Il povero gatto cieco sopravvive mangiando pesci ormai morti, sperando che qualcuno lo aiuti davvero – Video

In preda alla fame, il micio si accontentava di qualsiasi cosa di commestibile

Sulle rive di fiume, la vita scorre tranquilla, priva di sussulti. Regnava la pace assoluta, fino a un incontro organizzato dal destino, provvidenziale per un povero gatto arancione cieco che sopravvive a stento. Non solo ha perso la vista, ma riporta pure delle ferite, tracce di un passato difficoltoso, scandito da incontri assai spiacevoli. Non appena notata la sua presenza, un pescatore interviene e di tutta fretta, rattristato dall’apprendere la sofferenza patita dal quadrupede.

Gatto cieco di strada

Un tempo brillanti, gli occhi del velino sono velati da una patina opaca. Malgrado in termini economici, faccia già abbastanza fatica a sbarcare il lunario, il soccorritore pensa lo stesso di accoglierlo a casa. E gli assegna un nome, ispirato al coraggio e alla tenacia dimostrata: Little Orange. Il processo di ambientamento crea qualche difficoltà all’inizio. Estraneo a ricevere un trattamento dolce, degno del suo meraviglioso animo, il tenero baffuto tende a battere la corda.

Gatto disabile solo e randagio

I vecchi fantasmi riecheggiano, evitando di dargli tregua. A causa dei traumi subiti gli viene naturale adottare la massima prudenza. Eppure, il buon samaritano persevera. In cuor suo, sente che è giusto una questione di pazientare e le cose verranno da sole. L’importante è insistere, dimostrargli nei piccoli gesti quotidiani, di avere delle buone intenzioni.

Pian piano, il “batuffolo di pelo” comincia a cambiare. Esplora la casa, e, soprattutto, comincia a giocare. Un momento indimenticabile è quando Little Orange inizia a usare la lettiera. Sì, nulla di eclatante, tuttavia significativo se rapportato alle difficoltà di partenza.

In un viaggio tanto tortuoso e irto di ostacoli, è giunta la svolta così desiderata dal ragazzo. A un certo punto, Little Orange “molla gli ormeggi”, passando dal nuovo amico per farsi accarezzare. Il suggello di un legame indissolubile, basato sul reciproco sostegno e sulla condivisione degli spazi. Oggi, il povero gatto cieco non sopravvive e basta: accantonati i dubbi e le perplessità circa il genitore adottivo, il migliore che avrebbe mai potuto chiedere, è un’esplosione di energia.

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