Gravidanza isterica nel gatto, come riconoscerla e cosa fare
La gravidanza isterica nel gatto è una condizione comune. Conoscerne i motivi è importante per poter aiutare i nostri amici a quattro zampe. I dettagli
La gravidanza isterica nel gatto è provocata da uno squilibrio ormonale che, ovviamente, riguarda gli esemplari di sesso femminile. Conosciuta anche con il nome di falsa gravidanza oppure pseudo-gravidanza, si manifesta quando la nostra amica a quattro zampe mostra tutti i sintomi di una gatta incinta senza esserlo veramente.
Nella fattispecie, i segnali sono quelli tipici dell’allattamento e subentrano dopo circa 30 o 60 giorni dopo l’estro, una fase determinata del calore. A seconda del modo in cui si presenta, le conseguenze possono durare anche più di un mese. Importante è contattare il veterinario di fiducia, che conosce anche pregressi clinici e caratteristiche di razza, per comprendere quello che si può fare per alleviare il disagio di una tale condizione.
I sintomi principali della gravidanza isterica
La gravidanza isterica nel gatto, o sarebbe meglio dire nella gatta, prima di tutto va riconosciuta. A confermare la diagnosi, naturalmente, deve essere lo specialista e si deve evitare in ogni caso il fai da te o il passaparola di amici o sedicenti esperti, ma se non sappiamo comprendere il linguaggio dei gatti correttamente non possiamo sapere che è necessario un intervento da parte del medico. Chiamiamolo se notiamo:
- Mutamenti nel comportamento;
- Atteggiamenti riconducibili alla gravidanza, come nidificazione e allattamento, in assenza della condizione reale;
- Nervosismo e stress (a tal proposito, ecco come curare l’ansia nel gatto);
- Addome disteso;
- Ghiandole mammarie ingrossate con fuoriuscita di liquido scuro e acquoso.
Se notiamo uno o più di questi sintomi, è importante contattare la clinica veterinaria per fissare quanto prima una visita. Anche attraverso una anamnesi il più possibile dettagliata da parte nostra, e una serie di esami mirati (tra cui un’ecografia al gatto che esclude una gravidanza reale), si arriverà alla diagnosi corretta e alla prescrizione della terapia più adeguata per la risoluzione del problema.
Le cause più comuni
La motivazione precisa da cui dipende questo stato di salute non si conosce ancora, si pensa dipenda da alcuni squilibri a livello ormonale, nella fattispecie che interessano il progesterone e la prolattina. Giocherebbero, infatti, un’importante ruolo nello sviluppo di questa particolare situazione che non è poi così rara nelle nostre amiche a quattro zampe.
È stato riscontrato che alcune gatte mostrano tali sintomi anormali entro tre o quattro giorni dopo un’ovarioisterectomia (che altro non è che rimozione chirurgica delle ovaie e dell’utero). A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sulla sterilizzazione della gatta e sulle conseguenze dell’intervento.
La diagnosi e l’individuazione specifica
La gravidanza isterica nel gatto può essere individuata. Importante, in questo caso più che in altri, è la descrizione dettagliata della anamnesi da parte nostra che viviamo a stretto contatto con la nostra amica a quattro zampe. Meglio essere molto precisi, dal momento in cui ci siamo resi conti dei primi sintomi fino alla loro evoluzione prossima alla visita.
Il veterinario di fiducia, dopo una prima valutazione, si appresterà a un esame fisico approfondito per studiare le condizioni di salute denerale della gatta. Farà anche delle analisi del sangue, complete di emocromo completo, un profilo biochimico e un’analisi delle urine. I risultati ormonali mostreranno un quadro clinico più chiaro. Importante è escludere o confermare una malattia correlata principale ed, eventualmente, intervenire su di essa. La diagnostica per immagini, con eco, raggi X all’addome e ultrasuoni servirà a conoscere lo stato dell’utero e degli organi a esso connessi.
Possibile cure e trattamenti
Una volta stabilito con certezza di cosa si tratta, lo specialista ci darà il suo parere su quale sia la terapia più adeguata per fare stare meglio la nostra piccola palla di pelo. Se si tratta ‘solo’ di una gravidanza isterica nel gatto, a meno che i sintomi non si protraggano nel tempo, non è necessario intervenire in nessun modo ma aspettare solo che passi.
Al contrario, nei casi più complessi, il veterinario di fiducia potrebbe consigliare una cura ormonale che ristabilisca i normali livelli oppure l’ovarioisterectomia per prevenire ulteriori episodi. Questa ipotesi, è ovvio, si prende in considerazione qualora la condizione riscontrata non dovesse essere una diretta conseguenza dell’operazione già effettuata, come analizzato in precedenza.
Al fine di ridurre le secrezioni delle ghiandole mammarie, uno dei sintomi più frequenti, lo specialista potrebbe consigliare dei rimedi casalinghi e non invasivi. Tra questi, c’è la possibilità di effettuare degli impacchi freddi o caldi per ridurre al minimo la stimolazione che favorisce l’allattamento. Un collare elisabettiano può anche tornare utile per inibire un eventuale autoallattamento o impedire che la gatta si lecchi. Inoltre, in alcuni casi, si è dimostrato efficace, ridurre le dosi giornaliere di cibo, così da far diminuire la produzione di latte.
La sterilizzazione, un’ipotesi da valutare con il veterinario
Insieme allo specialista, in genere dal sesto mese di vita in poi, quando la maturazione sessuale è giunta a compimento, si può valutare l’ipotesi della sterilizzazione. Questa può evitare il sopraggiungere di gravidanze indesiderate, qualora la nostra piccola palla di pelo potesse godere di una sorta di semi libertà e avesse l’opportunità di accoppiarsi, sia per inibire alcuni istinti tipici dei felini.
Questa soluzione, inoltre, se non vengono riscontrate controindicazioni da parte del veterinario che sconsiglia l’intervento, farebbe in modo che la gravidanza isterica nel gatto potesse presentarsi in futuro. A tal proposito potrebbe tornare utile saperne di più sul perché i gatti urlano quando si accoppiano e se può nascere una cucciolata di gatti con padri diversi.
Tuttavia non dobbiamo preoccuparci più del necessario. In casi del genere, di solito, la prognosi è buona. Il più delle volte i miglioramenti si possono apprezzare in due o tre settimane anche senza bisogno della somministrazione di una cura. Non dobbiamo, quindi, allarmarci sin da subito: le situazioni in cui le condizioni possono essere più serie sono rare.
Quindi, è bene affidarsi a professionisti esperti del settore e non sottovalutare l’insorgenza dei primi sintomi. In genere non si tratta di nulla di grave, ma sempre meglio avere la conferma da parte dello specialista. In questo modo, se ci sono malattie correlate più gravi, si interviene in maniera tempestiva e si salvaguarda il benessere della nostra amica a quattro zampe: il nostro pensiero primario.