Perché il gatto graffia la lettiera?
Ogni comportamento del nostro amico a quattro zampe nasconde una motivazione. Perché il gatto graffia la lettiera? Scopriamo insieme i dettagli
Perché il gatto graffia la lettiera? Se il legame con il nostro amico a quattro zampe è intenso e quasi simbiotico significa che dobbiamo avere scoperto (o essere in procinto di farlo) tutto quello che il suo linguaggio del corpo comunica, o quasi. In quest’ottica, sapere se il rapporto con la lettiera è sano o meno non è un particolare di poco conto.
Partiamo dal presupposto che stiamo parlando della toelette del nostro adorato Miao, un luogo sacro che dobbiamo sempre mantenere pulito. I felini infatti tengono tantissimo alla propria igiene e se ne occupano autonomamente. La gestione della lettiera, però, spetta a noi.
Il gatto non copre la pipì
Perché il gatto graffia la lettiera? Prima di tutto dobbiamo tenere a mente che le nostre piccole palle di pelo, per natura, hanno come massima priorità la loro sicurezza. Scavare per loro significa trovare un luogo soffice e adeguato per l’eliminazione delle proprie feci. In questo modo, infatti, coprono e nascondono l’odore dei propri bisogni.
Questo rappresenta un’informazione importantissima su di sé e spetta a loro decidere se e quando renderla nota. Se pensano che ci siano dei predatori nelle vicinanze, sviare le tracce è fondamentale. Infatti, quando segnano il territorio, per esempio, fanno tutt’altro che coprire la propria urina. Anzi, la lasciano a disposizione dei propri simili o degli altri animali che devono reperire informazioni sulle loro intenzioni. Anche questa è una forma di protezione e di demarcazione dei confini.
Gatto gioca nella lettiera
Il posizionamento della lettiera è importantissimo nell’organizzazione di una casa a misura di quadrupede. Non bisogna pensare solo al cibo e all’acqua sempre fresca, ma anche a una zona per il suo bagno che sia lontano dall’area notte e da dove si prende cura dei propri cuccioli (se si tratta di una gatta che ha appena partorito o si accinge a farlo). Non dimentichiamo, inoltre, di creare un luogo in cui il nostro amico a quattro zampe possa sentirsi al sicuro. A tal proposito, ecco come abituare il gatto al trasportino, affinché non lo veda come una gabbia che lo porta dal veterinario, ma come una zona di comfort nella quale rifugiarsi.
Tenere predatori lontani da questi luoghi è la priorità assoluta per la nostra piccola palla di pelo. Non importa se vive allo stato brado, tra casa e giardino o solo all’interno delle mura domestiche: si tratta di un istinto scolpito nel proprio dna, che fa capolino a prescindere dal grado di addomesticamento. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere perché il gatto gioca con la lettiera.
Per un esemplare randagio e libero, il movimento è illimitato e può coprire l’area che preferisce senza limiti. La lettiera invece rappresenta una zona notevolmente ristretta, all’interno della quale Miao si può muovere, ma con dei paletti e dove non può scavare fino a quando vuole. Ecco allora spiegato uno dei motivi per cui il gatto graffia la lettiera.
Si tratta di un atteggiamento volto a scavare per riuscire a trovare il punto perfetto. Per farlo il nostro amato felino è disposto anche ad arrivare in fondo alla lettiera. A limitarlo non è solo la dimensione della vaschetta, ma anche la quantità di sabbia. Se al nostro amico a quattro zampe piace scavare in maniera particolare, e non ci sono problemi di salute sottostanti, teniamone conto e non siamo taccagni con il consumo della ghiaia.
Perché il gatto butta fuori la sabbia dalla lettiera
Se il bagno del nostro amico a quattro zampe, un po’ come capita a noi con il nostro o forse più spesso con quelli pubblici, non è molto pulito e contiene ancora residui di pipì o feci, Miao potrebbe continuare nel tentativo vano di coprire un odore di urina troppo forte e potenzialmente pericoloso per l’avvicinamento delle prede. A tal proposito, ecco come gestire l’urina del gatto e togliere gli odori in un batter d’occhio.
Le pareti della lettiera non sono molto alte, quindi gli esemplari che non si danno per vinti molto facilmente potrebbero davvero fare dei veri e propri disastri. Anche se abbiamo comprato la lettiera chiusa per gatti il problema potrebbe persistere, anche se in misura ridotta. Infatti, in base alla posizione che il nostro amico a quattro zampe decide di adottare, potrebbe anche riuscire a buttar fuori dalla cassetta residui di sabbia.
Il gatto continua ad andare nella lettiera
Perché il gatto graffia la lettiera ormai lo sappiamo, ma come possiamo risolvere? Una soluzione efficace potrebbe essere quella di acquistare un contenitore molto più grande, nel quale può entrare più sabbia e che il nostro adorato Miao giudica più soddisfacente e incline alle proprie esigenze.
La regola di base, quando si deve scegliere il prodotto più idoneo alla nostra piccola palla di pelo, che riguarda la misura è calcolare una volta e pezza la lunghezza dell’esemplare in questione: dal naso all’attaccatura della coda. Inoltre, non dimentichiamo che il controllo pulizia va fatto almeno due volte al giorno, per non rischiare che il gatto debba utilizzare un ambiente poco pulito. A tal proposito, una cattiva igiene potrebbe spiegare il motivo per cui un gatto adulto fa la pipì in casa e non nella lettiera. Inoltre, la sabbia va sostituita completamente almeno ogni settimana oppure due: dipende dal tipo di prodotto che abbiamo scelto e dal grado di cattivo odore prodotto.
Il gatto gratta fuori dalla lettiera
Se non c’è abbastanza sabbia nella lettiera il nostro amico a quattro zampe molto probabilmente non si sentirà mai davvero a proprio agio e non riuscirà a coprire i propri odori, pratica importantissima per gestire l’intrusione di un eventuale nemico. Questioni del genere, se si verificano spesso, possono anche essere causa di ansia e nervosismo. Se siamo alle prime armi, affidiamoci al parere del veterinario di fiducia e, se necessario, a quello di un etologo esperto in comportamento felino.
Al contrario, però, se esageriamo con le quantità potremmo agevolare un comportamento naturale, ma che potrebbe diventare insano. Di solito, dai tre ai cinque centimetri possono essere sufficienti. Ma facciamoci consigliare dal veterinario anche in base alla razza, all’età e all’indole della nostra piccola palla di pelo.
La linea di demarcazione è sottile. Noi dobbiamo essere in grado di valutare se il nostro amico a quattro zampe sta mantenendo l’equilibrio psicofisico o se non sta bene e ha bisogno del nostro intervento. A tal proposito, ecco come curare l’ansia del gatto.