Gatto Soriano: etimologia e significato
Il gatto Soriano gode di una certa popolarità e lo dimostra anche il numero di nomi che possiede: scopriamone qui etimologia e significato.
Del Soriano si è parlato tanto, non solo perché è il più comune al mondo ma anche perché parte della sua antichissima storia è ancora avvolta da un alone di mistero. Facciamo allora chiarezza sull’etimologia e il significato del suo nome.
Soriano, meticcio, tabby, gatto di casa, re delle strade e a volte (erroneamente) anche Europeo: sono tanti i nomi che vengono dati a questo animale, un po’ perché è così diffuso e un po’ perché non si presta alle solite classificazioni non essendo considerato una razza vera e propria. Eppure, qualunque di questi nomi venga utilizzato è facile capire immediatamente di che gatto si sta parlando.
Cominciamo da “Soriano“: questo nome deriva dalla Soria, o meglio Siria, poiché è da lì che si pensa si sia originato il felino selvatico da cui poi si è sviluppato il comune gatto domestico. Poiché questi esemplari sono di razza naturale e non sono frutto di manipolazioni o esperimenti effettuati dall’uomo, scienziati e appassionati si trovano d’accordo nel definirli i più somiglianti a come doveva essere il “gatto delle origini”.
Sulla sua discendenza tutta naturale fa leva un altro nome del Soriano, cioè meticcio: il termine evidenzia come questi mici siano rigorosamente… di origini incerte. L’unico “standard di razza” che li riguarda, infatti, impone l’assenza di esemplari purosangue dal loro albero genealogico.
Il termine tabby è poi quello utilizzato all’estero per questo gatto e la sua origine è legata a un particolare tipo di taffetà (tessuto simile alla seta) molto pregiato e dotato di striature irregolari, tipico del quartiere Al-‘Attābīya di Baghdad, in Iraq. Questo tessuto è stato poi denominato ‘attābī, poi tabis in francese e tabby in inglese.
Se, come sembra, questa parola ha preso piede in Inghilterra nel 1600, sappiamo che dopo qualche decennio veniva utilizzata anche per indicare il manto tigrato di alcuni gatti e, entro la fine del 1700, i gatti stessi. Col passare del tempo “tabby” divenne infine un termine associato soltanto al mondo felino e usato sia per il Soriano che per la tigratura del manto di qualsiasi gatto.