Il gattino non si vuole staccare da me: è un problema?
Il gattino non si vuole staccare da me? È una cosa negativa? Cosa posso fare? Proviamo a rispondere a tutte queste domande.
“Il gattino non si vuole staccare da me, che faccio?” La domanda è lecita. Quando prendiamo un piccolo felino, tendiamo a coccolarlo e a passare tutto il tempo che abbiamo a disposizione insieme a lui. Questo non è sbagliato, ma bisogna sempre non esagerare. Inevitabilmente per parte della giornata mancheremo da casa e quindi dobbiamo evitare che Micio si leghi morbosamente a noi. Vediamo insieme in che modo possiamo educarlo affinché non soffra troppo la nostra mancanza quando non saremo in casa.
Adottare un gattino
Prendere un piccolo Micio con noi è un grande gesto d’amore, ma allo stesso tempo una grande responsabilità. Per quanto i felini possano essere considerati autonomi, non dobbiamo mai sottovalutare il loro bisogno della nostra presenza.
Questo non dobbiamo soprattutto durante il primo periodo che passa in casa. I primi tempi sono sempre quelli della novità, del pieno di coccole. Poi, però, bisogna anche tornare alla vita reale. Saremo impegnati, nel lavoro o in altro e Micio dovrà essere pronto a passare qualche ora da solo.
Il modo in cui trascorrerà queste ore dipende molto dall’educazione che saremo in grado di dargli. Alcuni mici apprendono in fretta, altri hanno bisogno di più tempo. In ogni caso, le nostre attenzioni sono dovute, ma la loro quantità non deve essere esagerata.
Un gattino adottato, potrebbe essere un gattino che non ha mai socializzato con gli esseri umani o, purtroppo, un micio che ha passato i primi istanti della sua vita totalmente da solo. Per questo motivo, potrebbe accadere che involontariamente si leghi morbosamente a noi. Vediamo come evitare questo e se è possibile regolare i tempi affinché il micio sia in grado anche di stare un po’ lontano da noi.
I primi tempi insieme
I primi tempi insieme al cucciolo sono davvero molto importanti. Dobbiamo comportarci in maniera tale da non ritrovarci a dire la fatidica frase: il gattino non si vuole staccare da me, cosa devo fare? Se arriviamo a questo punto, allora c’è già qualcosa che non va.
Questo non significa che Micio non debba legarsi a noi. Deve però anche imparare ad essere un minimo autonomo. In questa fase il nostro ruolo è molto importante.
Trasportati dall’entusiasmo, tendiamo a coccolare troppo il felino. Gli permettiamo di dormire nel lettone con noi, lo teniamo tutto il tempo tra le nostre braccia e gli lasciamo fare un po’ tutto quello che desidera. Alle lunghe, questo potrebbe solo arrecare dei danni all’educazione del micio.
Potrebbe non essere più in grado di capire che deve distinguere situazioni varie e che deve capire bene quali sono i tempi e i luoghi a lui dedicati. Qual è quindi il suggerimento? È quello di dettare le regole sin dai primi giorni di permanenza del micio a casa nostra.
Possiamo coccolarlo, ma dobbiamo comunque restare autoritari. Se alcuni spazi non sono consentiti, dobbiamo farglielo capire subito. Organizziamoci quindi in maniera tale che Micio sia in grado di stare bene anche se noi siamo lontani per qualche ora.
Il gattino non si vuole staccare: i limiti
“Il gattino non si vuole staccare da me”. Inizialmente potrebbe sembrare la cosa più dolce del mondo. In realtà è un campanello d’allarme bello e buono. Che significa?
Significa che Micio sta iniziando a legarsi morbosamente a noi. Questo purtroppo non è mai positivo. Costruire un rapporto intenso e duraturo con il proprio animale è davvero molto importante. La morbosità però è solo un fattore negativo.
Se questa si presenta, le nostre giornate non saranno per niente facili. Micio richiederà costantemente attenzioni e non accetterà mai il fatto che possiamo allontanarci da casa. Così, potrebbe iniziare a manifestare comportamenti strani, fino a, nei casi peggiori, a dei risentimenti fisici dovuti allo stress eccessivo.
Come è possibile immaginare, questo è negativo sia per il piccolo quattro zampe che per noi. Cosa possiamo fare allora? Qual è il comportamento più adatto da considerare?
Non facciamoci impietosire
Prima di tutto, la chiave sta nel non lasciarsi impietosire dagli occhioni dolci del nostro piccolo. Ci proverà davvero tante volte e noi dovremo essere pronti a mostrarci duri e autoritari.
Questo è l’unico modo per far sì che il gattino ci ascolti. Le regole della casa vanno dettate sin da subito e dobbiamo comportarci in maniera tale che il piccolo quattro zampe le comprenda. Servirà molta pazienza e a volte dovremo andare contro il nostro volere, ma è davvero fondamentale.
Non possiamo pensare di accontentare sempre il nostro piccolo amico, di non mostrare mai un minimo di autorità e di riuscire nello stesso tempo ad educarlo per bene. Alla base di un’educazione efficiente, vi è sicuramente un atteggiamento autoritario da parte del padroncino.
Non sentiamoci quindi mai in colpa per qualche “no” o per qualche coccola in meno. Ricordiamo sempre che quando arriveremo a dire ” il gattino non si vuole staccare da me”, la situazione sarà già più complessa di quanto possiamo pensare. Quando il micio avrà imparato, avremo tutto il tempo per poterlo premiare e per dedicargli tutte le nostre attenzioni che lui brama.
Educare il gattino alla distanza
Come anticipato, educare il gattino alla distanza è fondamentale. Deve capire sin da subito che vi saranno dei momenti in cui non potremo stare con lui.
Certamente non possiamo portarlo con noi a lavoro o in qualche appuntamento importante. Per questo motivo è bene far capire sin dall’inizio com’è che deve comportarsi e, soprattutto, cosa può avere e cosa no. Inizialmente sembrerà terribile, ma questo sforza da parte di entrambi è solo il trampolino di lancio per un rapporto tranquillo e fedele.
Non lasciamoci mai prendere dal panico e manteniamo la calma. I felini, oltretutto, sono degli animali molto intelligenti. Trovare il giusto approccio per educarlo darà una soluzione definitiva. Lasciamo quindi ogni tanto Micio da solo e lasciamo che si abitui, seppur lentamente, alla nuova casa senza di noi.
Non appena torneremo a casa, potremmo dedicargli tutto il tempo che serve. Non resta che provare ad abituarlo e godersi i risultati non appena il piccolo quattro zampe inizierà pian piano a crescere.