I poveri gattini rifiutati da mamma gatta trovano finalmente l’amore che era stato loro a lungo negato – Video

I micini avranno la rivincita dopo non essere stati considerati da chi li aveva messi al mondo

Dei poveri gattini rifiutati da mamma ottengono il meritato riscatto. Tutto è cominciato quando hanno portato una micia incinta di 10 mesi, chiamata Melody, in un rifugio a Portland, nell’Oregon, bisognosa di affidamento. Tra i volontari, Sheila l’ha presa subito in simpatia. Notato il forte stato di stress provato dalla povera quadrupede, la donna intendeva trasmetterle delle vibrazioni positive. La paura spinge talvolta a perdere di vista quanto sia bello il mondo esterno, se osservato dalla giusta lente di ingrandimento. La felina continuava ad apparire aggressiva. Nonostante le premurose attenzioni delle persone accanto, rimaneva in disparte.

Gattini ottengono supporto

Di certo, le coccole e la pappa le avrebbe fatto piacere, tuttavia dubitava sulle intenzioni dello staff. Temeva di essere ridotta a una semplice “cavia da laboratorio”, vittima di abusi e, infine, liquidata senza troppi complimenti. Siccome era in dolce attesa, aveva i nervi a fior di pelle e stringerci una relazione veniva complicato. Trascorsi un paio di giorni dal soccorso, Melody è entrata in travaglio. Messi al mondo i cuccioli, ha avuto una reazione strana per una mamma gatta: rifiutava di occuparsene.

Gattino allattato dal biberon

Purtroppo, uno dei cuccioli ha avuto vita breve, ma nel caso degli altri poveri gattini rifiutati da mamma forse c’erano delle chance. Ci contava la figlia di Sheila, pronta ad assumere le veci di Melody. Allattati i nascituri con il biberon, ne ha monitorato gli sviluppi, fiduciosa di vederli in migliori condizioni. Tolto un povero piccolo, volato sul ponte Arcobaleno dopo aver lottato fino in fondo la propria battaglia, il resto della famiglia ha mostrato dei segnali positivi, fino a essere dichiarato fuori pericolo.

L’atteggiamento di Melody nei confronti dei suoi cuccioli è rimasto tale e quale. In compenso, sui quadrupedi vegliano Sheila e, soprattutto, la figlia, un “angelo custode”. In occasione del compleanno della bambina, Sheila ha avuto una splendida idea: “concederle otto ore di sonno”, ha commentato lei con una punta d’ironia, a sottolinearne la totale dedizione.  

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