Gestire un gatto con i punti: tutti i consigli per curarlo al meglio
Non è una cosa semplice, ma possibile, gestire un gatto con i punti. Bisogna avere tanta attenzione e una buona dose di pazienza con il nostro micetto
Per gestire un gatto con i punti è necessario prestare molta attenzione a quelli che sono i suoi bisogni e le sue necessità. Nel momento in cui Micio, dopo aver trascorso del tempo in clinica per sottoporsi a un intervento chirurgico e al successivo periodo di convalescenza, torna a casa avrà bisogno di una serie di cure di cui tenere conto per favorire la sua completa guarigione.
Il nostro amico a quattro zampe, infatti, potrebbe essere un po’ abbattuto, avere voglia di stare da solo o comunque lontano da occhi indiscreti e potrebbe anche manifestare nervosismo: si tratta di atteggiamenti assolutamente comprensibili, che potrebbero essere dettati proprio dai punti che ancora porta addosso. Dolcezza e amore possono essere strumenti fondamentali in questi frangenti.
Gestione dei punti
Trovandoci alle prese con la necessità di gestire un gatto coi punti, dobbiamo tenere assolutamente sotto controllo le relative suture per fare in modo che tutto vada per il verso giusto. Bisogna fare attenzione ed evitare che Micio non ci giochi, non le tocchi, non le lecchi. Sono zone sensibili e assolutamente delicate, con le quali non si può scherzare. Solitamente i punti vengono tolti dopo una decina di giorni, naturalmente dipenderà dal tipo di intervento e dalla sutura applicata.
Discorso diverso per quanto riguarda i punti interni. Quelli non possono essere “oggetti del desiderio” della nostra piccola palla di pelo, tuttavia la gestione non può essere meno attenta. In questi casi è opportuno monitorare il corpo del gatto, per vedere se compaiono eventuali arrossamenti, rigonfiamenti, secrezioni o perdite di sangue. Eventualmente, consultare il nostro veterinario di fiducia può essere una scelta saggia per fare il punto della situazione e verificare che tutto stia andando per il meglio.
Le medicazioni da fare
Nel momento in cui siamo alle prese con dei punti, si deve mettere in conto l’eventualità di sottoporre Miao a delle medicazioni giornaliere. Queste potrebbero risultare una vera e propria tortura per lui o lei, per quanto necessarie. Assicuriamoci che vengano effettuate nel migliore dei modi e che siano in grado di preservare la ferita in via di guarigione.
Per quanto possa sembrare paradossale, bisogna fare in modo che la guarigione della parte in cui ci sono dei punti venga messa al riparo proprio da Miao. Essendo un animale che segue molto spesso il proprio istinto, potrebbe attentare a qualsiasi forma di medicazione con graffi e morsi e quindi cercare di arrivare in ogni modo alla ferita. Ecco perché bisogna prestare massima attenzione e cercare di fare delle medicazioni… a prova di gatto! A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sul post-operatorio del gatto.
Utilizzo dei collari
Quando bisogna gestire un gatto con i punti un modo per evitare sorprese e pessime conseguenze è quello di utilizzare dei collari. Può sembrare una soluzione drastica, certamente è efficace e impedisce a Micio di farsi male da solo. Quelli più utilizzati durante un periodo di convalescenza sono i cosiddetti collari elisabettiani, realizzati con materiale in plastica e di solito a forma di imbuto.
In commercio ce ne sono anche altri fatti di altri materiali, possibilmente più morbidi e anche più comodi per la nostra piccola palla di pelo. Facciamo in modo che il collare venga mantenuto pulito e non faccia infezione, altrimenti più che una soluzione rischia di diventare un altro problema con cui dovere fare i conti.
All’inizio potrebbe essere fastidioso da tollerare, tuttavia con il passare dei giorni il gatto imparerà a sopportarlo e a conviverci. Piccola raccomandazione: togliamolo durante i pasti, per consentire a Micio di mangiare e bere senza difficoltà evitando che nel frattempo si lecchi la ferita.
Esercizio e riabilitazione
Ovviamente una delle componenti più importanti in questi casi è rappresentata dalla riabilitazione. Un gattino che si va via via riprendendo ha bisogno di fare esercizio, di tornare a muoversi per casa, di ritrovare i suoi punti di riferimento, insomma di riprendere la sua vita di sempre. Tuttavia bisogna stare attenti che Micio non esageri, compromettendo eventuali medicazioni o facendo in modo che i punti di sutura vengano maltrattati o sporcati.
Per questo motivo dobbiamo in un certo senso regolare gli eventuali slanci di entusiasmo del nostro amico a quattro zampe, facendo in modo che rimanga calmo ed eviti sforzi che ancora non si può permettere. Controlliamo la sua deambulazione, verifichiamo i suoi comportamenti e se riesce a gestirsi facciamo in modo che tutto proceda senza intervenire.
Se, al contrario, inizia a fare su e giù per le scale oppure comincia a saltare sul letto, sui divani o sui mobili, valutiamo anche la possibilità di chiuderlo in una stanza. Una soluzione drastica, ma necessaria. Per il suo bene e per la nostra tranquillità.
Nuovamente a contatto con gli altri gatti
Gestire un gatto con i punti significa anche tenere conto della presenza di eventuali altri gatti in giro per l’appartamento. Questi potrebbero rappresentare un potenziale pericolo per il nostro micetto debilitato e alle prese con una sutura. Nel momento in cui riportiamo la nostra piccola palla di pelo in casa, gli altri gatti potrebbero percepire il suo odore come diverso dal solito: questo potrebbe spaventarli e metterli sula difensiva.
Ecco perché, almeno per le prime ventiquattro o quarantotto ore potrebbe essere opportuno tenere il micio appena rientrato lontano dagli altri esemplari presenti nell’appartamento. Vale il discorso già fatto in precedenza: essendo un animale che tiene in debita considerazione il proprio istinto, il gatto sano potrebbe attentare allaferita con graffi e morsi creando un problema piuttosto serio. Prudenza e prevenzione possono venirci incontro in questi casi, per non correre inutili rischi.
L’alimentazione dopo l’operazione
Dopo un’operazione, il gattino potrebbe essere debilitato e scarsamente interessato al cibo. Nessuna paura né atteggiamenti tendenti al panico: si tratta di una condizione assolutamente normale che va gestita con estrema lucidità. In questi casi, bisogna ricorrere a una serie di escamotage per invogliarlo a consumare i pasti: dall’alimentazione, infatti, passa anche il processo di pronta guarigione. Cerchiamo di avvicinare la ciotola al nostro amico a quattro zampe, in alternativa mettiamo un boccone nella nostra mano e a porgerglielo con delicatezza ed estrema cautela.
Altrimenti passiamo a strategie diverse. Per incoraggiarlo a mangiare possiamo provare a scaldare del cibo umido, possibilmente quello che solitamente predilige. Oppure anche ricorrere a paste e pappette particolarmente gustose. In commercio ne esistono diverse che possono fare al caso nostro.
Conclusioni e consigli utili
Importante, come sempre, è anche l’aspetto emotivo e psicologico: ecco perché il consiglio è quello di cercare di accompagnare il momento del pasto con delle coccole. L’amore può essere altamente lenitivo e può indurre Miao a fare quello sforzo che potrebbe aiutarlo a mandare giù un boccone dopo l’altro e a riprendere confidenza col cibo.
Naturalmente, facciamoci seguire passo dopo passo dal nostro veterinario di fiducia che, oltre all’eventuale post operatorio, conosce i pregressi clinici e ha il quadro chiaro anche sulle caratteristiche di razza per indicarci la strada giusta da seguire nella gestione di Micio.
La completa guarigione quando si tratta di gestire un gatto con i punti potrebbe richiedere un po’ di tempo, solitamente qualche settimana. Nel frattempo, fare dei controlli periodici e monitorare lo stato di salute quotidianamente, anche cercando di cogliere miglioramenti giorno dopo giorno può essere la strada più giusta da seguire. Il nostro calore e la nostra vicinanza contribuiranno a rendere un momento comunque non semplice più sopportabile per la nostra piccola palla di pelo.