Il gatto mascotte di Cordignano è volato sul ponte dell’arcobaleno

Tutti sono in lutto a Cordignano perché il loro gatto mascotte è improvvisamente volato sul ponte dell'arcobaleno

Cordignano è un piccolo Comune in provincia di Treviso in Veneto: qui sono tutti in lutto per la scomparsa di un grande amico, che tutti amavano incondizionatamente. Il gatto mascotte di Cordignano è volato sul ponte dell’arcobaleno. La sua storia aveva commosso tutti, anche al di fuori dei confini del piccolo comune della regione del nord Italia.

Gatto mascotte

Kuma era molto conosciuto in città: era considerato il gatto mascotte di Cordignano. Spesso lo si poteva vedere in giro per le vie del paese, dove era considerato una sorta di istituzione. Qualche anno fa, un po’ per scherzo, il felino aveva ricevuto ufficiale candidatura per diventare sindaco del Comune. In paese lo conoscevano tutti quanti e tutti gli davano da mangiare, lo coccolavano, lo curavano quando ne aveva bisogno. Come quando due anni fa qualcuno lo aveva colpito con una scarica di pallini. I responsabili non sono mai stati trovati: Kuma in quell’occasione ha perso un occhio. La vicenda aveva lasciato sdegno e indignazione in tutta la comunità.

Il gatto mascotte del comune veneto oggi non c’è più. Ha, infatti, compiuto il suo ultimo viaggio sul ponte dell’arcobaleno, lasciando un’intera città in lutto per la sua improvvisa scomparsa. Sui social e tra le strade del paese la notizia si è diffusa molto rapidamente. Tutti sono sconcertati e hanno deciso di lasciare sui social le proprie parole di cordoglio, per una creatura dolcissima che mancherà a tutti quanti a Cordignano. Le persone che gli hanno voluto bene, e sono tante, non lo potranno mai dimenticare, perché era un’anima speciale che amava tutti quanti.

Ponte dell'arcobaleno

Anche il sindaco Roberto Campagna ha voluto lasciare un commento di cordoglio per la morte di Kuma, nel quale non dimentica quella che il povero animale ha dovuto subire: “Naturalmente dispiace. Non bisogna comunque dimenticare la sua storia, dalla quale dobbiamo imparare che gli animali non vanno maltrattati”.

Articoli correlati