Il gatto può mangiare gli edamame?
Gli edamame sono una prelibatezza tutta orientale, ma cosa succede se li vuole mangiare anche il gatto? Scopriamo se il gatto può mangiare gli edamame o no
Quando sentite edamame la vostra mente sente già musica orientale e vi sentite già trasportati in luoghi lontanissimi e affascinanti.
Ma cosa sono gli edamame? Sono dei fagioli di soia molto utilizzati sia in Cina che in Giappone.
Tradizione vuole che si mangino come spuntino accompagnati molto spesso da bevande alcoliche.
Davvero una prelibatezza che se non avete mai mangiato è arrivato il momento di farlo.
Ma se li conoscete e sapete bene quanto siano gustosi, la stessa sensazione potrebbero provarla anche i vostri gatti.
Se il gatto improvvisamente si sente attratto dagli edamame cosa possiamo fare?
Capiamo insieme se il gatto può mangiare gli edamame o meno.
Alimentazione del gatto: perché è così importante prendersene cura
Tutti gli animali hanno la necessità di seguire una dieta varia ma soprattutto equilibrata.
Nel caso dei felini, in particolare modo, la questione diventa di fondamentale importanza.
La gestione di una dieta che sia corretta, sempre diversa ma allo stesso tempo che abbia il giusto apporto di tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno il gatto, diventa fondamentale.
I gatti, se non ricevono un’alimentazione corretta, potrebbe avere in futuro dei problemi di salute.
Tra le patologie più comuni ci sono il diabete, l’obesità e problemi renali.
Tutte patologie che è opportuno fare in modo che non insorgano perché in alcuni casi, sono letali.
Per questa ragione, nel momento in cui si decide di adottare un cucciolo di gatto, è importante fare un passaggio con il vostro veterinario.
Il veterinario, in base al tipo di razza, età e soprattutto stile di vita, vi suggerirà i cibi migliori e le dosi consigliate per il vostro gatto.
L’alimentazione deve essere gestita variando i cibi secchi dagli umidi, mantenendo sempre costante l’apporto di proteine, grassi e carboidrati, anche se questi sempre in minima parte.
Anche l’acqua ha un ruolo fondamentale e anche se vi sembra che il vostro gatto non ami particolarmente bere, fate in modo che abbia sempre a disposizione una ciotola con acqua fresca.
L’idratazione è importante, soprattutto nei gatti castrati, perché l’intervento di sterilizzazione può causare problemi ai reni.
I gatti possono mangiare legumi?
In realtà sì, possono farlo, ma è importante tenere sotto controllo le dosi.
I gatti possono mangiare cecIl gatto può mangiare l’hummus?i, piselli, fagioli e anche gli edamame, particolari fagioli di soia.
I legumi in genere sono una fonte molto importante di proteine, elemento che in una dieta felina equilibrata non devono mancare mai.
Per tutte le cose però è necessario specificare quali siano i benefici ma anche i rischi che possono esserci.
Nel caso dei legumi i benefici sono molteplici perché riescono a limitare l’insorgere di patologie davvero antipatiche.
I legumi danno un apporto molto importante non solo di proteine, ma anche di vitamine.
Inoltre la quantità di fibre al loro interno favorisce un perfetto equilibrio intestinale.
I legumi, per il senso di sazietà che lasciano, impediscono al gatto di cercare altro cibo.
Come avete potuto notare i benefici sono molteplici, ma quali sono i rischi? Ci sono sempre le facce dell’altra medaglia, in questo caso i rischi possono verificarsi quando e se non vengono monitorate le quantità di legumi da dare al gatto.
L’intestino dei nostri mici è particolarmente delicato, quindi è importante capire che le dosi devono essere assolutamente contenute per evitargli: stipsi, vomito, diarrea o problemi digestivi in genere.
I gatti possono mangiare l’edamame?
L’edamame rientra nella categoria dei legumi che i gatti, come abbiamo visto possono mangiare.
La particolarità di questi fagioli sta nella presenza della soia.
I cibi che trovate in commercio per i vostri felini hanno spesso al loro interno qualche traccia di soia.
Questo perché la soia è una particolare fonte importante di proteine ma vegetali.
La soia viene utilizzata sia come sostituto della fonte di proteine date dalla carne, ma viene altresì utilizzata perché la sua particolare composizione riesce a mantenere saldi i croccantini che comunemente conosciamo.
Quindi in piccola parte i nostri gatti fanno già uso di soia.
Come vi abbiamo però spiegato finora, è importante mantenere un equilibrio sulle dosi.
Un eccesso di soia può inevitabilmente portare il gatto ad avere altri tipi di problemi.
L’intestino del felino tollera la soia, ma sempre in piccole quantità.
Quali sono i rischi?
I rischi riguardano soprattutto l’intestino del nostro gatto portandolo ad avere problemi di digestione, aereofagia, problemi allo stomaco, diarrea e nei casi più gravi anche vomito.
Quindi fate particolarmente attenzione ai cibi che date al vostro gatto, ma soprattutto attenzione alle quantità.
Ad ogni modo è sempre opportuno parlare con il vostro veterinario di fiducia per avere anche un supporto dal punto di vista medico, sulla gestione dell’alimentazione.
Quali altri cibi con la soia è meglio evitare?
La soia è un alimento che ad oggi viene utilizzato parecchio in moltissime ricette.
Come abbiamo visto il gatto potrebbe assumere soia e di conseguenza edamame, ma sempre in piccolissime quantità.
Ma ci sono alcuni cibi a base di soia che il gatto non tollera assolutamente, come: il latte, il tofu e la salsa di soia.
Il latte di soia che a noi piace tanto, in realtà è molto carico di zuccheri.
Elementi che in una dieta felina devono essere assolutamente aboliti.
Il tofu invece, viene prodotto dalla macerazione della soia.
Questo processo di trasformazione causa problemi di indigestione nel gatto.
E in ultimo la salsa di soia, dentro la quale amiamo inzuppare il nostro sushi, è molto carica di sale.
Il sale è assolutamente vietato per i gatti perché causa inevitabilmente problemi renali.
Il gatto è poi particolarmente predisposto a questo tipo di problemi e quindi è opportuno sempre evitare cibi troppo salati come la soia.
Tuttavia i legumi, se assunti in piccolissima parte, possono essere una valida alternativa ai cibi in scatola.
Attenzione sempre al confronto costante col veterinario perché in grado di suggerirvi con più specificità cosa è bene dare da mangiare al gatto o meno.
Ricordatevi che purtroppo i problemi relativi ad una alimentazione scorretta sono sempre dietro l’angolo.
Lo sono per noi e figuriamoci se non lo sono per i nostri cuccioli.