
Le porte a differenza di altri mobili attirano maggiormente i gatti anche per un altro motivo che vi farà capire quanto siano intelligenti questi animali.
Il gatto vede che apriamo e chiudiamo le porte in continuazione, anzi quando vede una porta chiusa inizia a graffiarla come se gli desse fastidio.
Oltre al fatto che i mici odiano vedere le porte chiuse, quando grattano con le unghie non stanno facendo altro che…controllarci!
Il gatto sa che se graffia la porta noi andiamo ad aprirla. Perciò di fatto ottiene il suo scopo: abbiamo aperto proprio come voleva lui.
Ma non solo, capita a volte che il gatto graffi la porta anche quando è aperta e quindi apparentemente non ce ne sarebbe alcun motivo.
Ed ecco che ci controlla di nuovo: il micio sa che graffiando la porta ci costringe ad alzarci per recarci nella sua direzione. In pratica ha attirato la nostra attenzione a nostra insaputa!
Insegnare al gatto a non graffiare la porta: come si fa
Per insegnare al gatto a non graffiare la porta possiamo adottare diverse tecniche, tutte naturalmente nel rispetto del micio e della sua natura.
Di solito si sconsiglia di rimproverarlo e di alzare la voce con lui perché un atteggiamento aggressivo non fa altro che aumentare i suoi livelli di stress senza, di fatto, insegnargli nulla.
In questo caso è preferibile pronunciare un sonoro e secco “no” ogni volta che il micio sta per avvicinarsi alla porta per graffiarla. Vale anche per qualsiasi altro mobile di casa.
Un’alternativa è utilizzare un oggetto che faccia un rumore fastidioso per il gatto, come una lattina piena di sassolini o monetine, oppure battere le mani.
Lo scopo di questo “rimprovero” sonoro non è umiliare il gatto né tanto meno spaventarlo e provocargli inutili stress.
Piuttosto è un modo per fargli associare al suo comportamento sbagliato qualcosa di negativo, per indurlo in sostanza a non ripeterlo più.
Molti adottano la tecnica dello spruzzino che consiste nel nebulizzargli addosso dell’acqua ogni volta che si avvicina a una porta per graffiarla.
Se l’acqua non è sufficiente possiamo sostituirla con un mix di oli essenziali di agrumi, che hanno un profumo generalmente sgradevole per i gatti.
Un ultima tecnica per insegnare al gatto a non graffiare la porta è davvero molto semplice: non dobbiamo mai incoraggiare questo suo comportamento.
Come fare? Semplicemente dobbiamo ignorarlo ogni volta che lo fa e soprattutto non dobbiamo raggiungerlo per aprire la porta. In pratica dobbiamo fargli capire che così facendo non otterrà da noi alcuna attenzione.
Insegnare al gatto a non graffiare la porta: l’importanza del tiragraffi
Insegnare al gatto a non graffiare la porta o i mobili non è semplicissimo e richiede molta costanza e il giusto atteggiamento.
Ma per distoglierlo da questo comportamento sbagliato dobbiamo fare in modo che in casa abbia le giuste alternative da graffiare a suo piacimento.
Non dimentichiamo che i gatti graffiano le superfici per istinto, è la loro natura che li spinge ad affilarsi le unghie (principalmente) sul legno perciò non possiamo limitarci a impedirglielo, piuttosto dobbiamo dargli la possibilità di farlo su oggetti specifici.
Ed ecco che torna il caro e vecchio tiragraffi, accessorio essenziale per chiunque accudisca un micio in casa.
Il tiragraffi è la soluzione definitiva a questo increscioso problema e dovrebbe entrare nelle nostre case insieme al gattino, alle sue ciotole e alla lettiera.
Non acquistarne uno da subito può portare a comportamenti sbagliati come appunto graffiare mobili e porte. Il micio deve abituarsi sin da piccolo a utilizzarlo!
Per prima cosa dobbiamo scegliere il tiragraffi giusto: deve essere alto in proporzione alle dimensioni del nostro gatto quando si alza sulle due zampe posteriori, fatto di un materiale duro e ruvido in cui possa affilarsi le unghie e resistente abbastanza da non venire distrutto dopo un paio di utilizzi.
Inoltre il tiragraffi va posizionato nel punto giusto! Se il gatto tende a graffiare sempre la stessa porta, ad esempio, mettiamolo proprio lì vicino in modo da invogliarlo a usarlo.
Se vogliamo rendere il tiragraffi ancora più invitante possiamo strofinargli addosso dell’erba gatta, oppure grattarlo con le unghie per far capire al micio come va usato.
Ma, soprattutto, ogni volta che il micio lo utilizza per farsi le unghie dobbiamo elogiarlo e premiarlo (anche con uno snack) per fargli capire che si sta comportando bene!