I gatti avvertono le malattie di noi esseri umani?

Sostenere che i gatti avvertono le nostre malattie tecnicamente è inesatto, ma c'è qualcosa di speciale in queste creature che dovreste assolutamente conoscere

Avrete sicuramente sentito dire più volte che i gatti avvertono le malattie, a differenza di noi esseri umani che per conoscere una diagnosi dobbiamo necessariamente rivolgerci a un professionista. Ma è davvero così?

È indubbio che i gatti siano dotati di sensi a dir poco unici, che consentono loro di percepire ben prima di noi fenomeni naturali o anche qualcosa di più profondo, che abbia a che vedere con la nostra sfera più intima e personale.

Dire che i gatti avvertono le malattie per molti è considerata una credenza popolare senza alcun fondamento, quasi una superstizione sciocca che è retaggio di saperi (sbagliati) e antichi. Eppure forse un fondo di verità c’è.

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Quando stai male i gatti lo sentono?

ragazza accarezza un gatto

Sin da tempi remoti agli animali, soprattutto alcuni, si attribuiscono capacità ben lontane dall’umana possibilità, quasi dei poteri magici che consentono loro di arrivare laddove le “semplici” persone non possono neanche immaginare. È in un contesto del genere che si inserisce la (presunta) capacità di avvertire le malattie.

Dei cani ormai abbiamo la certezza – comprovata scientificamente – che si servano del loro incredibile olfatto per percepire una lunga serie di cose “invisibili”, perfino le patologie infettive e i tumori. Ma i gatti, che per secoli sono stati considerati addirittura creature soprannaturali, sono in grado di fare lo stesso?

La risposta è ancora incerta. O meglio, non abbiamo dati scientifici a supporto di questo ma sappiamo con certezza che ogni Micio ha l’innata e incredibile capacità di percepire le nostre emozioni più profonde e alcuni cambiamenti del nostro corpo, servendosi unicamente di sensi super sviluppati e raffinati.

Gli incredibili sensi di Micio

gatto che strofina la testa su una bambina

Vi starete chiedendo: come mai sul web ci sono tanti video e testimonianze di persone che mostrano come il proprio gatto si comporti in un modo molto specifico quando stanno male o soffrono di una particolare malattia? Questo fatto non dovrebbe sorprendervi perché se è vero che non possiamo provare che i gatti avvertono le malattie da un punto di vista “scientifico”, è pur vero che è innegabile la loro sensibilità.

E ci riferiamo proprio ai sensi raffinati di cui accennavamo prima, da considerare sotto due diversi aspetti. Il primo è quello strettamente connesso alle nostre emozioni e sensazioni che i gatti riescono a percepire in un modo molto più limpido e profondo di quanto noi stessi potremmo fare. Nel tempo il gatto sviluppa una sorta di simbiosi con le persone, o meglio l’abilità di recepire anche il minimo segnale espressivo (gesti, posture, cambio del tono di voce) e in base a esso rispondere di conseguenza. Non è così strano pensare che quando siamo tristi, ad esempio, Micio si avvicini a noi come per “consolarci”: ha decifrato la nostra emozione mediante quello che osserva.

Il secondo aspetto è più “tecnico” e si riferisce alla capacità di ogni gatto di percepire cambiamenti di tipi fisico e perfino chimico. Micio può sentire, ad esempio, che la nostra temperatura corporea ha subito delle variazioni e può anche percepire che nel nostro corpo stanno avvenendo dei processi biochimici che si discostano dalla “normalità”. Non vuol dire che i gatti avvertono le malattie, ma certamente che sono in grado di percepire prima di noi quando qualcosa non va.

Come fanno i gatti a riconoscere le cellule tumorali

gatto in braccio a una ragazza

Questo è un punto molto dibattuto e, ancora una volta, non possiamo dire che vi sia un’evidenza scientifica. Ma un esperimento, svoltosi qualche anno fa, ha dimostrato che i gatti proprio come i cani possono percepire mediante l’olfatto le variazioni di odore (quindi di composizione) delle urine, che è una conseguenza di un tumore alla vescica ad esempio. Micio non comprende il concetto di malattia e non la sa distinguere, ma nel caso specifico “sente” il cambiamento.

Un esperimento simile è stato fatto, invece, con dei pazienti affetti da epilessia che – come ben saprete – provoca delle terribili crisi che possono essere anche molto pericolose per l’uomo. Anche in questo caso sembrava che i gatti coinvolti riuscissero addirittura a “prevedere” la crisi epilettica nella persona malata, ma a livello pratico la verità è più semplice e meno “favolistica”. Come il cane, anche il gatto legge e decifra il nostro linguaggio del corpo – bastano anche solo un impercettibile movimento degli occhi o un lieve tremore -, ma siamo noi poi ad associarlo alla malattia in sé.

Gatti avvertono le malattie, molte persone ci hanno chiesto anche

persona con il suo gatto

Cosa prevedono i gatti?

Per lo stesso principio, i gatti sono dei “veggenti” perché leggendo dei segnali specifici anche a livello ambientale sono in grado di “avvertire” che qualcosa sta per accadere. Facciamo un esempio molto semplice: quando in cielo si prepara a scoppiare un temporale, l’aria si riempie di elettricità statica e un gatto, sensibile per com’è, lo avverte ben prima che noi ce ne accorgiamo. Per noi il temporale arriva quando sentiamo il tuono, vediamo il lampo e infine ci bagniamo con la pioggia.

Cosa succede se accarezzo il gatto?

Avete presente quando girate sui social e vi soffermate su foto e video di gatti e gattini di ogni tipo? E avete presente la sensazione di benessere che vi suscitano, i sorrisi e quel buonumore che neanche la miglior terapia potrebbe procurarvi? Bene, adesso pensate all’effetto che può avere accarezzare un gatto, non solo guardarlo.

È vero, non serve una laurea per conoscere quella sensazione unica: il pelo morbido, gli occhi che si socchiudono, il calore delle fusa e qualche tenero miagolio o trillo. Eppure gli scienziati hanno confermato quanto già noi gattari sapevamo, e cioè che accarezzare un gatto o anche solo stare a contatto con lui è il miglior anti stress che si possa desiderare. Efficace e immediato, un Micio con la sua presenza è in grado di donare un benessere psicofisico davvero unico, proprio come accade anche con altri animali impiegati nella pet therapy (cani, cavalli, asini, lama, alpaca).

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