Il gattino sopravvissuto ai bombardamenti viene adottato dal ministero degli Affari interni ucraino
Non si sa come questo gattino sia riuscito a sopravvivere al terribile attacco, ma è considerato come un raggio di speranza per il Paese
Un gattino è riuscito fortunatamente a sopravvivere ad un attentato a Borodyanka, in Ucraina. Le immagini sono diventate virali in tutto il mondo.
Non si sa come sia riuscito a sopravvivere al terribile attacco. La notizia per molti è considerata come un vero miracolo, un raggio di speranza tra tanto dolore e sofferenza che hanno caratterizzato l’ultimo mese. Un segno che oltre agli orrori e ai meccanismi della guerra, l’amore e la bontà continuano.
Le immagini del gattino trovato sotto le macerie dopo un attentato nella città di Borodyanka hanno fatto il giro del mondo. La sua storia è diventata presto virale e il gattino ha ricevuto tantissime richieste di adozioni. Ma, come simbolo di speranza per tutto il Paese, tutto il personale del Ministero degli affari interni dell’Ucraina ha deciso di adottarlo il micetto.
“Ricordate il gatto sopravvissuto all’attentato di Borodianka? Mi hanno mandato una felice continuazione della sua storia! Sta bene, ora vive nel Ministero degli Interni, nutrito, curato e amato. Parteciperà a tutti gli incontri importanti come mascotte, ovviamente.” –Anton Gerashchenko, il consigliere del ministero, ha condiviso la notizia sui suoi profili social network.
Gerashchenko è un grande amante degli animali ed ha sempre sostenuto manifestazioni in difesa degli animali e posta spesso immagini del gatto.
Sono tantissimi gli attivisti e i volontari per i diritti degli animali che stanno rischiando la vita da oltre un mese nelle città colpite dalla guerra. Salvano gli animali feriti e terrorizzati dai bombardamenti, dai carri armati e dai terribili rumori. Stanno conducendo anche una campagna virtuale per restituire cani e gatti alle loro famiglie. Molti di loro nei concitati e terribili momenti di fuga si sono smarriti.
Impeganto ad agire in prima linea c’è il gruppo di attivisti Breaking Chains, che si occupa di soccorrere animali feriti e spaventati che si nascondevano tra le macerie per paura delle esplosioni.
“Stiamo lavorando per riunire gli animali con le persone che hanno perso tutto. Hanno perso i figli, hanno perso la casa, hanno perso il loro paese, hanno perso il lavoro. Questi rifugiati non hanno altro che l’amore per questi animali, che sono parte della famiglia.”, ha affermato un portavoce.
Finora, sono oltre 120 gli animali domestici salvati e restituiti ai loro proprietari. Ma ce ne sono ancora tantissimi bisognosi di aiuto.
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