Come funziona la gestazione dei gatti?
Quanto dura la gestazione nei gatti e quanto tempo passa dal concepimento al parto? Ecco qui tutte le risposte di cui avete bisogno!
Se accudite una gatta femmina che non è stata sterilizzata e che ha la possibilità di uscire e incontrare i maschi, mettete in conto l’eventualità di affrontare una gravidanza. Perciò dovreste sapere come funziona la gestazione dei gatti!
Le gatte a in un preciso momento della loro vita vanno in calore, cioè il loro organismo si predispone per dare alla luce tanti piccoli e teneri gattini.
Non possiamo farci trovare impreparati in caso di gestazione dei gatti. Scopriamo quali sono le fasi che la caratterizzano, come avviene il parto e quali accorgimenti dobbiamo prendere per la salute della nostra amata pelosa.
Indice
- Quanto dura la gestazione dei gatti
- Gravidanza dei gatti, tutte le fasi
- Come avviene il parto della gatta
- Gestazione nei gatti, possibili rischi
- Alimentazione del gatto in gravidanza
Quanto dura la gestazione dei gatti
Più che di gravidanza nel caso delle gatte si parla generalmente di gestazione, che comincia con il concepimento e si conclude con il parto dei gattini. Il periodo di gestazione nei gatti può durare mediamente tra i 58 e i 67 giorni – ovvero tra le otto e le nove settimane – e portare alla nascita di un minimo di 3 e un massimo di 6 gattini, salvo casi eccezionali.
La fascia di età migliore per far intraprendere una gestazione alla nostra gatta va dal primo al sesto o settimo anno di vita, oltre il quale è meglio non spingersi. A questo punto della sua vita aumenta la probabilità che insorgano complicazioni al momento del parto o semplicemente che la cucciolata sia più piccola.
Gravidanza dei gatti, tutte le fasi
Se abbiamo in casa una gatta sessualmente matura e non sterilizzata che può entrare a contatto con dei maschi nei suoi periodi di estro, le possibilità di un accoppiamento e quindi di un concepimento sono molto alte.
Ricordiamo che una gatta va in calore diverse volte l’anno e possiamo accorgercene perché cambia completamente comportamento: miagola in maniera quasi ossessiva, strofina muso e collo su ogni superficie disponibile, si rotola per terra sollevando la coda, orina più di frequente e diventa molto irrequieta.
Quelle che siamo per vedere in modo più approfondito sono tutte le fasi della gestazione dei gatti, passo per passo.
Concepimento
Se la gatta durante la cosiddetta fase di calore è stata effettivamente fecondata, l’estro si interrompe ed essa perde ogni interesse nei confronti dei maschi. Da questo momento in poi inizia la gestazione vera e propria.
Nausea e irrequietezza
Nelle prime due settimane di gestazione è possibile osservare i primi cambiamenti nella gatta incinta. Tra questi possiamo citare inappetenza e irrequietezza, nonché nausea e rigurgiti sempre più frequenti. Dal ventesimo giorno di gravidanza in poi, inoltre, possiamo già osservare la presenza dei gattini mediante l’ecografia.
Pancione
Più si va avanti con la gestazione e più si vedono i cambiamenti fisici nei gatti. Dopo 30 o al massimo 40 giorni dal concepimento, la pancia della gatta comincia a ingrandirsi, segno che i cuccioli stanno crescendo notevolmente. In questa fase l’ecografia mostra i gattini in modo ancor più chiaro e dettagliato.
Fase pre-parto
Passano le settimane ed ecco che i capezzoli della gatta in gestazione diventano arrossati, aumentano di volume e sono soggetti a piccole perdite di latte. Questo è il chiaro segnale che manca circa una settimana al parto vero e proprio.
A questo punto non ci resta che rimboccarci le maniche e preparare tutto il necessario per rendere quest’esperienza confortevole per la nostra adorata palla di pelo. Dobbiamo predisporre un luogo appartato, tranquillo e pulito in cui possa sentirsi al sicuro quando arriverà il momento di dare alla luce i suoi piccoli!
Come avviene il parto della gatta
Il parto della gatta è uno dei momenti più emozionanti e commoventi a cui si possa assistere. Immaginate quanto possa essere meraviglioso vedere la propria piccola che, dopo settimane intense, finalmente può dare alla luce i suoi piccoli. Che poi saranno i nostri nuovi dolci amici!
Si tratta di un momento piuttosto delicato, perciò è bene prendere tutte le dovute precauzioni in modo tale da renderlo sereno. La cosa positiva è che le gatte sono completamente autonome quando devono partorire i gattini: una volta rintanatesi nel “rifugio” che abbiamo preparato per loro, partoriranno un gattino per volta (con intervalli che vanno dai 10 ai 60 minuti) avendo cura di rompere sacco amniotico e cordone ombelicale. Si occupano persino della pulizia dei gattini, leccandoli per benino e ingerendo i residui di placenta. Un vero miracolo della natura!
L’intervento umano generalmente non è necessario, se non per predisporre uno spazio tranquillo e al caldo per accogliere la gatta e i suoi piccoli. Cerchiamo di osservarla da lontano, senza essere troppo invadenti ma tenendola sempre d’occhio per qualsiasi evenienza.
Gestazione nei gatti, possibili rischi
Se è vero che i gatti sono piuttosto autonomi quando arriva il momento di partorire i piccoli, d’altra parte non possiamo prendere alla leggera un momento così importante. Innanzitutto durante la gestazione è bene portare i gatti regolarmente dal veterinario, per verificare che tutto proceda senza intoppi. Proprio come accade a noi bipedi, anche i piccoli felini domestici possono vivere delle brutte complicazioni in gravidanza o al momento del parto, perciò è fondamentale tenere sempre la situazione sotto controllo.
Generalmente il parto si conclude al massimo nell’arco di 24 ore, con la gatta che passa dalle doglie alla fuoriuscita di un gattino per volta. Non preoccupatevi se la vedete irrequieta o miagola forte, perché è del tutto normale e si deve (ovviamente) al grande sforzo fisico che sta compiendo. Se i tempi dovessero dilatarsi un po’ troppo e i gattini non dovessero venir fuori, qui iniziano i problemi.
Può capitare che la gatta si agiti e si sforzi senza riuscire a partorire i piccoli, con il rischio di star male o di causare danni ai gattini. Capita talvolta che in questo momento problematico inizi ad emettere delle secrezioni di un anomalo colore scuro o maleodoranti. A questo punto è assolutamente necessario che intervenga il veterinario, il prima possibile.
Alimentazione del gatto in gravidanza
La primissima cosa che dobbiamo fare quando la gatta resta incinta (o ne abbiamo il sospetto) è portarla subito dal veterinario. Prima di tutto per accertare che effettivamente sia stata fecondata, poi perché soltanto il medico può guidarci nel modo corretto nella cura di una creatura così delicata e speciale.
Sulle gatte in calore se ne dicono tante e in genere si tratta di grandi verità. Diventano più coccolone e appiccicose, cercano il contatto con le persone più del solito, al contempo però sono anche sempre molto irrequiete e chiedono di essere lasciate un po’ in pace. Insomma, dobbiamo metterci nell’ordine di idee che il loro umore varia parecchio da un momento all’altro e non dobbiamo far altro che assecondarle.
Il veterinario, oltre a darci tutti i consigli utili per la cura e il benessere della gatta incinta, ci fornirà delle informazioni utilissime a proposito della sua alimentazione. Perché stavolta Micia porta in grembo dei piccoli ed è ovvio che il cibo che mangia farà da sostentamento anche a loro!
Dovrà ingerire certamente un numero maggiore di calorie al giorno, rispetto a quando non era incinta. Ma è fondamentale che il cibo nella ciotola sia specifico per gatte in gestazione, in modo tale che sia adatto anche ai piccoli e contribuisca a farli crescere sani. Ogni pasto dovrebbe essere più abbondante rispetto alla norma, proprio per fornire nutrimento sia a lei che alla cucciolata che si prepara a venire al mondo.
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