I soccorritori non ci credevano: gli occhietti del gatto li fissavano da un posto freddo e buio
Una gattina intrappolata in una palude rischiava di annegare o di essere attaccata da qualche predatore, per questo i soccorsi hanno dovuto agire in fretta
In Mississippi, un piccolo gattino intrappolato in una palude allagata ha trovato salvezza grazie all’instancabile lavoro dell’Animal Rescue Fund (ARF). Le grida disperate del cucciolo avevano attirato l’attenzione dei residenti di un complesso di appartamenti a Byram, spingendoli a contattare il rifugio.
Peggy Harrell, direttrice dell’ARF, ha immediatamente organizzato una squadra di soccorritori per affrontare la missione. Dopo ore di ricerche tra erba galleggiante e radici intricati, il team ha finalmente individuato il gattino, leggero abbastanza da restare a galla. Tuttavia, il salvataggio si è rivelato più complesso del previsto: il terreno era instabile e il felino, spaventato, continuava a nascondersi.
Kelly Collins, uno dei volontari, ha tentato di avvicinarsi ma ha dovuto ritirarsi per non spaventare ulteriormente l’animale. “Sapevamo che la notte sarebbe stata pericolosa“, ha spiegato Jackson, co-fondatrice dell’ARF, preoccupata per i rischi rappresentati dall’acqua gelida e dai predatori.
Determinati a non arrendersi, i soccorritori hanno continuato la ricerca il giorno successivo. Le grida del gattino, ormai esausto, li hanno guidati fino alla sua posizione. Uno dei volontari, cogliendo l’attimo, è riuscito finalmente a catturarlo. La piccola, chiamata Marsha, era infreddolita e coperta di fango, ma dopo un bagno caldo e cure veterinarie è rinata. “È incredibilmente affettuosa e dolce“, racconta Jackson.
Ora Marsha è al sicuro nel rifugio e attende con impazienza una famiglia che le regali una casa per sempre. Il suo salvataggio è un esempio della straordinaria dedizione dei volontari dell’ARF, che lavorano instancabilmente per dare agli animali in difficoltà una seconda possibilità di vita.