Il gatto maltrattato è tornato alla porta dell’uomo che l’aveva nutrito, stavolta cercando di restare – VIDEO
Il gatto vittima di maltrattamenti si è rivolto all'unica persona che era stata gentile con lui
Siete pronti a lasciarvi ispirare? La storia portata all’attenzione del web è una testimonianza di quanto un gesto compassionevole possa avere un grande impatto. Il protagonista è un gatto maltrattato, che, dopo aver affrontato mille disavventure, decide di tornare dall’uomo che per primo lo aveva nutrito.
Tra di loro è subito scattato qualcosa: mentre passava del tempo con la sua famiglia in un prato, il buon samaritano ha notato la presenza del micio. Fin da quando gli ha posato gli occhi addosso, ha avvertito dentro di sé l’impellente bisogno di aiutarlo. Già amava i felini, tanto da averne adottati tre. Tuttavia, portarne un quarto sarebbe stato complicato: come avrebbero reagito i “padroni del regno”? Al tempo stesso, si sentiva in “obbligo” di aiutare il povero piccolo, di fargli capire che non era solo. Così quella stessa sera gli ha portato del cibo, divorato dal quadrupede con gratitudine.
Dapprima restio a mostrarsi fragile e vulnerabile, il trovatello ha man mano abbandonato ogni ritrosia. Nei dintorni dell’edificio si mostrava spesso e volentieri. Gravemente malnutrito, disidratato e affetto da problemi di salute, richiedeva l’aiuto di un veterinario. Perché, ok, la forza d’animo lo reggeva in piedi, ma le energie cominciavano ad abbandonarlo.
Siccome la situazione cominciava ad assumere una brutta piega, il buon samaritano lo ha affidato alle preziose cure di un veterinario. Allora ha avuto un quadro dettagliato sul gatto maltrattato, un maschietto di appena quattro mesi. A dispetto delle difficoltà affrontate lungo il cammino, ha dato prova di una tempra e di una resilienza fuori dal comune.
L’uomo, inizialmente esitante a causa dei suoi tre gatti, non ha potuto ignorare il desiderio del gattino di un rifugio sicuro. Con amore e pazienza, lo ha curato e introdotto lentamente nella sua famiglia. Ora, dopo mesi di cure e integrazione, il piccolo ha trovato un posto nel cuore e nella casa di chi gli ha offerto una seconda possibilità. Non se la lascerà scappare.