I gatti possono mangiare il lardo?
I gatti possono mangiare il lardo oppure è un alimento che potrebbe fargli male? Ecco tutto quel che dobbiamo sapere
“Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”, dice un antico proverbio italiano. Ma i gatti possono mangiare il lardo? Ebbene, la risposta è no perché si tratta di un alimento da una parte gustoso ma dall’altra ricco di ingredienti che potrebbero fargli molto male. Il lardo è un salume e, come tale, è trattato con sale e altre spezie che lo insaporiscono ma sono pericolose per la salute di Micio.
Cos’è il lardo e come è fatto?
L’alimentazione dei nostri piccoli e amatissimi felini è una cosa seria, da non prendere mai con troppa leggerezza. Chiedersi se gatti possono mangiare il lardo o altre pietanze che consumiamo abitualmente è giusto perché dobbiamo assicurarci che siano alimenti sani per la loro salute. I piccoli felini hanno bisogno di alcune sostanze fondamentali per il loro organismo, ma altre possono essere dannose e nocive. Il lardo in tal senso non è affatto una buona scelta per la loro alimentazione.
Quando parliamo di lardo tecnicamente non stiamo parlando di grasso animale naturale. O meglio, la base è lo strato lipidico al di sotto della pelle del maiale, soprattutto di collo, dorso e fianchi alti. Ma di fatto è grasso che subisce dei particolari processi di lavorazione, quelli che lo rendono tanto morbido e saporito al palato. Il lardo è prodotto in diverse regioni d’Italia con ingredienti variabili, ma di base viene sempre aromatizzato con spezie, stagionato e soprattutto conservato in un ricco strato di sale.
Basta questo per farci capire quanto possa essere dannoso per i piccoli felini: i gatti non possono mangiare un cibo come il lardo perché contiene grandi quantità di sale e di spezie che possono fargli male. Insomma, il lardo è buono e succulento e nessuno di noi potrebbe negarlo, neanche un gatto. Ma il gusto non va sempre a braccetto con la salute di un alimento ed è proprio il caso di questo prodotto tanto prelibato quanto potenzialmente dannoso.
Gatti e grassi: cosa sapere
I gatti non possono mangiare il lardo non perché si tratti di un alimento grasso, ma per via di tutte le spezie e il sale con cui viene lavorato. Nella dieta di Micio i grassi giocano un ruolo molto importante, naturalmente se ben dosati e di ottima qualità. Ci sono grassi e grassi e per essere certi di non sbagliare chiediamo sempre consiglio al veterinario sugli alimenti da inserire nella pappa di Micio.
I grassi sono importanti perché contribuiscono alla formazione delle membrane cellulari e perché regolano il metabolismo dei gatti. Inoltre contengono vitamine e altre sostanze indispensabili per la loro salute. Sono fonte di energia ma non dobbiamo mai esagerare con le quantità. Troppi grassi nel tempo si accumulano nell’organismo di Micio e lo fanno ingrassare, con il rischio che diventi obeso e che abbia conseguenze sulla sua salute.
I grassi hanno un doppio vantaggio perché forniscono energia al micio ma al contempo rendono la sua pappa più gustosa e appetibile. Per questo si trova anche nei cibi industriali, quindi nei croccantini e nelle scatolette di umido. Oltre a fornirgli energia servono anche per altri motivi importanti. Prima di tutto perché contribuiscono all’assorbimento delle vitamine A, D ed E, poi perché generano altri grassi che a loro volta svolgono funzioni importanti. Pensiamo ad esempio all’acido linoleico, che serve per il corretto funzionamento degli organi come i reni e per mantenere la pelle in salute.
Quali grassi fanno bene ai gatti e quali no?
Come abbiamo visto, i gatti non possono mangiare il lardo e non possiamo considerare questo alimento una buona fonte di grassi. Anche se alla base della sua lavorazione c’è il lardo del maiale, di fatto può fargli male perché contiene troppo sale e spezie potenzialmente dannose per la loro salute.
I pasti dei gatti devono contenere non solo le giuste quantità di grassi, ma soprattutto grassi di qualità che gli facciano bene. Quelli che, per spiegarlo in parole semplici, possono digerire tranquillamente e siano di origine naturale. Per questo motivo potenzialmente va bene il lardo di maiale al naturale, non quello lavorato con sale e spezie. Ed ecco perché i salumi, anche se contengono carne e grassi animali, non sono la scelta giusta per la loro dieta.
Tanti alimenti sono fonte di grassi, come il lardo ma anche il burro, oppure l’olio che è un grasso di origine vegetale. Ma non significa che tutti a prescindere siano indicati per la dieta di un micio, ad esempio le frattaglie contengono molti grassi ma se i gatti ne mangiano troppe rischiano di avere più danni che benefici. Anche l’olio di pesce è una fonte di grassi buoni, in particolare gli acidi grassi Omega 3 che fanno benissimo ai nostri piccoli felini. La cosa importante è dosare questi alimenti nel modo giusto, mantenendo l’alimentazione di Micio sana ed equilibrata.
Che succede se i gatti mangiano troppo lardo?
I gatti non possono mangiare il lardo e alimenti affini perché, come abbiamo visto, parliamo di un cibo elaborato che contiene ingredienti che possono essere dannosi. Non dipende tanto dal grasso in sé, che in realtà è importante per l’organismo del micio, ma dalla grande quantità di sale e spezie con cui viene insaporito.
Il consumo eccessivo di questi ingredienti può portare nel tempo a danni evidenti per la salute dei gatti. Uno dei rischi maggiori è rappresentato dalla pancreatite, che può avere tante cause diverse ma che trova terreno fertile nei gatti obesi, quindi in quelli che consumano troppi grassi. La pancreatite è una malattia che colpisce il pancreas, un piccolo organo che serve per la digestione e per la produzione di insulina. L’insulina è un ormone fondamentale per l’organismo e, se non viene prodotta, provoca diabete felino.
Prima di dare qualsiasi alimento al micio assicuriamoci sempre di fare la scelta giusta. Se abbiamo dubbi o perplessità non esitiamo a chiedere consiglio al veterinario, l’unico in grado di fornirci tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno. Fare una “coccola golosa” al micio di tanto in tanto non fa male, ma volergli bene significa prima di tutto pensare alla sua salute.