I gatti possono mangiare i babà o per loro potrebbero essere pericolosi?
La questione dolci è sempre molto delicata da affrontare: ecco perché cercare di comprendere se i gatti possono mangiare i babà o meno
I gatti possono mangiare i babà? Domanda ricorrente, questa, specialmente in un periodo come quello che ci apprestiamo a vivere. Le festività natalizie sono alle porte, anzi, di fatto sono già cominciate. Le occasioni per qualche licenza culinaria si faranno sempre più frequenti da adesso al 6 gennaio per noi esseri umani e magari la tentazione di coinvolgere anche il nostro amico a quattro zampe potrebbe indurci a commettere errori in assoluta buona fede.
Un babà può essere un dolce capace di accompagnare un pasto luculliano verso la sua naturale conclusione, magari accompagnato da un ottimo distillato. Ma questo vale per noi, non per il nostro adorato Micio. Dolci e alcol sono nemici del gatto, di conseguenza dobbiamo stare quanto mai attenti ai comportamenti che adottiamo. Una leggerezza o un eccesso di sicurezza potrebbe addirittura risultare fatale, ecco perché serve massima prudenza e una buona dose di equilibrio che, come sappiamo, non guasta mai.
Perché dire no al babà
Togliamoci subito il dubbio: i gatti non possono mangiare i babà. La questione zuccheri, a tal proposito, è da tenere assolutamente in considerazione. Solitamente i mammiferi, hanno un buon rapporto con quel che è dolce, questo però non è un ragionamento che può essere fatto nel momento in cui parliamo di micetti. I gatti non prediligono affatto gli zuccheri, questo è dovuto dalla incapacità delle loro papille gustative di percepirne il sapore.
Detto questo, bisogna assolutamente specificare che dolci e zuccheri possono creare parecchi guai alle nostre piccole e simpatiche palle di pelo: infatti, risultano quanto mai nocivi per i nostri affettuosissimi felini. Tra le teorie che hanno a che fare con l’evoluzione dei gatti, si è col tempo fatta spazio quella secondo la quale i mici abbiano sviluppato questa incapacità di percepire il dolce come difesa naturale nei confronti di questo tipo di alimenti. A tal proposito, teniamo bene a mente quali sono i cibi tossici per Micio.
I dolci sono nemici dei gatti
E quindi, per i nostri amici a quattro zampe, niente dolci. Quindi, niente babà. Non si tratta di una punizione, semmai di una forma di attenzione e protezione nei loro confronti. Per cui, ci rivolgiamo soprattutto ai padroni più sensibili e visceralmente legati ai loro animali domestici, niente sensi di colpa nel dire di no magari a fronte di richieste del nostro micetto spinto dalla sua inconfondibile e immancabile curiosità.
Per un motivo molto semplice: i dolci, com’è noto, presentano al loro interno grandi quantità di zucchero che possono essere parecchio dannose per l’intestino del nostro gatto, il quale potrebbe trovarsi alle prese con spiacevoli episodi di coliche e reiterata flatulenza. Inoltre, come se non bastasse, lo zucchero potrebbe causare la comparsa di forme di diabete più o meno gravi. Per questo, dire di no ai dolci deve essere una regola ferrea rispetto alla quale non possiamo, e non dobbiamo, ammettere deroghe.
Non solo il babà, i cibi vietati
Come abbiamo visto, i gatti non possono mangiare i babà. Ma non c’è solo questo tipo di dolce che bisogna necessariamente togliere dal raggio visivo dei nostri pelosi. Ce ne sono altri che, allo stesso modo se non addirittura in maniera più dannosa, possono causare non pochi problemi se ingeriti e digeriti da Micio. Per questo, e non ci stanchiamo di ripeterlo, vanno assolutamente vietati al gatto.
Per esempio, il cioccolato contiene una sostanza che risulta nociva per i nostri felini denominata teobromina, presente nel cacao, che potrebbe mettere ko Miao nel giro di pochissimo tempo, comportando conseguenze come vomito, diarrea, nausea e incidendo su altri aspetti come l’equilibrio (comparsa di vertigini) e attività cardiaca (aumento dei battiti).
Non meno dannose risultano le caramelle, così come le gomme da masticare. In primis perché se inghiottite in malo modo potrebbero far soffocare il gatto. E poi anche per la presenza dello xilitolo, un dolcificante altamente nocivo per le nostre palle di pelo che potrebbero trovarsi alle prese con spiacevoli conseguenze quali vomito, crisi epilettiche, tremori, letargia e difficoltà a rimanere in piedi. Con un pizzico di attenzione, tutto questo può essere serenamente evitato.
Il babà è un dolce alcolico
Non c’è soltanto la questione zuccheri. O il no assoluto e dichiarato ai dolci. Il problema del rapporto impossibile tra i babà e i gatti riguarda anche una caratteristica che contraddistingue questo dolce che, nato e sviluppatosi in origine prevalentemente in Francia, ha via via conquistato l’apprezzamento e i favori dei mastri pasticceri di altre zone d’Europa, Italia compresa, divenendo vero e proprio caposaldo della tradizione dolciaria della Campania e, in particolar modo, della città di Napoli.
Il babà, o per dirla alla partenopea “o babà”, infatti può contenere anche dell’alcol. Non è un obbligo ma una scelta piuttosto diffusa nella preparazione di questo ghiottissimo dolce. La preparazione tradizionale prevede che il babà venga parzialmente immerso in un contenitore al cui interno può essere presente del rum o, in alternativa, del liquore.
In Sicilia, per esempio, particolarmente diffusa risulta la variante con il limoncello. E come sappiamo, tutto quello che è alcolico va assolutamente messo al bando quando parliamo del nostro amico a quattro zampe. Ecco perché i gatti non possono bere il brandy.
L’alcol è il peggior nemico del gatto
I gatti non possono mangiare i babà e non possono, in alcuna maniera, entrare a contatto con l’alcol, sia esso rum, limoncello o altro ancora. Gli alcolici, nessuno escluso ma quelli con una gradazione più elevata in maniera particolare, sono assolutamente vietati. La nostra piccola palla di pelo non può ingerirne neanche piccolissime quantità, bisogna essere risoluti su questo. Non si può in alcuna maniera derogare a questa regola.
Anche una semplice leccata, infatti, può seriamente mettere in pericolo la vita di Micio. Per questo, nel malaugurato caso in cui dovesse verificarsi l’infausto contatto tra gatto e alcol, avvertiamo immediatamente il nostro veterinario, che conosce eventuali pregressi clinici e le caratteristiche di razza del nostro micetto, e monitoriamo costantemente eventuali reazioni o sintomi sospetti. E senza perdere tempo, raggiungiamo la clinica veterinaria più vicina. Quando si tratta della salute del nostro gatto non si può in alcun modo scherzare.