Il gatto riconosce i volti umani, anche nelle immagini?
Non sempre il gatto riconosce i volti umani, ma quando succede le immagini possono rappresentare uno strumento particolarmente interessante
Il gatto riconosce i volti umani? Questa è una di quelle domande che si pongono in molti tra curiosi, appassionati e amanti di animali. Ma c’è anche un secondo quesito che va fatto a proposito delle capacità dei nostri felini di rapportarsi con le fisionomie dei loro padroni o di chi comunque sta a contatto con loro: sanno riconoscere i visi anche nelle immagini?
In realtà, non c’è una regola fissa alla quale ricondurre questo aspetto. Va detto che non è sempre che Miao riesce a riconoscere i volti umani, tuttavia quando questo accade le immagini possono comunque fungere da strumento per conoscere meglio quella che è, a tal proposito, l’attitudine della nostra piccola palla di pelo.
I sensi sviluppati dal gatto
Il gatto riconosce i volti umani ma non sempre. I mici, al contrario di quanto accade ai cani che fanno parecchio affidamento sulla loro capacità di riconoscere le espressioni del viso, non prestano particolare attenzione alle facce. Questo, tuttavia, non priva i felini della possibilità di distinguere il proprio padrone da altri esseri umani. Riescono a identificare con precisione chi li accudisce, chi li sfama, li coccola e li accarezza quotidianamente.
Semplicemente, piuttosto che affidarsi alla vista, che non rappresenta proprio un optimum per i gatti, Miao si lascia condurre da altri sensi che sono particolarmente sviluppati: l’olfatto e l’udito. Sono questi a costituire veri e propri punti di forza per i nostri amici a quattro zampe.
Il gatto ci “sente” e ci ascolta
Non sono seguci da tartufo, questo è certo. Tuttavia i gatti sono in possesso di un olfatto tutt’altro che banale, molto più sviluppato di quello degli esseri umani. Non può essere paragonabile a quello dei cani, tuttavia Micio usa l’olfatto per raccogliere informazioni provenienti dall’ambiente che lo circonda. A tal proposito potrebbe tornare utile saperne di più sul perché il gatto annusi la faccia.
Tra gli aspetti che i gatti tengono sotto controllo attraverso l’utilizzo del loro naso c’è la percezione del territorio che consente loro di distinguere l’ambiente familiare da altri e poi, come già detto, il riconoscimento di diversi esemplari animali o umani. Di conseguenza, per un micetto non è affatto un problema riuscire a riconoscere l’odore di casa e quello del padrone. Peraltro, senza grandi difficoltà. Abbiamo un profumo unico per le nostre tenere palle di pelo e funge da strumento per riconoscerci e dedicarci il loro amore.
Lo studio scientifico
E arriviamo all’altro tema sensoriale: l’udito. Stando a uno studio portato avanti dall’Università di Tokyo nel 2013, i gatti sarebbero assolutamente in grado di distinguere la voce del padrone da quella di una persona estraneo. Lo studio si è basato, tra l’altro, su un esperimento durante il quale alcuni felini sono stati sottoposti all’ascolto di registrazioni nelle quali veniva chiamato il loro nome da alcuni estranei e dai loro padroni.
La maggior parte dei gatti presi a campione non ha mostrato alcuna considerazione per il richiamo proveniente dalla voce degli sconosciuti, mentre ha mostrato una certa attenzione al suono emesso dalla voce dei loro padroni contraendo le orecchie in segno di ascolto. Come se non bastasse, oltre alle nostre voci, Micio sa anche come ci comportiamo. I nostri atteggiamenti e i nostri modelli di comportamento sono per lui un altro punto di riferimento.
Non è un caso, giusto per fare un esempio, che ci aspettino al varco quando, più o meno alla stessa ora, gli diamo da mangiare: con il tempo, infatti, si è abituato al nostro comportamento e per lui è un elemento attraverso il quale riconoscerci come punto di riferimento. Il pasto è un vero e proprio appuntamento fisso per un gatto, attraverso il quale riuscire a creare con lui un punto di contatto, specialmente all’inizio.
Se il nostro micetto avrà apprezzato lo comprenderemo da piccoli gesti: un esempio può essere dato dal modo in cui la nostra piccola palla di pelo si dimostra festoso e grato o dalla maniera in cui ci saluta. Per esempio, sollevando la coda e strofinandosi sulle nostre gambe. Questione di feeling, ma anche di naso e orecchio, verrebbe da dire.
Il gatto non guarda in faccia nessuno
Il gatto riconosce i volti umani? Il dilemma è di quelli in grado di appassionare animalisti e comunità scientifica. Secondo quanto riportato da uno studio portato avanti da un gruppo di ricercatori appartenenti alla Pennsylvania State University e all’Università del Texas per i gatti non sembra esserci molta differente tra un viso e un altro. In altre parole, l’esito della ricerca dimostrerebbe che i volti umani sembrano generalmente abbastanza simili per le nostre piccole palle di pelo.
Questo accade anche quando lo strumento di approccio al volto della persona è un immagine o una fotografia. La ricerca, infatti, evidenzierebbe che nel momento in cui ai gatti sono state mostrate immagini di volti umani, tra questi riuscivano a distinguere i loro padroni, o comunque le persone che frequentano abitualmente, solamente nel 54 per cento dei casi. Praticamente, il rapporto è di uno su due. Al contrario, il riconoscimento di altri gatti è avvenuto con una percentuale del 90%.
Numeri che sembrano indicare, quasi in modo incontrovertibile, che noi per i mici non sempre abbiamo un volto identificabile. Ma, al di là di questo, i gatti riescono a identificarci, a sentirci, a percepirci, manifestando un profondo legame alle persone. Viene dunque sfatato il tabù secondo il quale Miao è solitamente un animale poco attento alle relazioni con gli esseri umani. Nulla di più falso.
Il gatto come vede e ci vede
Abbiamo detto che, a livello sensoriale, la vista non rappresenta il vero punto di forza per un gatto. Questo non vuol dire che Micio veda poco o male. Entriamo nel cuore della questione. Innanzitutto va detto che gli occhi dei gatti non sono poi così differenti rispetto a quelli degli esseri umani, tuttavia in virtù del loro percorso evolutivo la loro vista si è sviluppata per andare incontro alle esigenze legate alla sopravvivenza e alla caccia: d’altronde, i felini sono predatori per natura.
I nostri amici a quattro zampe per potere cacciare ottenendo buoni risultati devono riuscire a percepire i movimenti delle cose che li circondano quando le condizioni di luce non sono particolarmente buone. Falso mito, a tal proposito, è quello secondo il quale i gatti vedrebbero tutto in bianco e nero. Non è così, anche se i colori che riescono a vedere non sono tantissimi.
In termini di qualità della vista, risulta peggiore alla nostra quando bisogna mettere a fuoco gli oggetti da vicino, tuttavia sono dotati di un campo visivo decisamente più ampio rispetto a noi. Oltre a non avere particolari problemi a vedere, e di conseguenza a muoversi, al buio.
Ma come ci vedono i gatti? Non tutti, ma molti, sembrano percepire gli umani come dei mici più grandi, possibilmente meno aggraziati rispetto alla loro capacità di avere un’andatura felpata e in alcuni casi anche piuttosto elegante. Inoltre, non sempre ci considerano come dei ‘superiori’: spesso il rapporto che loro sviluppano con le persone è da pari a pari. In questo, la diversità rispetto al modo in cui si comportano i cani è notevole.
Tuttavia, seppur con modi di fare alle volte anche bizzarri, — non teme confronti. I gatti sanno farsi volere bene, se non adorare. Ma sono in grado di trasmetterci il loro amore anche con una semplice occhiata.