Il gruppo di persone è stato attratto dalle urla disperate del gattino: non sono riusciti a capire com’è finito lì
Nessuno sapeva cosa aveva spinto quel gattino a finire lì sotto, il motivo per il quale era incastrato, ma tutti sapevano che dovevano salvargli la vita
Fu un attimo quando la loro giornata cambiò drasticamente e irrimediabilmente. Infatti, questa storia avvincente e a tratti commovente iniziò in un giorno di sole. Delle persone, tra le quali Tanner Bornemann e le sorelle Lauren e Savannah Willingham che condivisero l’avvenimento, stavano lungo le sponde del fiume che si chiama River Arts District di Asheville, nella Carolina del Nord, negli Stati Uniti. Qui, mentre si godevano i raggi solari e un pò di freschezza derivata dall’acqua, sentirono delle urla disperate. Inizialmente erano talmente lontane che non ci fecero caso. Ma man mano che aguzzavano l’udito era come sentirle sempre più vicine.
Non poterono di certo far finta di niente così si misero subito alla ricerca della fonte di quelle richieste di aiuto. Capirono immediatamente che furono di un animale, di un pelosetto felino, e man mano che lo raggiungevano capivano quanto fosse grave la sua situazione. Loro, quel pomeriggio, salvarono la vita di un gattino.

Qualcosa di piccolo e indifeso, con le orecchie grandi e quasi senza voce era incastrato, o meglio intrappolato sul fondo di un tubo in cemento aperto. Rimasero tutti senza parole in un primo momento. Come avrebbero fatto a tirare fuori da lì quella dolce creatura spaventata. Chiaramente dovevano escogitare un piano il più in fretta possibili. Ma non avevano nessun tipo di strumento men che meno l’esperienza di chi si trova in queste situazioni, a salvare delle vite. Ad un certo punto ebbero l’idea, costruirono una specie di ancora di salvezza, una fune con le loro vesti.

Quando lo presero finalmente in braccio fu un’emozione unica. I tre quasi si misero a piangere per quanto si erano commossi. Insieme lo salvarono e gli diedero anche un nome mentre lo trasportarono in una clinica veterinaria vicina. Quando i medici veterinari gli chiesero come si chiamasse non avevano dubbi: Luigi. Chiamarono subito un volontario di un rifugio vicino che rispose immediatamente all’appello. Lui è Eric Phelps di Sister Kitten Animal Rescue. Non ha esitato a prendere con sè il pelosetto che per fortuna era in salute.

Il pelosetto ora è in ottime mani, se ne sta occupando chi di dovere e tutto grazie a questi ragazzi. Non esitarono e questo ha permesso a Luigi di avere una seconda possibilità.