Il gattino randagio ha pianto e ha chiamato la sua mamma finché qualcuno, finalmente, l’ha sentito
I continui pianti disperati hanno scaturito l'attenzione delle persone giuste
Il gattino randagio era finito nel seminterrato e sembrava senza speranza. Tentava di attirare l’attenzione e la mamma stava nei paraggi, ma lo spazio era troppo angusto per entrare. Così i passanti preoccupati gli lasciavano del cibo, evitando di andare oltre. Intanto, lui andava avanti a piangere, sentendosi probabilmente intrappolato in un sorta di gabbia.
Poi, come racconta il filmato pubblicato da Love Furry Friends – Rescue Channel, dei volontari sono accorsi in aiuto. Non appena sono stati avvisati, hanno deciso di raggiungere il luogo indicato, determinati a tirarlo fuori dai guai. Benché il compito fosse complicato, avevano gli strumenti e le capacità necessarie per completare la missione. Se non fossero riusciti ad entrare, almeno il piccolo avrebbe avuto una chance di evadere da solo.
Nonostante gli ostacoli incontrati, il team ha dimostrato una grande determinazione. Invece di lasciarsi sopraffare dalle difficoltà, ha dato il massimo impegno e avuto successo quando uno di loro ha trovato il modo di infiltrarsi. Come previsto, il gattino randagio era terrorizzato. Emozioni negative come la sfiducia e la paura per la propria vita lo dominavano.
Inoltre, non aveva mai incontrato prima lo sconosciuto, quindi dubitava delle buone intenzioni. Anche la mamma felina era diffidente verso gli umani, probabilmente a causa di un passato in cattività, che le faceva guardare il mondo esterno con occhi pieni di diffidenza. Tuttavia, la resilienza è stata di nuovo determinante. Una volta riuniti, lo staff ha portato la coppia di adorabili gattini in una clinica veterinaria per controlli approfonditi.
È emerso che il gattino era un maschietto di circa due mesi e mezzo e aveva il calicivirus. I medici hanno preferito tenerlo sotto osservazione nei giorni successivi. Un breve periodo prima di essere dimesso e portato in un rifugio, dove riceverà tutto il supporto possibile dai suoi salvatori. Questi continueranno a vegliare su di lui finché non sarà pronto per l’adozione. Nel frattempo, sarà supportato in ogni piccolo passo.