Il gatto randagio era ormai troppo debole, quasi in fin di vita: è riuscito a uscire da sotto l’auto ma non aveva più speranze
I medici sono stati subito chiari circa le sue chance di sopravvivenza
In piena estate (era metà luglio), una signora ha incontrato un gatto randagio emaciato. In condizioni terribili, malnutrito e con un nodulo sospetto, il piccolo sembrava sul punto di lasciare il mondo terreno. Schiacciato dalle avversità della vita, nessun passante lo degnava di uno sguardo. Tutti erano focalizzati su loro stessi, senza prestare caso a una povera anima smarrita e sofferente. Ma non l’amica appena incontrata, che, prestati i primi soccorsi a Chirpy (questo il nome da lei affibbiatogli), lo ha affidato a un’organizzazione per la cura degli animali.
Chirpy è stato sottoposto a diversi esami, rivelatori circa un grave danno al fegato e la peritonite infettiva felina (FIP). Niente pareva andare per il verso giusto e i veterinari preferivano essere trasparenti: le chance di sopravvivenza erano scarse. Tuttavia, avrebbero comunque provato a scongiurare il drammatico e prematuro epilogo. Le attenzioni della clinica si sono subito concentrate sulla cura del fegato e sulla somministrazione di flebo, iniezioni e farmaci. Un trattamento intensivo, necessario a garantirgli almeno qualche possibilità di cavarsela.
Di rimando, il gatto randagio ha mantenuto un atteggiamento docile. Forse aveva capito di essere capitato in buone mani. Comunque sia, il suo approccio collaborativo ha avuto un impatto positivo. Con il passare dei giorni ha mostrato dei progressi sempre più tangibili. Passati un paio di mesi, il suo corpo è finalmente forte e non vacilla mentre cammina. Oltre al pelo ricresciuto, il peso è aumentato.
L’amore e la dedizione sia della signora sia del team di medici hanno contribuito al pieno recupero di Chirpy. Avete visto che traguardi straordinari è possibile tagliare con la forza dell’amore? In pochi avrebbero creduto nelle sue capacità di scampare a un destino beffardo. Eppure, è quanto accaduto, per la gioia di tutti gli attori coinvolti. Mentre il filmato si conclude, Chirpy resta in cura, ma la prognosi è ottimistica. Il cambiamento è la prova inequivocabile dell’efficacia di un approccio generoso e compassionevole.