Gestazione dei gatti British Shorthair
Al momento della gestazione si possono notare alcune differenze tra razze di gatti. Ecco il caso del British Shorthair.
La gestazione è un momento molto delicato sia per i gatti che per i loro umani: è il caso quindi di gestirlo al meglio sapendo a cosa si va incontro. Pur trattandosi di un’esperienza molto simile per tutte le gatte, ci sono delle particolarità che variano da una razza all’altra: in questo articolo esamineremo il caso del British Shorthair.
La femmina di British Shorthair può riprodursi intorno ai 10 mesi di vita ma è opportuno aspettare fino al 2° calore (15-18 mesi) prima di farla accoppiare, in modo che possa sopportare meglio lo stress fisico che una gravidanza richiede.
In generale la durata della gestazione nei gatti è facile da prevedere se si conosce la data del concepimento. In questa razza essa dura circa 65 giorni o poco di più e risulta nella nascita di 4-5 gattini; se entro il settantesimo giorno la gatta non ha ancora dato alla luce i suoi piccoli è il caso di portarla immediatamente dal veterinario, perché potrebbe esserci un problema serio.
A differenza di altre razze, soprattutto quelle dotate di una testa più grande, una British Shorthair avrà meno difficoltà a partorire ma ha comunque bisogno di cure e attenzioni. Potreste notare che ha più fame del solito quando è incinta ed è decisamente il caso di accontentare le sue voglie in questa particolare occasione, ma c’è una precisazione da fare a riguardo.
Questi gatti sono dei gran golosoni e se potessero passerebbero le giornate a mangiare, quindi in condizioni normali è necessario tenere d’occhio la quantità di cibo che assumono per scongiurare il rischio di obesità. E anche nei primi stadi della gestazione si raccomanda di far seguire alla gatta il suo solito regime alimentare, perché un aumento repentino di peso potrebbe complicare il parto.
A uno stadio più avanzato, tuttavia, potete essere più permissivi e farla mangiare quanto vuole. Limitare la sua alimentazione potrebbe persino essere pericoloso: è questo il momento in cui ha bisogno di nutrirsi di più e non solo per sé ma anche per i suoi cuccioli. Se la trovate inappetente, letargica o in generale notate che si comporta in modo diverso dal solito, potrebbe non stare bene.
Per il resto vale quanto già detto per la gestazione dei gatti in generale: queste future mamme sono più autosufficienti di altri animali (compreso l’uomo!) e potrebbero non avere alcun bisogno di voi; ma quando arriva il momento del parto è bene restare nei paraggi per assicurarsi di aver fatto il possibile per far sentire al sicuro la propria gatta, e soprattutto per poter intervenire (anche solo con una chiamata al veterinario) in caso di imprevisti.