Un gatto può vivere da solo?
Molti pensano che sia un animale indipendente e anche solitario, ma è vero che un gatto può vivere da solo oppure no? Scopriamolo insieme
I gatti sono animali indipendenti e che non si affezionano al padrone. Ma è proprio così? Un gatto può vivere solo facendo a meno della compagnia degli umani? Come sempre quando si parla di felini domestici spesso a farla da padroni sono luoghi comuni che non corrispondono del tutto alla realtà. Non dobbiamo dimenticare che i gatti sono animali che hanno esigenze sia fisiche che emotive e che, per quanto possano essere indipendenti e cavarsela da soli, hanno bisogno della loro socialità. Cerchiamo di capire se in effetti un gatto può vivere da solo, per quanto tempo e se è proprio vero che non gli importa così tanto delle persone.
Gatto a casa da solo tutto il giorno
Un gatto può vivere da solo, o meglio possiamo lasciarlo in casa da solo per tutto il giorno. Anzi è uno scenario molto vicino alla realtà di tanti padroncini che per via dei propri impegni spesso sono costretti a stare lontani dalla propria casa. Chi sceglie di adottare un animale domestico sa che deve far fronte a un impegno, che si tratta di una responsabilità e perciò deve valutare anche il tipo di compagnia da tenere in casa. Ad esempio se adottiamo un cane sappiamo che deve mangiare a determinati orari, che deve scendere per la passeggiata e i bisognini e che ha bisogno di fare movimento e giocare. I gatti hanno esigenze un pochino diverse.
Tendenzialmente un gatto può vivere da solo per un po’ di ore senza troppi problemi. Se si abitua sin da cucciolo a trascorrere del tempo in casa lontano dalla compagnia del padroncino e della famiglia, da adulto non avrà difficoltà a superare queste ore di solitudine. E poi con un gatto possiamo permettercelo, basta lasciargli a disposizione la lettiera pulita per i bisognini e le ciotole con le crocchette e l’acqua fresca per mangiare e bere.
Quante ore può stare solo un gatto?
Possiamo lasciare un gatto da solo in casa per diverse ore, ma quanto può essere lungo questo tempo? In verità non possiamo dare una cifra esatta perché dipende dal modo in cui abbiamo abituato Micio. Ciascun gatto ha la sua routine e sappiamo come ci tengano agli orari e alle proprie cose. In generale un gatto può stare da solo anche un paio di giorni se ha a disposizione tutto ciò che gli occorre in casa. Quindi dobbiamo assicurarci che la lettiera sia facilmente raggiungibile e naturalmente pulita. Stessa cosa vale per le ciotole con il cibo, meglio se crocchette (così non vanno a male), e l’acqua (cambiata prima di uscire).
Qualche ora di solitudine non farà male al vostro gatto, anzi probabilmente sarà anche felice di avere tutta la casa per sé. Senza gli umani tra i piedi può fare i suoi lunghi sonnellini in tutta tranquillità e stare alla larga da rumori e suoni che i gatti non possono sopportare (a cominciare dalle nostre voci troppo alte). Dato che resta da solo, però, è bene tenere chiuse le stanze al cui interno potrebbero esserci oggetti o sostanze che gli possono far male. Per quanto i gatti siano intelligenti, restano comunque creature molto curiose e ci mettono davvero poco a cacciarsi nei guai. Meglio lasciargli a disposizione i suoi giocattoli e naturalmente l’immancabile tiragraffi, con cui intrattenersi in nostra assenza e in totale sicurezza.
I gatti soffrono l’abbandono?
Molti credono che il gatto possa vivere solo perché fondamentalmente si tratta di un animale che non si lega al padrone. Il paragone che si fa è sempre quello con i cani che sono considerati animali molto più socievoli, amichevoli e sentimentali dei gatti. In linea teorica è vero che i gatti soffrono di meno la mancanza del padroncino, ma non vuol dire assolutamente che non si affezionino o che non possano provare tristezza quando vengono lasciati da soli per tanto tempo. Anche qui il discorso è sempre lo stesso, se un gatto è abituato a stare da solo per un po’ di ore non avrà problemi e saprà come intrattenersi in nostra assenza. Al contrario se non è abituato e resta da solo a lungo per la prima volta, questo evento in qualche modo potrebbe colpirlo.
Di base c’è una bella differenza tra un gatto che può vivere da solo in casa e un micio che invece viene abbandonato e si ritrova catapultato fuori dalle mura domestiche. Se il gatto resta da solo in casa, si sente comunque protetto e al sicuro perché riconosce l’ambiente in cui è cresciuto. È circondato dalle sue cose di sempre e tra l’altro sente l’odore dei membri della famiglia. In tal senso è difficile che un gatto possa soffrire l’abbandono, ma ciò non toglie che la lontananza troppo prolungata del padroncino possa destabilizzarlo e avere effetti sulla sua mente.
I gatti soffrono la mancanza del padrone?
Un gatto può vivere da solo perché istintivamente è portato alla solitudine. Non perché i felini domestici siano animali anaffettivi, sia chiaro, non è assolutamente vero. Piuttosto è una questione di DNA, la specie non è fatta per la vita in branco come nel caso dei cani. Quindi tendenzialmente un gatto riesce a trovare il modo per sopravvivere, perché è quello che ha sempre fatto da quando esiste!
D’altra parte, però, un gatto domestico è abituato a vivere in casa insieme alla sua famiglia o al padroncino. Perciò non possiamo negare che in qualche modo senta la loro mancanza quando si assentano per molto tempo. L’errore è sempre lo stesso, si tende a fraintendere il senso di indipendenza dei gatti e il loro atteggiamento un po’ snob con l’incapacità di legarsi agli esseri umani. La scienza in verità è ancora divisa tra chi crede che i gatti sentono la mancanza degli umani e chi invece sostiene che non sia affatto possibile.
È apprezzabile che la ricerca si concentri su questi temi, che sono molto utili per comprendere al meglio il linguaggi dei gatti, il loro modo di pensare e che quindi ci aiutano a prendercene cura nel migliore dei modi. Ma è anche vero che ogni gatto ha il proprio carattere e la propria personalità e che non tutti reagiscono allo stesso modo nelle medesime situazioni.