Ha passato anni fra i detriti e le macerie, ma adesso questo gatto è una vera meraviglia 

Alla periferia di Montreal, in un cortile desolato tra mobili abbandonati e detriti sparsi, viveva un gatto arancione, le cui giornate si svolgevano nell’ombra e nella solitudine. Questo gatto randagio, aveva fatto del caos del suo rifugio, la sua casa. Il gatto aveva creato una sorta di santuario nel quale la sua lotta per la sopravvivenza era diventata una routine. Ogni inverno, le sue sfide si facevano ardue rispetto al resto dell’anno. Lui però resisteva, infilando il suo corpo fragile sotto sedie rotte e tavoli arrugginiti, cercando un po’ di calore dove poteva trovarlo.

Il felino doveva obbligatoriamente procurarsi del cibo da solo, spesso sotto forma di scarti lasciati da qualche abitante compassionevole. Purtroppo però il gatto continuava a essere solo. Non si legava a nessuno, né agli altri randagi né agli esseri umani. La sua vita era quella di un’anima solitaria, invisibile alla maggior parte delle persone.

Ma poi, un giorno, qualcosa cambiò. Veronique, una passante affettuosa, notò qualcosa di strano nei suoi occhi. Sembravano nascondere una sofferenza che non poteva essere ignorata. La sua preoccupazione la spinse a contattare un gruppo di soccorso locale. Jess, una delle volontarie, arrivò sul posto con del cibo per attirarlo.

La fame, che da sempre aveva accompagnato il gatto, divenne la sua salvezza. Superando la paura e la diffidenza, si avventurò verso la sua soccorritrice. Per la prima volta da anni, il piccolo felino provò il calore e la sicurezza di un rifugio. Il cucciolo venne chiamato Sherlok. Fortunatamente il gatto ha imparato a fidarsi di nuovo degli esseri umani e a riconoscere che potevano fornirgli l’amore di cui aveva bisogno.

Quando il rifugio Chatons Orphelins Montreal intervenne per dare a Sherlok una casa affidataria, la sua trasformazione avvenne più rapidamente. Sherlok, ora, ha trovato una nuova famiglia che lo ama e ogni giorno il suo sorriso diventa sempre più grande.