Il gattino ricoperto di fango stava ormai vivendo i suoi ultimi momenti di vita, ma qualcuno si è accorto di lui
Questo pelosetto era in condizioni disperate, solo un miracolo poteva salvarlo
Una piccola creatura giaceva sola e senza nessuno in una parte della strada indifferente agli sguardi e ai passanti. I quali non si curavano affatto del fatto che ci fosse una piccola pelosetta sola e senza nessuno, ridotta uno straccio che stava per gettare la spugna. E, per fortuna, fu proprio in questo limbo di indifferenza che finalmente qualcuno si accorse di questo gattino ricoperto di fango che stava ormai vivendo i suoi ultimi momenti di vita. Era un triste giorno di pioggia, in cui tutti camminano veloci sotto i propri ombrelli. Quando, nel momento in cui il cielo si aprì una donna vide questa creatura in strada e non potè far altro se non salvarla.
Pensate, quando si avvicinò al gattino ricoperto di fango questo non si muoveva quasi più. Infatti, ad un primo sguardo sembrava non fosse più su questo pianeta. Ma, ad un certo punto si sentì il suo respiro flebile. Bastò quello per correre immediatamente nella clinica veterinaria più vicina. Qui, lo hanno subito visitato e gli hanno dato le prime cure necessare affinché sopravvivesse. E, man mano che passava il tempo dal suo ricovero, cominciava a prendere sempre di più spirito e vitalità.
I medici veterinari avevano ipotizzato che il piccolo gattino potesse avere tra uno e due mesi. Di certo doveva stare con la sua mamma gatta e non in strada a soffrire. Durante tutta la convalescenza nell’ospedale veterinario il piccolo pelosetto riceveva sempre una visita dolce. Quella della persona che lo ha soccorso nel momento di più grande bisogno.
Infine, il piccolo gattino sembrava essere sempre più amichevole, giocherellone e curioso. Non appena i veterinari lo misero insieme ad altri gatti, dopo la riabilitazione e dopo che fu guarito completamente, iniziò subito a fare amicizia. Rincorreva tutti e faceva agguati dietro l’angolo della porta anche ai dottori e agli infermieri. Insomma, stava diventando la mascotte dello studio.