Il gattino si arrabbia se lo tocco, che gli succede?
Gattino si arrabbia se lo tocco, è normale o sta diventando aggressivo? Scopriamo insieme perché il piccolo Micio si comporta in questo modo.
Il gattino si arrabbia se lo tocco, perché lo fa? I motivi possono essere svariati e possono dipendere da diversi fattori. Se il cucciolo è particolarmente infastidito, lo notiamo. Proviamo quindi a capire perché si arrabbia e, soprattutto, cosa possiamo fare affinché non lo faccia più. Di seguito una breve guida.
I gattini e le coccole
Quando siamo di fronte ad un gattino ci lasciamo incantare, nessuno questo può negarlo. Così piccolo, indifeso e delicato, richiamo la nostra attenzione e fa battere i nostri cuori.
Il nostro istinto ci dice che dobbiamo coccolarlo il più possibile, per farlo sentire amato e per non lasciarlo solo.
Ma siamo davvero sicuri che il nostro piccolo felino apprezzi tutto questo contatto? È nato da poco, non conosce gli esseri umani. Ama senza dubbio le coccole e adora percepire il nostro amore, ma ogni tanto è possibile che esageriamo?
Quando diciamo a qualcuno “il mio gattino si arrabbia se lo tocco, perché?”, forse la risposta è più ovvia di quanto pensiamo. Il nostro micio potrebbe avere paura o, semplicemente, non apprezza il modo in cui lo tocchiamo.
È molto piccolo, non ha ancora molta conoscenza dell’essere umano e la sua rabbia potrebbe essere solo un modo per comunicare la sua paura e il suo disagio. Cosa possiamo fare a riguardo?
Noi vogliamo soltanto che il nostro micio sia felice! Il primo consiglio, che tutti dovremmo considerare, è quello di capire intanto come va toccato un gattino. Se capiamo questo, le coccole potrebbero avere tutto un altro gusto, sia per noi che per il micio! Scopriamo qualcosa in più.
Come si tocca un gattino
La parola d’ordine è “delicatezza“. Senza questa nostra alleata, sarà difficile che il nostro piccolo micio possa rilassarsi e godersi le coccole. Più delicati saremo, maggiore sarà la probabilità che il nostro piccolo amico a quattro zampe ci chieda altre coccole.
Cosa dobbiamo fare quindi? Innanzitutto, dobbiamo rispettare il piccolo spazio attorno al nostro gattino. Avvicinare la mano troppo velocemente o catapultarsi accanto a lui senza preavviso, potrebbe solo terrorizzarlo.
Sta ancora scoprendo il mondo, gli odori e sta iniziando ad avere consapevolezza del proprio corpo. Avviciniamoci quindi con molta calma, in maniera non troppo rumorosa.
Successivamente, non appena siamo vicini, evitiamo movimenti bruschi. Lasciamo piuttosto che ci odori e che pian piano si avvicini lui. Quando lo farà, potremo essere certi del fatto che lo abbiamo conquistato!
Rispettare i tempi e gli spazi del gattino sta alla base per l’inizio di una lunga e solida amicizia! Al contrario, coglierlo di sorpresa, potrebbe arrecare soltanto del danno.
Il piccolo potrebbe spaventarsi e stressarsi troppo. È proprio in questi casi che allora saremo in presenza di un gattino che soffia. Se quindi pensiamo “Perché il gattino si arrabbia se lo tocco?”, forse la risposta l’abbiamo trovata.
Armiamoci quindi di pazienza e di tanta delicatezza e il gioco sarà fatto!
Toccare un gattino nei punti giusti
Per un gattino, essere accarezzato, può essere il più grande piacere o paradossalmente il più grosso fastidio esistente. Questo, dipende soltanto dalle zone del suo corpo che scegliamo di toccare. Sembra infatti che in base alla zona accarezzata, il felino possa essere felice o infastidito dal contatto.
Ovviamente, entra in gioco anche la soggettività del micio e il suo carattere. Tuttavia, esiste una sorta di lista che indica quali siano le zone in cui il gattino preferisce essere toccato. Non resta quindi che provare!
Sembra che la zona prediletta per il piacere sia proprio la testa, contro ogni aspettativa! Massaggiare il muso, accarezzare con i polpastrelli le orecchie e le guance, sembra essere paradisiaco per il felino.
Ovviamente, sempre col massimo della delicatezza e senza troppa pressione! Un’altra zona che il gatto preferisce per le carezze è il petto. Anche in questa zona possiamo dar libero sfogo al nostro amore, tra grattini, carezze e massaggi!
Al contrario, assolutamente da evitare sono pacche e carezze alla pancia! Sembra infatti che Micio non tolleri granché le coccole in questa zona. Soprattutto se molto piccolo, c’è il rischio che si infastidisca fino a soffiarci contro. Prestiamo quindi molta attenzione.
Toccare un gattino imitando mamma gatta
Per un gattino, stare con la propria mamma significa stare al sicuro. Per questo motivo, spesso, si aspetta lo svezzamento prima di allontanarlo da mamma gatta. Staccare un cucciolo dalla madre in maniera prematura potrebbe segnare il piccolo, sia caratterialmente che fisicamente.
A volte, però, purtroppo, può accadere che la gatta non abbia la possibilità di restare accanto al proprio figlioletto. Cosa bisogna fare? Il piccolo felino, non trovandola più, tenderà a soffiare verso chiunque per paura.
Non avrà più nessuno pronto a difenderlo e per questo tenderà a farlo da solo. Ma noi cosa possiamo fare per riuscire a coccolarlo? Potremmo provare ad imitare la gestualità della mamma che non è più accanto a lui.
Offrirgli il nostro braccio come protezione o tenerlo avvolto in una coperta potrebbe farlo sentire al sicuro, proprio come quando la sua mamma era con lui.
È ovvio che non possiamo sostituirla, ma certamente possiamo fare qualcosa affinché Micio si senta protetto e inizi a fidarsi di noi, fino a quando ci permetterà di coccolarlo e toccarlo senza problemi.
Che fastidio diamo al gattino se lo tocchiamo male?
Come abbiamo avuto modo di capire, il gattino predilige delle parti precise del proprio corpo per il contatto. Adora le carezza in testa, ma per esempio, non tollera le pacche sul pancino.
A volte il contatto con queste parti del corpo può dargli così tanto fastidio da indurli a soffiare e, a volte, a manifestare degli atteggiamenti tendenti all’aggressività. I motivi non possiamo conoscerli con certezza.
Il micio non è in grado di parlare come noi, quindi sicuramente non può dirci cosa prova in quel momento. Quelle parti del corpo, forse, sono più sensibili o maggiormente delicate.
Ciò che conta davvero è che ci concentriamo più su quello che da piacere al nostro gattino che non su quello che lo infastidisce. Limitiamoci quindi a renderlo felice e la nostra amicizia non avrà mai fine.