Il gatto può disperarsi? I segnali che ce lo possono fare capire
L'equilibrio psicofisico di Miao è una nostra priorità. La tristezza e la preoccupazione sono sentimenti fanno parte di lui, ma il gatto può disperarsi?
Vivere sempre più a stretto contatto con la nostra piccola palla di pelo ci ha permesso di rilevare molte similitudini. Ma il gatto può disperarsi come capita a noi esseri umani? Sì, se qualcosa lo mette in allarme o se un malessere psicofisico lo fa star male troverà il modo di manifestarlo. È sicuro che spesso ciò che è importante per Miao non corrisponde alle nostre priorità, ma il suo benessere a livello fisico e psicologico è fondamentale tanto quanto lo è per noi.
Se adottiamo un amico a quattro zampe, è bene creare un ambiente che tenga conto della sua presenza. È bene essere consapevoli di cosa lo rende contento o, al contrario, di cosa lo mette in allarme. Se saremo in grado di prestare ascolto, il legame con lui sarà talmente straordinario da regalarci esperienze che mai ci saremmo espettati
Il comportamento del gatto traumatizzato
Il gatto può disperarsi e a noi spetta il compito di comprendere la ragione che lo spinge a comportarsi così. Infatti, qualsiasi sia il suo stato d’animo, se non siamo in grado di leggerlo non potremo aiutare Micio ad affrontarlo. Il linguaggio del gatto è sicuramente diverso da quello umano. Si affida maggiormente al lato non verbale, mentre noi ci affidiamo molto alla parola e al suono. Tuttavia il tanto tempo che nel corso dei secoli abbiamo passato in compagnia l’uno dell’altro ci hanno permesso di ridurre il divario comunicativo, inevitabile tra due specie così diverse fra loro.
Una precisazione è giusto farla. Bau e Miao, anche se sono addomesticati, sono tanto diversi fra loro. Il felino non è un animale da branco, predilige la solitudine. Quello che più spaventa il migliore amico dell’uomo è la solitudine (tanto che si arriva a parlare di ansia da separazione nel cane), la più grande paura dei felini invece è la noia. Ecco perché è così importante una casa a misura di Micio. Non sono sufficienti soltanto la cuccia, la lettiera e le ciotole per il cibo e l’acqua fresca, ma servono pure diversi giochi che ne stimolino la mente, un tiragraffi per gatti, i percorsi a parete e qualsiasi altra soluzione che possa permettere una canalizzazione corretta delle energie.
Anche un luogo dove si possa sentire protetto gioca un ruolo importante. Abituare il gatto al trasportino, in tal senso, può tornare utile non solamente per portarlo in sicurezza dal veterinario, ma è bene che impari a riconoscerlo come un alleato, una zona dove sentirsi sempre al sicuro e lontano da quello che gli fa più paura.
Il gatto distrugge casa
Quali possono essere le ragioni che spingono Miao a sentirsi così male? Noi come possiamo conoscerle, imparare a decifrarle e prevenirle? Chiedendo il parere del veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, affidandoci a un etologo esperto in comportamento felino e imparando a osservare i sintomi che l’ansia e il nervosismo lasciano trapelare, alle volte in maniera anche piuttosto netta. Le cause per cui il nostro amico a quattro zampe non è detto sia al massimo del morale possono essere:
- Una casa che non rispecchi i suoi bisogni;
- Un trasloco improvviso in un appartamento nuovo e meno a misura di quadrupede;
- Una nuova presenza in casa: un bimbo, un ospite o un altro felino;
- Uno svezzamento precoce;
- Un episodio di maltrattamento o un incidente con conseguenze fisiche e psicologiche;
- Lo stress cronico (a tal proposito potrebbe tornare utile saperne di più sull’attacco di panico nel gatto).
Sono rappresentate tutte situazioni che mettono in allarme la nostra piccola palla di pelo. Ricordiamo sempre, infatti, che siamo davanti a un essere molto abitudinario. Miao adora l’avventure ed è estremamente curioso, ma non gestisce al meglio le novità e gli imprevisti. Gatto e trasloco, come detto in precedenza, non vanno molto d’accordo. Se è inevitabile il cambiamento, dobbiamo prepararlo pian pianino e far sì che non viva nessuna esperienza in modo traumatico. A tal proposito, ecco che cosa vuol dire adottare un gatto traumatizzato e come possiamo aiutarlo ad avere la vita che merita.
Il gatto fa i dispetti
Il gatto può disperarsi e manifesta il suo malessere in modo chiaro e ben leggibile, se abbiamo gli strumenti opportuni per tradurre il suo modo di comunicare. Il nostro amico a quattro zampe può essere depresso quando mostra apatia, non ha voglia di muoversi, ha sonno ed è letargico; si nasconde e non vuole giocare.
Pure qualora il felino non dovesse gradire le nostre attenzioni e non ci seguisse quando facciamo qualcosa di curioso potrebbe avere un motivo di preoccupazione che lo assilla. Anche il pianto e l’inappetenza sono segnali importanti.
Il gatto è spaventato all’improvviso
Curare l’ansia del gatto e qualsiasi altro disagio psicofisico può essere la soluzione. Non ci si deve mai affidare al fai da te, soltanto al consiglio qualificato di un professionista del settore. Oltre al veterinario di fiducia, possiamo contattare un comportamentista: uno psicologo per gatti che conosce a menadito gli atteggiamenti dei felini. L’osservazione avviene a domicilio, perché è importante che il paziente non venga spostato dall’ambiente in cui si sente a casa o passa la maggior parte dle proprio tempo.
In primis, però, è meglio accertarsi che la casa risponda a tutti i suoi bisogni. Ciò che destabilizza, la mancanza di stimoli sono le ragioni principali di uno stato ansiogeno. Un percorso a muro che richiami i rami di un albero, un tiragraffi e tutto quello che richiama l’ambiente in cui è nato e solito stare allo stato brado, dove si sente veramente a casa possono contribuire a prevenire la disperazione. I giardini sono un’ottima valvola di sfogo, ma devono essere messi in sicurezza. A tal proposito, può tornare utile sapere perché i gatti amano le altezze.
Se presentato nel rispetto degli spazi e dei tempi di entrambi gli attori in gioco, anche la presenza di un altro amico a quattro zampe potrebbe favorire uno stato di serenità. Cosa c’è di meglio di un compagno di giochi che ci capisca come nessun altro. La prevenzione è la migliore delle terapie. Il gatto può disperarsi, ma non è per forza detto che ne debba avere motivo. Ogni mutamento, d’altra parte, va metabolizzato a poco a poco. Proviamo a essere un alleato per il nostro amico a quattro zampe. In più, se il veterinario non ci presenta delle controindicazioni, avvaliamoci del potere calmante dei feromoni per gatti.