Il gatto sente sempre freddo: ecco come fare per farlo stare meglio
La salute del nostro amico a quattro zampe è al primo posto, se il gatto sente sempre freddo e la casa invece è ben riscaldata qualcosa non va. I dettagli
Il gatto che sente sempre freddo va aiutato a stare meglio. Ma prima di tutto vanno comprese le ragioni che lo portano a una sofferenza simile. Infatti, nonostante la pelliccia notevole, anche il nostro amato Micio può avere problemi con le basse temperature.
Si tratta di un problema che si verifica soprattutto in inverno e autunno, se così non dovesse essere la nostra piccola palla di pelo ha certamente un problema di salute che va individuato e risolto nel più breve tempo possibile. Niente fai da te o approcci conseguenti a consigli non certificati. Avvaliamoci sempre del supporto del veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere.
Gatto freddo al tatto
Il gatto che sente sempre freddo ha un disagio che non va ignorato. Per quanto la temperatura del gatto adulto segua dei meccanismi diversi dalla nostra e quella che per noi è febbre alta per lui è normale amministrazione, il mantello non è sufficiente a garantirneil benessere durante l’inverno.
Infatti, siamo di fronte a un animale molto sensibile ai cambiamenti climatici. Soprattutto i cuccioli e gli esemplari anziani sono particolarmente inclini ai patimenti, se non messi nelle condizioni di restare al caldo. Un tasto dolente per loro è l’umidità. A tal proposito, vale la pena ricordare quanto sia importante creare un ambiente a misura di felino.
Oltre alle ciotole per acqua sempre fresca e cibo di ottima qualità, un ruolo fondamentale ha la cuccia: le dimensioni e la struttura devono garantire il benessere di Miao. In quest’ottica, può tornare utile il kennel che non deve essere visto solo un mezzo di trasporto, ma anche come rifugio dove stare al calduccio e sentirsi al sicuro da eventuali invasioni di campo. Ecco allora che sapere come abituare il gatto al trasportino può fare la differenza.
Ipotermia del gatto: sintomi
Prima di aiutare il nostro amico a quattro zampe, dobbiamo capire perché sente freddo e, prima ancora, se si trova in tali condizioni. Conoscere i sintomi di un malessere di questo tipo non è un dettaglio di poco conto. Perché il legame tra bipede e quadrupede sia profondo e basato sulla fiducia ci si deve conoscere bene a vicenda e si deve comprendere il linguaggio del corpo del gatto – da una parte – e quello umano, dall’altra.
Qualora dovessimo notare dei comportamenti fuori norma il nostro amico a quattro zampe potrebbe essere infreddolito e avere bisogno di un nostro intervento. Contattiamo lo specialista nel caso dovesse:
- Avere brividi e tremori (a tal proposito vale la pena sapere perché il gatto trema e distinguere i vari contesti in cui avviene);
- Avvolgere su di sé: la classica posizione raggomitolata che vede il muso cercare calore tra le zampe;
- Scegliere superfici riscaldate: la coperta termica, un tappeto in prossimità della stufa, un semplice plaid sono delle chimere in casi del genere;
- Avere il naso asciutto, uno dei sintomi della febbre nel gatto.
Qualora dovessimo sorprendere il nostro amico sotto il piumone del letto o dovesse ricercare sempre il nostro calore corporeo, dovremmo farci venire qualche dubbio. Inoltre, a proposito di febbre, investighiamo e non tiriamo le fila senza aver consultato il veterinario: le sue cause possono essere molteplici.
I gatti randagi soffrono il freddo
Il gatto che sente sempre freddo, spesso e volentieri, vive per strada o in un rifugio per animali che non ha certo i comfort di un bell’appartamento adeguatamente riscaldato. Infatti, i sintomi appena descritti e le patologie a essi correlati sono tipici degli esemplari che non hanno la fortuna di avere una famiglia bipede che li ha accolti e trattati come fossero dei figli, membri del ‘branco’ (o sarebbe meglio dire colonia) a tutti gli effetti.
Per tale ragione, se pensiamo di adottare un felino o di prenderne un altro che faccia compagnia alla nostra palla di pelo, non optiamo per un esemplare di razza, ma andiamolo a sceglierlo (oppure a farci scegliere) al gattile. Vivere in gabbia, al freddo e al gelo e senza un adeguato contatto umano non è una vita che si possa definire tale.
Si tratta di un gesto nobile e che cambia due vite, la nostra e quella di Miao, ma va fatto con responsabilità. Non si tratta di un peluche che possiamo lasciare in un angolo non appena stanchi della sua gestione, è un essere vivente con bisogni precisi e che conta su di noi “finché morte non ci separi”.
I gatti sentono freddo, come rimediare
Se il gatto sente freddo, e il veterinario di fiducia ha escluso patologie che possano indurlo a provare determinati disagi, tocca a noi fare in modo che non patisca più le basse temperature. Per prima cosa, una toelettatura periodica e ben fatta può fare al caso di Miao. La pelliccia spazzolata, infatti, si rinnova molto più rapidamente e rimane soffice. Questa condizione le permette di mantenere meglio e più a lungo il calore.
Un altro rimedio che si rivela sempre efficace è quello di isolare il cuscino dal pavimento. La cuccia della nostra piccola palla di pelo, infatti, non va solo scelta con cura, ma anche posizionata nel migliore dei modi e a seconda delle sue esigenze specifiche. Se non abbiamo il parquet ma il marmo, abbiamo bisogno di mettere una sorta di isolante.
In commercio, poi, troviamo una serie di soluzioni termiche. Cucce e coperte autoriscaldanti che raggiungono dai 10 gradi ai 35 in più rispetto alla temperatura ambiente. Rappresentano un modo facile, veloce e sicuro per rendere più confortevole il giaciglio del nostro Micio.
Il ruolo dell’alimentazione
Un aspetto da non sottovalutare se vogliamo essere sicuri che le basse temperature non siano un problema, o se dobbiamo risolvere un disagio preesistente, è la dieta. Siamo quello che mangiamo, si tratta di un ‘termometro’ del benessere del felino. A prescindere che l’alimentazione sia naturale, industriale o Barf, è bene che sia bilanciata e sana. Le formule acquistate o preparate in casa devono avere tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Gatti e proteine, per esempio, devono camminare a braccetto. È la fonte primaria del fabbisogno giornaliero.
Passati in rassegna tutti i motivi scatenanti e individuato quello specifico, aiutare il nostro adorato pet è una nostra precisa responsabilità, oltre che un piacere. Vederlo rinascere, infatti, non può fare altro che riempirci il cuore di gioia.