I gatti sono più intelligenti dei cani o è il contrario?
I gatti sono più intelligenti dei cani? Per rispondere a questa domanda si deve parlare di un recente studio condotto da ricercatori
Ai nostri occhi qualsiasi amico a quattro zampe è eccezionale, vediamo solo le sue doti e nessun difetto. L’amore che ci lega non permette di mantenere una certa obiettività. Il punto cruciale adesso è capire realmente, prove alla mano, se i gatti sono più intelligenti dei cani oppure è al contrario. Chi vince il ‘derby’ tra due specie che, secondo alcuni falsi miti da sfatare, sarebbero dei veri e propri nemici? Per esserne più che certi sentiamo il parere dei ricercatori.
Nonostante ci siano i rispettivi fan club a giurare che il loro pet preferito sia il più brillante in assoluto, probabilmente sarebbe meglio basarsi su una ricerca che ha messo a confronto i cervelli di Miao e Fido, arrivando a determinate conclusioni scevre dell’amore che un essere umano sente per un animale. Il nostro fine è mettere un po’ di ordine in merito a un tema su cui c’è tanta confusione e poca attendibilità: a parlare sono sempre gli appassionati di gatti o cani, non vale il loro parere.
La ricerca a supporto
I gatti sono più intelligenti dei cani o viceversa? Chi vince tra i due animali domestici più diffusi sulla Terra? Molta gente si ponge questi quesiti e per non rispondere sull’onda dei sentimentalismi ci affidiamo a uno studio scientifico condotto dalla Vanderbilt University. Le ricercatrici a capo dello studio sono Suzana Herculano-Houzel e Dèbora Jardim-Messeder.
Secondo la loro opinione, l’unica strada per dare una risposta a un’antica domanda è studiare come si comportano il cervello del nostro adorato Miao e quello dei migliori amici dell’uomo, famosi per la loro fedeltà incondizionata con la quale trovano sempre la maniera per farsi amare. Alla base della ricerca c’è la conta del numero dei neuroni.
Lo studio non si basa su una raccolta di dati circoscritta: è durato tanti anni e ha preso in considerazione diverse specie animali (compresi gli orsi, i procioni e i leoni). A tal proposito, adesso sappiamo che i procioni hanno, niente meno, 400 milioni di neuroni: 100 milioni in meno dei leoni. Ma cosa ci dicono Herculano-Houzel e Jardim-Messeder sui nostri amici a quattro zampe?
Focus Miao o Fido
I gatti sono più intelligenti del cani, o quest’ultimi vincono a ‘zampe basse’? Secondo lo studio, i felini posseggono circa 250 milioni di neuroni, invece un cane di taglia piccola ne ha in media 400 milioni. Uno di taglia grande ne possiede addirittura 600 milioni.
Ergo, questo ci fa capire che a vincere una sfida che Miao e Fido non sanno nemmeno di avere disputato sono i migliori amici dell’uomo, le palle di pelo arrivano seconde. A prescindere dal risultato, il nostro amore per i pet rimane invariato, poco importa se abbaiano o miagolano per ‘parlare’ con noi. Ulteriori studi sono ancora in corso, anche se questo sembrerebbe quello ormai più accreditato.
A proposito di linguaggio del corpo, invece, importante è rendersi conto come il gap comunicativo, inevitabile tra due o tre specie così diverse fra loro, si sia ridotto sensibilmente. Il merito va ai decenni di evoluzione che il nostro adorato Miao ha passato a stretto contatto con noi bipedi. Lo stesso, ovviamente vale per Fido: un quattro zampe davvero affascinante, che ci conquista con una semplice occhiata.
Infine, vale la pena precisare che, al di là dei numeri e delle statistiche, i quadrupedi che abbiamo scelto per accompagnarci nella vita di tutti i giorni sono entrambi brillanti e intelligenti, sia il gatto che il cane. Ce lo ricordano i tanti momenti che condividiamo e durante i quali scopriamo loro doti che non credevamo mai di poter notare. Ci stupiscono ogni giorno di più, e con loro non si smette mai di imparare. Parola di amante degli animali!
Troviamo un accordo?
Come già accennato la razionalità trova poco spazio quando si tratta di amici a quattro zampe e, a dir la verità, forse dipende dal fatto che poco ci importa di conti e valutazioni scientifiche. A vincere è l’amore che ci lega a degli animali a cui davvero manca solo la parola e che, seppur in maniere molto diverse fra loro, sanno dimostrare una fedeltà incondizionata e un estremo bisogno di donare e ricevere amore. Sono tanti i falsi miti su gatti e cani, ma poi a dirci come stanno messe davvero le cose è l’esperienza diretta che abbiamo la fortuna di vivere ogni giorno che passiamo a stretto contatto con Miao e Fido.
Spesso gli amanti dei felini, i cosiddetti gattari, si scagliano contro i cinofili e rivendicano con orgoglio l’intelligenza superiore delle loro palle di pelo. Certo, lo studio pubblicato a supporto non ha fatto altro che alimentare le loro teorie.
Sono in tanti a sostenere che i gatti siani più intelligenti dei cani, ma i cinofili rispondono soltanto basandosi sul fatto che Fido sappia rispondere meglio ai comandi del padrone. Però quanto di attendibile c’è su un fattore legato all’obbedienza. Certo, il nostro amico a quattro zampe deve essere brillante per capire cosa gli chiediamo e per eseguirlo e ripeterlo fuori contesto; ma chi lo dice che Miao sia da meno solo perché non vuole stare alle regole che gli vengono imposte dall’alto? Questa, secondo gli studiosi, infatti, non è una motivazione valida.
I sostenitori delle palle di pelo
I supporter dei felini, di contro, pensano che l’intelligenza dei loro pet preferiti sia riscontrabile seguendo altri meccanismi. Loro puntano proprio sulla loro maggiore autonomia, sulla necessità di essere indipendenti e pensano che sia proprio questa caratteristica a dimostrare quanto, in realtà, siano superiori ai migliori amici dell’uomo. E a loro dei neuroni importa veramente poco. C’è chi crede che pure questo sia impreciso. Infatti, il fatto di vivere con una maggiore autonomia riguarda l’indole e non l’intelligenza.
Posto che sia Fido che Miao hanno la necessità di ricevere cure, attenzioni e affetto (rispettando la loro rispettiva natura), ricerche a parte, quanto realmente conta avere ragione o torto? A voler essere estremamente sinceri, non sono altre le cose che contano? Le emozioni che il gatto e il cane sono capaci di trasmettere e percepire, per esempio. O quanto la loro presenza sia in grado di cambiarci la giornata, e qui l’intelligenza c’entra ben poco.